Peccato che il 24 e il 26 settembre scorso ben due articoli molto dettagliati erano usciti sul quotidiano "Il Centro" nella cronaca regionale senza alcuna smentita, nonostante alcuni avessero già sollevato delle critiche.
Si parlava, con tanto di dichiarazioni virgolettate dell'Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, di “taglio della vegetazione intorno e lungo le sponde”.
Orbene, basta andare sul fiume Tronto oppure guardare le foto aeree molto dettagliate disponibili sul sito del Portale Cartografico Nazionale per vedere che lungo le sponde del Tronto nei 4 comuni interessati crescono moltissimi alberi .
L'articolo del 26 settembre era stato molto preciso, riportando sia la suddivisione dei compiti tra i vari enti sia la superficie esatta su cui sarebbe intervenuto il Consorzio di Bonifica (28 ettari) e calcolando anche lo “sforzo di campo” necessario.
Dati precisi e circostanziati, con aree molto vaste: certo non solo la banchina della strada.
Dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF: “Comprendiamo il tentativo di mettere una pezza quando mezza Italia parla della soluzione anti-prostituzione che si voleva adottare sul Tronto. Dovremmo allora constatare che serve spostare addirittura l'Assessore regionale ai Lavori Pubblici per rasare l'erba su qualche ettaro di territorio. La realtà è che l'Assessore si occupa di gestione degli interventi sui fiumi all'interno degli argini e sulle sponde, proprio dove crescono salici e pioppi. Comunque, avevamo chiuso il nostro intervento auspicando un ripensamento da parte degli enti pubblici: constatiamo che il clamore suscitato sta riportando il tutto, è il caso di dirlo, sulla buona strada”.