17.5.13

Domenica 19 maggio: Festa delle Oasi WWF ai Calanchi di Atri

Al via il nuovo CEA WWF!


Domani, sabato 18 maggio 2013, alle ore 10:30, sarà inaugurato il nuovo Centro di Educazione all’Ambiente “Monti della Laga” a Cortino (TE), nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il nuovo CEA si trova a circa 2 km dal centro abitato di Cortino, in prossimità del bivio per Casagreca, in una zona molto suggestiva del Parco da dove è possibile ammirare sia il massiccio del Gran Sasso che la catena dei Monti della Laga.
“Il Centro”, spiega Claudio Calisti, presidente del WWF Teramo “nasce grazie alla collaborazione tra WWF, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Comune di Cortino. La struttura è stata realizzata in origine come casa appoggio per pastori, ma è rimasta inutilizzata per moltissimi anni. Il Comune l’ha messa a disposizione del WWF per trasformarla in un Centro di Educazione Ambientale ed il Parco ha assicurato un finanziamento che ha permesso, grazie anche al lavoro dei volontari del WWF di Teramo, di recuperare l’edificio”.
La struttura che ospita il Centro è di circa 250 m2, compreso un portico, ed è circondata da un ampio cortile recintato di circa 3.500 m2. Nel Centro sono stati realizzati un impianto solare termico a circolazione forzata con serbatoio di 150 litri ed un impianto fotovoltaico connesso alla rete energetica pubblica. Sono stati rifatti e messo a punto l’impianto elettrico, i bagni ed il tetto e si è dotata tutta la struttura di un rivestimento esterno isolante, impermeabilizzante e traspirante. Le porte e gli infissi sono stati sostituiti, è stato predisposto un sistema di allarme, mentre le sale sono state arredate per svolgere attività di educazione ambientale.
“Siamo veramente felici di avviare questo nuovo CEA del WWF nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”, dichiara Dante Caserta, Presidente del WWF Italia che domani sarà presente alla festa di inaugurazione. “Il WWF è presente nel territorio di Cortino da quasi 30 anni. Nella frazione di Elce creammo il primo Centro di Educazione all’Ambiente quando ancora non era stato istituito il Parco e per anni abbiamo svolto in quel piccolo centro tante attività. Conclusa quell’esperienza abbiamo avviato con il Comune il recupero della struttura dell’ex casa appoggio per pastori e l’abbiamo trasformata in un nuovo CEA destinato ad ospitare scolaresche, ricercatori ed appassionati di natura desiderosi di conoscere le valenze naturalistiche del Parco. Il CEA costituirà un arricchimento dell’offerta eco-turistica dell’area, contribuendo alla promozione di tutto il territorio dei Monti della Laga”.

Claudio Calisti, nuovo presidente WWF Teramo

Claudio Calisti ad una delle ultime iniziative del WWF Teramo

Nei giorni scorsi l’Assemblea dei soci del WWF Teramo ha scelto il nuovo Presidente dell’Associazione, in sostituzione del dimissionario Pino Furia.
È stato eletto Claudio Calisti, figura storica del volontariato teramano. Per anni impegnato nello scoutismo, dove ha appreso il rispetto della natura ed il senso dell’impegno, è stato tra i soci fondatori del WWF a Teramo negli Anni ’70 e negli anni passati ha ricoperto la carica di Responsabile della Sezione provinciale e di consigliere regionale del WWF Abruzzo. Ha seguito le principali battaglie ambientaliste della nostra provincia, interessandosi particolarmente di educazione ambientale svolgendo attività nei campi natura WWF a livello nazionale e promuovendo la costituzione del primo Centro di Educazione all’Ambiente nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel Comune di Cortino.
L’esperienza e la voglia di fare di Claudio Calisti, a cui si affianca Piero Angelini, riconfermato vicepresidente, saranno molto utili per portare avanti le tante iniziative del WWF in provincia di Teramo.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto dall’Assemblea dei soci a Pino Furia che ha retto il WWF Teramo negli ultimi 4 anni e che comunque continuerà a svolgere attività di volontariato all’interno dell’Associazione.

12.5.13

Grande successo di "Clandestini in città"

Anche il secondo appuntamento di "Clandestini in città" (http://lagramigna.blogspot.it/2013/04/clandestini-in-citta.html) è stato un grande successo. Più di un centinaio di studenti e tante altre persone interessate hanno partecipato, giovedì 9 maggio, all'incontro dedicato a rettili ed anfibi con Luciano di Tizio, presidente del WWF Abruzzo.
Prossimo appuntamento: giovedì 16 maggio alle ore 16:30 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria in piazza Aldo Moro a Teramo. Parleremo dell'avifauna che popola le nostre città con Davide Ferretti.


Pulizia alla Torre di Cerrano

Promette bene la stagione estiva per l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano: ieri in molti, soprattutto giovani, hanno partecipato alla giornata di pulizia delle spiagge, in occasione della “Ocean Initiative” di tutela dei mari del modo, nell’ambito del progetto Marlisco. L’obiettivo che persegue è sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei rifiuti marini che rischiano di distruggere in modo irreversibile gli ecosistemi.
Un segnale importante da Torre Cerrano è stata la presenza di tanti ragazzi, che hanno compreso la necessità di tutelare il nostro mare dall’inquinamento. Hanno percorso centinaia di metri lungo l’arenile, con guanti e buste, raccogliendo immondizie di ogni genere; due autocarri per lo smaltimento dei rifiuti sono stati messi a disposizione dai comuni di Silvi e Pineto.

8.5.13

Secondo incontro "Clandestini in città"

Domani, giovedì 9 maggio, si terrà presso la Facoltà di Medicina Veterinaria in piazza Aldo Moro a Teramo, il secondo incontro del ciclo "Clandestini in città", organizzato dal WWF Teramo in collaborazione con l'Università di Teramo.
L'incontro, dedicato alla presenza di rettili ed anfibi nelle aree urbane, vedrà la partecipazione di Luciano Di Tizio, Presidente del WWF Abruzzo e componente della Sezione Abruzzo e Molise della Società Herpetologica Italiana.
Si segnala che l'incontro inizierà alle ore 17.

5.5.13

I sapori di Atri

Nella Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri continua la promozione dei prodotti tipici del territorio, un obiettivo che è possibile perseguire grazie al coinvolgimento sinergico dei produttori locali che si preoccupano di garantire la qualità dei prodotti.
Novità del 2013 è il piccolo, ma esaustivo dépliant, I sapori di Atri, che l’Oasi WWF ha realizzato in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), in collaborazione con il Comune di Atri, per illustrare la variegata e ricercata gamma di prodotti tipici del territorio.
A fronte del successo conseguito dal progetto "Culture e colture nella Riserva dei Calanchi", avviato nel lontano 2005, e sull’onda dei positivi riscontri del progetto "Amici del Parco", attivato in collaborazione con l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, numerose sono le attività di promozione intraprese, ultima la partecipazione alla manifestazione “Fantasticalice”, organizzata dal comune di Olgiate Comasco (CO), dove i prodotti del territorio di Atri erano in prima fila e grazie alla quale è stato possibile veicolare utili informazioni su Atri e sui suoi straordinari sapori.
I sapori di Atri, è il frutto del continuo impegno nel diffondere un’offerta integrata tra i prodotti enogastronomici delle aziende ed il turismo culturale e ambientale, adottando la commercializzazione tramite filiera “corta” che garantisce il contatto diretto con il territorio, responsabilizza il produttore e accresce la consapevolezza del “consumatore” sulla qualità del prodotto acquistato.
Grazie a queste iniziative di sensibilizzazione, non solo chi compra, ma anche chi produce è diventato più consapevole dei vantaggi legati a forme alternative di produzione e di distribuzione: dai mercati contadini, al porta a porta, fino all’adesione al progetto Amici del parco, grazie al quale sono già stati installati 50 scaffali all’interno delle attività commerciali presenti sul tratto di costa che va dal comune di Pineto a quello di Pescara.
Non mancano le aziende biologiche che attualmente sono 5 (e altre 3 aziende sono in fase di certificazione). Il biologico garantisce la biodiversità agraria, ancora presente e in fase di recupero, viste le numerose etichette e referenze che negli ultimi anni vedono protagoniste sempre più aziende agricole atriane. Grazie al reinserimento nell’ambiente di antiche cultivar, gli agricoltori riescono a inventare nuovi prodotti, fiore all’occhiello del territorio. Un esempio è quello della Sulla, una leguminosa adatta per l’allevamento dei bovini, che anni prima era stata soppiantata dall’erba medica. Con il progetto Culture e colture nella Riserva dei Calanchi la Sulla è tornata rigogliosa e i suoi fiori in questo periodo colorano di un fucsia acceso i campi, attirando le api.
Così, dal massiccio ritorno della Sulla, un’idea è venuta ad uno degli apicoltori presenti in Riserva che ha iniziato a produrre del miele di Sulla, molto apprezzato dai più, la cui produzione annualmente si attesta intorno ai 200 kg.

4.5.13

18 maggio 2013: non prendete impegni

Ecatombe di lupi in Abruzzo

Lupo morto (Archivio WWF Abruzzo)

“È una vera e propria ecatombe” così il WWF ha commentato gli ultimi dati relativi ai lupi trovati morti in Abruzzo dall’inizio dell’anno.
Almeno trentaquattro esemplari sono stati ritrovati morti dal primo gennaio 2013: una media di uno lupo ogni tre giorni. Ovviamente la mortalità è sottostimata poiché resta imprecisato il numero di individui morti che non vengono ritrovati in aree più impervie.
La stragrande maggioranza di queste morti sembra collegata ad un ceppo di cimurro nuovo per l’Abruzzo: 15 carcasse su 24 testate sono risultate positive alla malattia. Probabilmente la malattia è arrivata in Appennino attraverso cani provenienti dall’estero o cani che per un periodo sono stati in altri Paesi e sono diventati portatori della malattia. A questa causa si aggiungono poi investimenti da parte di automobili ed uccisioni deliberate con arma da fuoco, lacci e veleno.
Per Dante Caserta, Presidente f.f. del WWF Italia, la situazione è drammatica: “Siamo estremamente preoccupati per il futuro della preziosa fauna abruzzese che ogni giorno perde esemplari quasi sempre a causa dell'uomo, come accaduto anche con l’ultimo orso morto sull’autostrada. La tutela del patrimonio di biodiversità della regione, di valore europeo, lascia sempre più il passo all’incuria delle istituzioni preposte. Ad esempio, da anni chiediamo pubblicamente interventi sulle strade, promuovendo anche incontri presso le nostre Oasi, come quella di Anversa degli Abruzzi (AQ) che ha realizzato nel suo piccolo interventi, seppur limitati, sulle strade comunali. Tanti sono gli interventi che si possono mettere in atto, intervenendo nei lavori di manutenzione straordinaria da parte degli enti gestori delle strade”. Il WWF ricorda come esistano sensori che allertano gli automobilisti in caso di presenza di animali sulle carreggiate. Si possono installare rallentatori nei tratti più rischiosi oppure si possono impiegare autovelox.
In altri Paesi da decenni è stata realizzata una rete di ecodotti - veri e propri ponti e sottopassi destinati agli animali - per coniugare sicurezza stradale e permeabilità di quelle che vengono chiamate barriere ecologiche, come autostrade e ferrovie. Tutto ciò servirebbe anche per salvare vite umane.
Per quanto riguarda la diffusione del cimurro, anche in questo caso il sospettato principale è l’uomo per via della presenza di cani non vaccinati e di un continuo via vai tra Italia e l’estero.
Sono indifferibili interventi radicali sul territorio, con vaccinazioni a tappeto e forti limitazioni all’introduzione di animali nelle aree naturali, escludendo quelle non indispensabili per ragioni di lavoro, come nel caso degli allevatori. Va aumentata la sorveglianza sanitaria: non sono a rischio solo i lupi, ma anche i cuccioli di orso che possono morire a causa del cimurro. Sono irrinunciabili interventi urgenti per la gestione del patrimonio zootecnico, per il corretto monitoraggio sanitario degli animali domestici, partendo dai cani di allevatori e cacciatori, e per la tutela degli habitat prioritari in cui vivono orsi, lupi e camosci.