30.6.11

Ricicliamo bene

Avrà inizio domenica 3 luglio alle ore 21 in piazza Martella ad Atri il ciclo di quattro incontri dal titolo “Differenziamoci!!! La seconda vita delle cose”.

La prima serata sarà incentrata sul modo corretto di fare la raccolta differenziata, un’occasione per chiarire i propri dubbi con l’aiuto del dott. Umberto Di Loreto.

I successivi tre incontri saranno dedicati ad uno specifico materiale di scarto: con ciascuno di essi impareremo a creare oggetti di uso comune.

I laboratori si terranno domenica 10, 17 e 24 luglio, dalle ore 18:00 alle 20:00, presso il Centro visite dell’Oasi WWF Calanchi di Atri, in località Colle della Giustizia. Domenica 10 appuntamento con il riuso creativo di metalli e plastica, domenica 17 laboratorio di carta riciclata e domenica 24 impareremo a lavorare il TetraPak.

Raccomandiamo a tutti gli interessati di conservare lattine, bottiglie di plastica e cartoni in TetraPak (quelli del latte e dei succhi di frutta, per intenderci) e di portarli con sé, insieme a forbici con punte arrotondate, taglierini, nastri isolanti, e tanta voglia di divertirsi e creare!
Gli incontri sono aperti a tutti, ma è preferibile che i bambini siano accompagnati e sorvegliati dagli adulti. È gradita la prenotazione poiché i laboratori saranno a numero chiuso.
Per info e prenotazioni chiamare allo 085.87.80.088, oppure inviare una mail a info@riservacalanchidiatri.it.

26.6.11

Eleganti e sostenibili!


Sono arrivate le nuove magliette dell'Oasi WWF dei Calanchi di Atri!

25.6.11

Ambientalismo... fortunato!


L'Associazione WWF Teramo ha organizzato una lotteria per finanziare le attività locali in difesa dell'ambiente.
Con 2,50 euro si può acquistare un biglietto e tentare la fortuna.
L'estrazione è fissata per il 1° ottobre 2011 ed i premi sono belli e sostenibili:
1° premio: bicicletta elettrica;
2° premio: vacanza di due giorni in mezza pensione per 2 persone presso la Fattoria del Panda "La quercia della memoria" nel Parco nazionale dei Monti Sibillini;
3° premio: un cesto con prodotti alimentari della linea "Terre dell'Oasi".
Chiunque vuole acquistare uno o più biglietti o vuole dare una mano a venderne può scrivere a teramo@wwf.it.

22.6.11

Distruzione fiumi: tocca al Vezzola


Dopo il Vomano e il Tordino non poteva mancare all’appello il fiume Vezzola: per l’ennesima volta si devono registrare interventi scriteriati all’interno di un alveo fluviale con taglio a raso di tutta la vegetazione spondale, nonché interventi sempre in alveo di mezzi meccanici impegnati a rendere più rettilinea il corso d’acqua.
In questi giorni, a Teramo, nel tratto del parco fluviale antistante il Ponte degli Impiccati (via Vecchio Mattatoio) si sta procedendo a lavori di distruzione del torrente Vezzola.
Si ripete di nuovo una visione surreale: un parco fluviale con pochissima acqua (il Vezzola ormai in molti mesi dell’anno ha una portata quasi inesistente a causa delle captazioni) e senza piante!
La solita motivazione della tutela idraulica non può più essere sostenuta. Soprattutto alla luce della recente alluvione che ha fatto registrare danni ad opere eseguite proprio all’interno dell’alveo (vedasi gabbionature a protezione dei pilastri del “Lotto zero” in zona Carapollo sul fiume Tordino) dove erano stati realizzati interventi simili a quelli che si stanno realizzando sul Vezzola giustificandoli con la messa in sicurezza dello stesso fiume.



È noto a tutti che rendere artificialmente rettilineo un fiume non fa che aumentare la velocità dell’acqua in caso di piena con l’effetto di spostare i problemi di esondazione semplicemente di qualche chilometro.
Senza considerare, poi, che rendere rettilineo un corso d’acqua comporta una profonda modifica degli apporti di materiale solido indispensabile per ricreare la spiaggia colpita dall’erosione.
Interventi come quelli in corso di realizzazione sul Vezzola, dal punto di vista biologico, fa sì che il corso d’acqua, in assenza di vegetazione ripariale, perda la sua capacità autodepurante aumentando così il carico inquinante che arriva al mare.Si tratta, oltretutto, di continuare buttare (letteralmente) soldi pubblici in acqua attraverso interventi molto costosi (nel caso odierno del Vezzola oltre 90.000 euro!) che durano pochissimi mesi perché alla prima pioggia il fiume riprende il suo tracciato originario.


Partecipazione

Dal Consigliere della Sezione regionale del WWF Abruzzo, Piero Angelini, una riflessione sulla partecipazione che assume una particolare importanza dopo i risultati referendari.


Cominciando col fare “mea culpa”, vorrei tentare di recuperare la cognizione di una cospicua parte del terreno che abbiamo perduto, per aver lasciato perdere, dietro alla dannazione che ha pervaso pure tanta parte del nostro”mal vissuto” di cittadini.
Cittadini obbligati dai tanti ineludibili doveri, ma anche portatori di diritti che però, abbastanza supinamente, ci siamo lasciati portar via. Rinunciando al loro esercizio diretto, optando da rinunciatari, per lo “spirito di delega” che ha pervaso gli anni convulsi della nostra nascente democrazia, tuttora troppo fragile, tuttora esposta a pericolose involuzioni. Forse, in una parola, tuttora immatura.
Colpa non piccola di noi cittadini per quello spirito di delega che non riusciamo a scrollarci dopo 150 anni e che ha finito per corrompere anche l’esercizio democratico vero e proprio. Forse pesano ancora i troppi anni di sudditanza subiti da una parte cospicua del nostro popolo sotto i poteri regi del Sud e del Nord.
Tutto ciò nonostante che in qualche regione “più avanzata” tipo Toscana, Emilia Romagna e con qualche eccezione le Marche, il potere regionale è da sempre più condiviso con i cittadini “corresponsabili”. Si è riscontrato, si è resa più visibile la cittadinanza del Potere.
Un esercizio quotidiano del potere di sindacare di interdizione (quando occorre) corroborante dei programmi, delle decisioni, dei rendiconti, dei consuntivi, a fronte delle gestioni e delle realizzazioni.
In proposito non posso dimenticare l’esperienza ultra decennale del comune di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, in cui i consigli comunali, in estate, si sono svolti in una splendida piazzetta interna… una vera agorà! Sotto gli occhi e gli orecchi di chi ha voluto guardare e ascoltare, ed infine, ordinatamente intervenire!
A questo punto ci si pone una domanda quasi imbarazzante: ma noi questo sorprendente e coinvolgente “imprevisto” circa il modo con cui si può gestire la cosa pubblica, siamo convinti di volerlo?
Infine, venendo al nostro odierno operare nel volontariato, segnatamente nel WWF, come visibile e combattiva minoranza, quasi giornalmente, assediamo le roccaforti più o meno chiuse o agguerrite, dei vari poteri, centrali o territoriali che siano, per richiedere ascolto, accessi agli atti di governo, per esporre i nostri pareri, per manifestare le nostre contrarietà o i forti dissensi, registrando quasi sempre ascolto per la serietà e l’autorevolezza che il sodalizio si è guadagnata negli anni, riscontrando spesso accoglienza, disponibilità alle modifiche migliorative ed anche qualche riconosciuto successo. A ben guardare è una surroga del cittadino governante, che ha rinunciato, in nome di un saldo principio della democrazia, allo spirito della delega.

21.6.11

Piccoli di barbagianni

Un amico ci segnala questa bella sorpresa da un casolare abbandonato nelle campagne di Civitella del Tronto: tre piccoli di barbagianni si fanno compagnia.
Quando si trovano situazioni del genere è bene non disturbare i piccoli ed aspettare il loro involo.

16.6.11

Acqua: ora si riparta dalla legge di iniziativa popolare

La conferenza stampa nazionale di oggi dei Comitati referendari


Il futuro sull’acqua lo scegliamo noi, tutti insieme.

Dopo la vittoria sul referendum acqua, niente giochetti alle spalle dei cittadini.

Il WWF chiede che si riparta dalla proposta di legge di iniziativa popolare presentata nel 2007 dal Movimento dei Forum per l'acqua.

La grande vittoria ai due referendum sull’acqua è una vittoria di tutte le italiane e di tutti gli italiani che sono stati messi nelle condizioni di esprimersi sulla gestione di un bene comune grazie all’azione di un ampio movimento di associazioni, comitati, realtà locali, sindacati.
Questo movimento, indipendente dai partiti, ha raccolto 1.400.000 firme per arrivare ai referendum ed ha fatto una campagna referendaria dal basso, con pochissimi fondi raccolti attraverso donazioni e sottoscrizioni, organizzando migliaia e migliaia di iniziative in tutti i comuni italiani.

I cittadini si sono recati alle urne ed hanno votato sì: in questo modo è stata bloccata la privatizzazione dell’acqua e si sono gettate le basi per far uscire dal mercato un bene indispensabile per tutti gli esseri viventi. Ma dal referendum è uscito anche un altro messaggio con forza: mai più fuori dalle scelte per l’acqua, si a una partecipazione basata sulla corretta informazione, sulla consultazione preventiva dei cittadini e sul loro coinvolgimento per il futuro dell’acqua.

Ora la volontà espressa dal popolo va rispettata concretamente e per questo si deve obbligatoriamente ripartire dalla legge di iniziativa popolare presentata nel 2007 dal Forum dei Movimenti per l’acqua che è stata sottoscritta da 400.000 italiani e che una classe politica, sorda a quanto avviene fuori dal Palazzo, ha completamente e colpevolmente ignorato per tutti questi anni.

15.6.11

Un bel tacer non fu mai scritto

C’è un proverbio che recita: “Un bel tacer non fu mai scritto”. Semplificando lo possiamo tradurre così: quando non hai niente di intelligente da dire, è meglio se stai zitto.
Il Presidente Gianni Chiodi evidentemente non conosce questo proverbio perché sui referendum gli è sfuggito qualcosa di poco intelligente.
“Non sono andato a votare perché c’è stata una forte strumentalizzazione da un punto di vista politico di questo referendum” ha dichiarato il Governatore Chiodi, aggiungendo: “ritengo che il referendum sia stato frutto di mistificazioni e le questioni siano state trattate con superficialità”.
Complimenti! Dicendo così ha dato dello stupido, non solo ad un movimento che – senza soldi e senza spazi su giornali e televisioni – ha raccolto 1.400.000 firme, ma soprattutto ha offeso gli oltre 580.000 abruzzesi che non si sono sentiti strumentalizzati, non hanno visto mistificazioni ed hanno ritenuto che decidere in prima persona su acqua, energia ambiente e salute (oltre che sulla giustizia) non fosse una scelta superficiale.
Se effettivamente i quesiti referendari erano frutto di mistificazioni, strumentalizzazioni e superficialità, perché il Presidente Chiodi non ha difeso, in maniera aperta e convinta, le leggi di cui si chiedeva l’abrogazione? Perché è rimasto in silenzio per tutta la campagna referendaria? Forse puntava a far mancare il quorum? Forse sperava che il silenzio avrebbe aiutato l’astensionismo?
A nostro parere le frasi del Presidente Chiodi costituiscono un grave errore ed una grave mancanza di rispetto verso gli abruzzesi. Tanto più grave se si pensa che il Presidente Chiodi quando è stato eletto ha raccolto i voti della metà degli abruzzesi che domenica 12 e lunedì 13 giugno si sono recati ai seggi, votando SÌ per oltre il 95%.

14.6.11

Grazie di quorum!



Anche la provincia di Teramo ha raggiunto ed ampiamente superato l’obiettivo del quorum al referendum.
La provincia si attesta a poco meno del 58% in tutti i quesiti, al di sopra della media nazionale.
Molti comuni arrivano o superano il 60% con la punta più alta a Tossicia dove si sfiora il 70%.
Teramo capoluogo arriva quasi al 60%, mentre in soli 4 centri non si raggiunge il quorum.
Scontata la vittoria del sì con oltre il 95%.


È stato premiato l’impegno straordinario di tanti cittadini.
Durante la campagna referendaria i comitati, attraverso una fitta rete di associazioni e realtà locali, con l’appoggio anche di partiti aderenti, hanno organizzato centinaia di iniziative in tutti i comuni teramani, incontrando e convincendo migliaia e migliaia di cittadini della necessità di recarsi alle urne e votare sì contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare.
Nonostante il silenzio che i media nazionali hanno imposto fino alla fine sui referendum (arrivando persino ad oscurare il voto del Presidente della Repubblica!), siamo riusciti a far passare il messaggio dell’importanza del voto attraverso una capillare campagna “porta a porta”.
Abbiamo sconfitto chi, consapevole di essere minoranza su questi temi, ha puntato sull’astensionismo, sulle leggi-truffa dell’ultimo momento, sul bavaglio alle televisioni, sugli appelli ad andare al mare.
Abbiamo dimostrato che in Italia c’è tanta gente disposta ad impegnarsi in prima persona per difendere i beni comuni come l’acqua, la salute, l’ambiente, la giustizia.
Abbiamo spiegato le nostre ragioni contro i “soloni” delle privatizzazioni e del nucleare sempre pronti a decidere per noi.
È stata una bella avventura, faticosa, ma entusiasmante.
Il risultato ottenuto ci spinge ad un impegno sempre maggiore affinché si dia reale seguito a quanto richiesto dalle cittadine e dai cittadini della provincia di Teramo, come del resto d’Italia.


Il Comitato provinciale di Teramo “2 sì per l’acqua bene comune” è stato costituito dalle organizzazioni: WWF, ProNatura Laga, Italia Nostra, Teramo Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness, ACLI Forum Aurora, GAS Oltrefrontiera Teramo, Lega per le autonomie, Confesercenti Teramo, UDU Teramo, CEA “Peppino Torresi” di Giulianova, CGIL, FILCTEM CGIL, Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni, Associazione La Locomotiva di Mosciano Sant’Angelo, Circolo Il Nome della Rosa di Giulianova, Associazione Verdelaga di Campli, Comitato di Tutela della Val Tordino di Notaresco, la Fabbrica di Nichi Valle Siciliana, Società Civile.Il Comitato è stato appoggiato dalle seguenti organizzazioni politiche: Movimento 5 stelle Campli, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito Socialista Italiano, Verdi, Giovani Democratici

11.6.11

Avanti verso il quorum!!!

Venerdì 10 giugno: Teramo si è colorata fino a notte per la Festa del sì!

Ora sta a tutti noi.

Il quorum è a portata di mano: andiamo tutti a votare!

Sì per l'acqua pubblica.

Sì contro il nucleare.


















10.6.11

Chiusura campagna referendaria

Ieri, presso il Centro di Documentazione Ambientale del WWF di Teramo, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della “Festa del sì!” prevista per oggi, venerdì 10 giugno, dalle ore 20 in piazza Martiri a Teramo.
La serata concluderà una lunga ed intensa campagna elettorale durante la quale associazioni, comitati, sindacati, partiti e singoli cittadini hanno organizzato centinaia di iniziative in piazze, luoghi di incontro, mercati. Una campagna referendaria fatta da volontari che hanno incontrato decine di migliaia di cittadini in tutti i 47 comuni della provincia di Teramo, coinvolgendo sindaci ed amministratori, sacerdoti, insegnanti, studenti, ambientalisti, lavoratori, giovani ed anziani.
Tantissime le iniziative nate anche in maniera spontanea che hanno reso questa una campagna unica in cui la fantasia e l’inventiva hanno sopperito agli scarsi fondi a disposizione raccolti attraverso sottoscrizioni, donazioni e contributi degli aderenti.
In queste settimane di campagna elettorale sono stati illustrati i 4 quesiti che le cittadine ed i cittadini della provincia di Teramo troveranno sulle schede domenica 12 e lunedì 13 giugno.
Sono quattro quesiti che si rivolgono a tutti gli italiani e che vanno molto al di là degli schieramenti partitici. Riguardano la nostra vita: l’acqua, l’energia e la giustizia.
Due quesiti riguardano l’acqua (quesito n. 1 e quesito n. 2). Dobbiamo votare un primo sì contro la privatizzazione di un bene indispensabile per la vita di tutti noi ed un secondo sì contro la possibilità di fare profitti su un bene così prezioso che appartiene a tutti.
Un quesito riguarda l’energia nucleare (quesito n. 3). Dobbiamo votare sì perché non siamo disposti a rischiare la nostra vita per una fonte energetica pericolosissima, non controllabile e antieconomica.
Un ultimo quesito riguarda il legittimo impedimento (quesito n. 4). Dobbiamo votare sì perché la legge deve essere uguale per tutti e le regole che valgono per i semplici cittadini devono valere anche per i potenti.
Questi ultimi giorni di campagna vedono un impegno ancora maggiore. Sono ancora tantissimi gli eventi che vengono organizzati in tutti i comuni teramani.
Questa sera con partenza dai Giardini di Porta Madonna una colorata carovana di ciclisti, roller e pedoni attraverseranno Teramo per ricordare a tutti l’appuntamento di domenica e lunedì.
Sono poi tante le feste di chiusura: Pineto, Mosciano Sant’Angelo, Montorio al Vomano e tanti altri centri cittadini si coloreranno per una serata di divertimento ed invito al voto.
E a Teramo, dalle ore 20, Piazza Martiri si animerà per la chiusura provinciale della campagna referendaria con uno spettacolo musicale di qualità che vedrà sul palco i Rainska, gli Stone Free ed i Body & Soul. Nel corso della serata, condotta da Maria Rita Piersanti, comitati, movimenti e partiti politici rivolgeranno appelli al voto illustrando le ragioni del sì.
La manifestazione è stata promossa dai Comitati promotori dei referendum del 12 e 13 giugno, con l’adesione di: ACLI, CGIL, Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni, Confesercenti, La Fabbrica di Nichi, Federazione della Sinistra, Giovani Democratici, Gruppo di Acquisto Solidale Oltrefrontiera, Italia Nostra, Italia dei Valori, Legambiente, Legautonomie, Mountain Wilderness, Movimento Cinque Stelle, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, ProNatura, Sinistra Ecologia e Libertà, Società Civile, UDU, Verdi, WWF.

4.6.11

Ancora iniziative sul referendum!


Ormai non si contano più le iniziative che vengono organizzate anche nella nostra provincia in vista dei referendum del 12 e 13 giugno.

Associazioni, comitati, partiti, sindacati, ma anche semplici cittadini stanno organizzando decine e decine di attività per ricordare l’appuntamento referendario. L’obiettivo quorum (50% + 1 degli aventi diritto al voto devono recarsi alle urne) è a portata di mano, ma nei prossimi giorni dobbiamo moltiplicare gli sforzi per raggiungere quanta più gente possibile.
Queste alcune delle principali iniziative sul territorio provinciale dei prossimi giorni:


Sabato 4 giugno
banchetto informativo dalle 10 alle 20 a San Gabriele di Isola del Gran Sasso;
banchetto informativo dalle 9 alle 13 in Piazza Martiri a Teramo;
banchetto informativo dalle 9 alle 13 in Piazza della Libertà a Giulianova;
banchetto informativo dalle 15 alle 20 in Piazza Dalmazia a Giulianova;
banchetto informativo dalle 15 alle 20 in Piazza della Stazione a Roseto degli Abruzzi;
banchetto informativo dalle 9 davanti supermercato CONAD ad Alba Adriatica;
banchetto informativo dalle 9 alle 13 in Piazza del Mercato a Pineto;
banchetto informativo dalle 10 alle 13 in via Archimede a Tortoreto;
incontro pubblico su energia alle ore 18 al Palazzo del Mare a Roseto degli Abruzzi;
assemblea pubblica dalle ore 17 a Nerito di Crognaleto;
partecipazione ad incontro pubblico dalle 20:30 a Castelnuovo Vomano.


Domenica 5 giugno
banchetto informativo dalle 10 alle 20 a San Gabriele di Isola del Gran Sasso;
banchetto informativo dalle 10 alle 12:30 al Parco fluviale sul Vezzola a Teramo;
banchetto informativo dalle 9 alle 13 in Corso Vittorio Emanuele a Campli;
banchetto informativo dalle 9:30 alle 12:30 davanti al Duomo a Campli;
banchetto informativo dalle 9:30 alle 12 in Piazza Fermi a Silvi;
pranzo con banchetto informativo dalle 13 presso azienda agrituristica Gioie di fattoria a Controguerra;
banchetto informativo dalle 9 alla rotonda Carducci a Tortoreto;
banchetto informativo dalle 9 alla rotonda Nilo ad Alba Adriatica;
banchetto informativo dalle 9 in piazza Umberto I a Sant’Egidio alla Vibrata;
banchetti informativi dalle 9 alle 12 a Mosciano Sant’Angelo in centro cittadino, in Frazione Montone e in Frazione Selva Piana;
banchetto informativo dalle 16 alle 22 in Piazza Fosse Ardeatine a Giulianova;
banchetto informativo dalle 17 alle 20 in Corso San Giorgio a Teramo;
assemblea pubblica dalle 20:30 presso ex-scuola elementare di Sant’Onofrio di Campli;
Festa del sì dalle 20:30 in piazza Mazzini a Controguerra.


Lunedì 6 giugno
banchetto informativo dalle 9 alle 13 presso Auditorium Sant’Agostino ad Atri;
banchetto informativo dalle 9 alle 13 in via Foscolo a Castelnuovo;
banchetto informativo dalle 9 alle 13 in Piazza del Popolo ad Alba Adriatica;
assemblea pubblica alle 20:30 nella sala consiliare a Bellante;
comizio alle 21 nella piazza della chiesa a Castelnuovo.

Nell'Oasi WWF dei Calanchi di Atri

La Riserva Naturale Regionale "Calanchi di Atri" e il Comune di Atri, in collaborazione con il WWF e la cooperativa Pachamama, ha ideato il programma degli eventi del mese di giugno, dedicato a tutti i cittadini ed i visitatori interessati alle bellezze naturalistiche del nostro territorio, ed anche a tutti i bambini, grandi e piccini, a cui piace imparare alcune tecniche di lavorazione dei metalli comuni.

Per accogliere la bella stagione e offrire l’opportunità di trascorrere del tempo all’aria aperta in compagnia, abbiamo inserito in programma, oltre alle consuete escursioni guidate, anche un laboratorio di lavorazione dei metalli, per creare manufatti di uso decorativo per sé e per la casa.
Nel dettaglio il programma è così strutturato:
- giovedì 2 giugno, ore 18:00 - 20:00 "Escursione guidata alle grotte di Atri"
- domenica 5 giugno, ore 10:00 - 13:00 "Tra arte e vanità" (laboratorio per bambini sulla lavorazione dei metalli comuni, a cura di Davide Pela)
- martedì 14 giugno, ore 18:00 - 20:00 "Passeggiata alla scoperta delle fontane archeologiche"
- giovedì 23 giugno, ore 18:00 - 20:00 "Escursione guidata alle grotte di Atri"
- martedì 28 giugno, ore 17:30 - 19:00 "Escursione guidata alla Riserva dei Calanchi".

Le visite guidate hanno un costo di 3,00 euro a persona.
Per ciascun evento in programma è necessaria la prenotazione allo 085.8780088, oppure inviando una email a info@riservacalanchidiatri.it.

3.6.11

Disegniamo la natura con il WWF!

Domenica 5 giugno dalle ore 10 alle ore 12:30 il WWF di Teramo ha organizzato un’attività di disegno naturalistico per bambini con la pittrice Chiara Druda.
L’iniziativa, gratuita, si svolgerà nel Parco Fluviale del Vezzola nei pressi del Ponte degli impiccati (via Vecchio mattatoio).
I bambini apprenderanno i segreti del disegno naturalistico e proveranno insieme a disegnare l’ambiente che li circonda.
Per Moira Luciani, del WWF di Teramo, “si tratta di una delle tante iniziative che come associazione portiamo avanti per avvicinare i ragazzi alla natura. L’educazione ambientale è per il WWF un elemento fondamentale della sua azione perché educare le nuove generazioni al rispetto verso l’ambiente è il miglior investimento possibile. Il disegno è sicuramente un’attività molto divertente per i bambini, ma al tempo stesso permette di osservare e far conoscere in profondità quello che si ritrae”.
L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie al contributo della cartolibreria Tonino di Teramo ed alla Coop. Pacha Mama, specializzata in educazione ambientale.

1.6.11

Successo per la campagna Oasi WWF

Da oggi in Italia due nuovi boschi sono al sicuro e tutti potranno ben presto conoscerli e frequentarli.
Grazie al contributo delle migliaia di italiani che hanno partecipato alla raccolta fondi WWF per l’Anno delle Foreste, l’Associazione è infatti riuscita ad acquisire due preziosi boschi a rischio, al nord e al centro Italia, che saranno per sempre protetti da caccia, incendi, degrado e cemento. Due tesori di natura per tutti che verranno inseriti nella rete delle oltre 100 Oasi WWF lungo tutto lo Stivale e che saranno aperti alla ricerca scientifica e alla fruizione del pubblico.
Il primo è un bosco di roverelle adiacente all’Oasi WWF di Valpredina (Bergamo), un territorio che rischiava di diventare un’area di caccia: il WWF lo acquisterà dagli attuali proprietari, una famiglia di privati da sempre residenti nella zona, ampliando il perimetro dell’Oasi già esistente. Il secondo è il delicato bosco umido di foce dell’Arrone (Fregene), un ritaglio delle antiche foreste del litorale sopravvissuto alla cementificazione selvaggia, tra i parcheggi, l’abitato e gli stabilimenti balneari di uno dei lidi più frequentati dai romani: il WWF in questi giorni è in trattativa con la proprietà per avviare la gestione dell’area.
“Un grazie di cuore alle migliaia di italiani che hanno sostenuto la nostra campagna per i boschi italiani – sono le parole di Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia – Grazie alla loro generosità, abbiamo potuto mettere al sicuro due preziosi boschi, le loro piante e gli animali che vi trovano rifugio. Due boschi che ben rappresentano le minacce a cui tutta la natura italiana viene sottoposta ogni giorno. Da oggi lavoreremo con gioia per prenderci cura di questi boschi e restituirli, in quanto Oasi WWF, a tutti gli italiani, perché possano conoscerli, amarli e continuare a sostenerli insieme a noi”.

Avanti verso il quorum!

La decisione della Corte di Cassazione restituisce ai cittadini il diritto di esprimersi su un tema così importante come la realizzazione in Italia di centrali nucleari e siti di stoccaggio di scorie radioattive.
È stato così sconfitto il tentativo di chi, consapevole di volere qualcosa contro la volontà degli italiani, ha cercato fino all’ultimo di sottrarsi al confronto democratico.
Ci attendono ora gli ultimi 10 giorni della campagna referendaria per fare in modo che domenica 12 e lunedì 13 giugno almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto si rechi alle urne e voti sì.
Si tratterà di decidere, oltre che sul legittimo impedimento, su tre quesiti importantissimi: due riguardano la privatizzazione dell’acqua ed uno l’energia nucleare.
Nel silenzio quasi generale dei grandi media nazionali, un ampio movimento di cittadini, associazioni e comitati da mesi portano avanti una capillare campagna su questi temi, organizzando assemblee, incontri, iniziative e volantinaggi.
Anche nella nostra regione stiamo incontrando migliaia e migliaia di abruzzesi confrontandoci con loro e spiegando i pericoli della privatizzazione dell’acqua e dell’energia nucleare.
Per noi abruzzesi si tratta di pericoli estremamente concreti.
Perché l’Abruzzo è interessato da due dei siti di cui si parla per la realizzazione di nuove centrali nucleari (Termoli in Molise e il Fiume Tronto al confine con le Marche) e perché la maggioranza in consiglio regionale non ha approvato, a differenza di molte altre regioni italiane, la mozione presentata pochi giorni prima del disastro in Giappone contro la realizzazione di centrali nucleari nel nostro territorio.
Perché la Regione ha manifestato molte ambiguità sulla gestione privatistica del servizio idrico, non ponendo in essere azioni concrete per impedire l’ingresso dell’acqua nel mercato.
Il movimento referendario non ha gruppi di interessi dietro, si basa solo sul volontariato dei propri attivisti ed ha pochi mezzi economici: nonostante questo stiamo facendo centinaia di iniziative in tutti i comuni abruzzesi.
È il momento di aumentare gli sforzi: rivolgiamo un appello agli abruzzesi affinché si attivino in tutti i modi per pubblicizzare i referendum e per assicurare la vittoria dei sì contro la privatizzazione dell’acqua e contro l’energia nucleare.