27.4.12

Dal 1° maggio una nuova VIA?

Giovedì 26 aprile il Comitato per la Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo è stato chiamato a visionare e discutere ben 43 progetti!
Poco più della metà dei progetti sono stai effettivamente esaminati.
Ma dal prossimo 1° maggio, con l’entrata in vigore della nuova legge sul funzionamento del Comitato, i cittadini avranno nuovi diritti e si potrà finalmente decidere in maniera trasparente e partecipata il futuro della nostra regione.
Associazioni e Comitati in questi anni hanno più volte denunciato la deriva autoreferenziale del Comitato V.I.A. che ha deciso su una media di 250 progetti l’anno dal chiuso di una stanza senza alcun vero confronto con i cittadini: nessun sopralluogo svolto in questi anni e nessuna inchiesta pubblica realizzata, nonostante questa sia una possibilità prevista dalla legge nazionale sulla V.I.A. per discutere con la cittadinanza i progetti più controversi; documenti progettuali cartacei da consultare in maniera farraginosa (con migliaia di fotocopie) andando a L’Aquila in orario d’ufficio ed audizioni concesse (o negate) in maniera del tutto arbitraria dal Presidente del Comitato senza neanche una risposta scritta alle richieste avanzate; procedure di V.I.A. su progetti nei delicatissimi Siti di Interesse Comunitario (che coprono oltre il 30% del territorio regionale) senza alcuna forma di pubblicità; convocazioni del Comitato V.I.A. con ordini del giorno di fatto segreti, visto che a precise richieste per la sua pubblicazione sul proprio sito la non ha inteso rispondere.
Questo è stato finora il Comitato V.I.A. della Regione Abruzzo, regolato da semplici Delibere di Giunta Regionale e non già, come accade in quasi tutte le regioni italiane, da una norma di legge regionale.
Dal 1° maggio finalmente aziende e cittadini si muoveranno in un quadro più trasparente che farà bene alla qualità dei progetti con garanzie per tutti. In questo modo sarà più facile evitare quello che è accaduto sul Centro Oli ad Ortona, fermato dopo una vera e propria sollevazione popolare con le autorizzazioni, comprese quelle regionali, già concesse.
Chi sta cercando di bloccare queste norme, lo sta facendo con argomenti incredibili e a volte risibili, come sostenere di non essere in grado di inviare ai consiglieri regionali via e-mail gli ordini del giorno del Comitato: se gli uffici regionali non riescono a garantire cose del genere ci chiediamo come possano valutare decine di progetti e piani assai complessi. È evidente che sono posizioni strumentali di chi vuole mantenere rendite di posizione ed uno status quo che però fa male al resto dei cittadini regionali ed all’ambiente.
Per questo manterremo alta la guardia contro ogni tentativo di annullare questa legge perché i diritti acquisiti non si toccano: del resto la nuova direttiva sulla V.I.A., appena varata in Europa, è tutta basata sulla partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Evidentemente ci sono politici e dirigenti regionali che vogliono “fermare l’orologio” rispetto al raggiungimento di standard elevati di trasparenza e partecipazione previsti dalla Convenzione di Aarhus sulla partecipazione che è legge dello Stato Italiano dal 2001.

Cosa prevede la nuova legge?
  • newsletter a cui tutti i cittadini e gli organi d'informazione possono iscriversi per ricevere costantemente le informazioni sui progetti e sull'iter progettuale;
  • invio delle convocazioni ai consiglieri regionali e pubblicazione sul sito WEB della Regione;
  • sopralluogo da parte del Comitato V.I.A. su richiesta di almeno 100 cittadini o 2 Associazioni ambientaliste;
  • controllo su almeno il 20% dei progetti approvati scelti a caso per verificare il rispetto delle prescrizioni del comitato, come limiti alle emissioni, il rispetto dei tracciati, monitoraggi ambientali ex-post ecc. (attraverso l'ARTA). L’obbligo del monitoraggio è previsto dal 2006 dal Testo Unico sull’Ambiente, ma in Abruzzo le procedure erano demandate di fatto al proponente che così diventava controllore di se stesso;
  • risposta scritta alle richieste di audizione al Comitato e motivazione in caso di diniego;
  • pubblicazione sul WEB di tutti gli elaborati progettuali in pdf che potranno essere consultabili in qualsiasi ora e da qualsiasi posto senza costringere gli interessati a recarsi a L’Aquila, peraltro distogliendo il personale della Regione dal proprio lavoro;
  • obbligo per i membri del Comitato V.I.A. di ricevere preventivamente gli elaborati progettuali (sembrerà incredibile, ma accadeva frequentemente che i membri del Comitato V.I.A. arrivassero alle riunioni senza aver ricevuto i materiali su cui dovevano esprimersi).

Riserva del Borsacchio: interviene il difensore civico

Il Difensore Civico della Regione Abruzzo, Avv. Nicola Sisti, in merito alla Riserva Naturale Regionale del Borsacchio, ha scritto una lettera al Comune di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova e, per conoscenza all’On. Pio Rapagnà, con la quale, in relazione alla lettera inviata l’11 aprile scorso al suo Ufficio contenente anche l’espressa richiesta di intervento della Difesa Civica, chiede alle due Amministrazioni Comunali di voler fornire, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, ogni notizia utile al riguardo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 16 della Legge n. 127/97.
Il Difensore Civico Regionale è intervenuto a seguito di una nota mail dell’ex-Parlamentare rosetano con la quale si lamenta, sostanzialmente, che i due Comuni non avrebbero ancora dato attuazione alle disposizioni di cui all’art. 69 della Legge Regionale n. 6 dell’8 febbraio 2005, relativamente – tra l’altro – alla costituzione dell’Organo di Gestione della Riserva Naturale del Borsacchio ed alla sistemazione dei cartelli segnaletici perimetrali e di quelli lungo la strada di accesso alla medesima.
L’intervento del Difensore Civico Regionale, nel contesto dello sciopero della fame ancora in atto da parte di Pio Rapagnà per chiedere la salvezza e l’attuazione della Riserva, è una di quelle “belle notizie” che riscaldano il cuore e ravvivano la speranza di coloro che da tantissimi anni si impegnano con amore e disinteresse per proteggere un “angolo di paradiso naturalistico” che non trova uguali in tutta la costa adriatica in quanto fino ad ora “salvata” dagli attacchi sconsiderati di speculatori, imprenditori senza scrupoli e faccendieri politici di tutti i colori.
Siamo interessati a leggere le risposte dei due attuali Sindaci Enio Pavone e Francesco Mastromauro, naturalmente anche a nome e per conto dei loro rispettivi predecessori con i quali negli anni trascorsi hanno condiviso, nel bene e nel male, tutte le scelte fatte in merito alla Riserva Naturale del Borsacchio.
In particolare il Comune di Roseto degli Abruzzi, in quanto capofila, doveva provvedere a quanto stabilito dalla legge e cioè alla sistemazione dei cartelli segnaletici perimetrali e di quelli lungo le strade di accesso alla Riserva; alla elaborazione di un progetto pilota di gestione finalizzato all’occupazione di disoccupati ed inoccupati; alla istituzione dell’Organo di gestione; all’adozione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva entro un anno dalla data dell’affidamento dell’incarico: per tutto ciò la Regione ha concesso al Comune di Roseto e quello di Giulianova i previsti finanziamenti pari a 250.000 euro, sull’uso dei quali, adesso, gli Amministratori ed i Funzionari inadempienti, saranno chiamati a rispondere presso la sezione abruzzese della Corte dei Conti.
Conseguenzialmente, ancora più grave e compromessa è la posizione attuale della Provincia di Teramo alla quale la Giunta Regionale, con Delibera n. 1153 del 27 novembre 2008, in conformità al principio di leale collaborazione reiteratamente predicato dalla Corte Costituzionale all’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalle leggi regionali, ha affidato la gestione della Riserva Naturale Guidata “Borsacchio”.

22.4.12

Tanti bambini e tanti scambi alla Festa del baratto




In occasione della settimana "Porta la sporta", sabato 21 aprile il WWF Teramo ha organizzato insieme all'Istituto "A. Saliceti" di Bellante la Festa del baratto.
Tantissimi bambini hanno potuto scambiare i giochi che non utilizzavano più: un modo antico per dare nuova vita agli oggetti e ridurre i rifiuti!

21.4.12

Grande successo per l'Orso








La mostra "Orsi tra le nuvole" che si è tenuta a Teramo dal 13 al 19 aprile, presso la sala espositiva in via Nicola Palma, è stato un grande successo.
I disegni di famosi fumettisti hanno permesso di avvicinarsi in modo originale a questo splendido animale, mentre grazie ai pannelli didattici è stato possibile scoprire i suoi segreti.
Tante le scuole che hanno usufruito delle visite gratuite guidate dagli animatori del WWF e molte sono state le persone che l'hanno visitata durante i pomeriggi.
La mostra “Orsi tra le nuvole” presenta i disegni dedicati all'Orso realizzati appositamente da dieci tra i massimi fumettisti italiani: Giacomo Bevilacqua, Bruno Bozzetto, Stefano Casini, Emanuele Di Dio, Carmine Di Giandomenico, Milo Manara, Corrado Mastantuono, Paolo Moisello, Davide Toffolo e Stefano Turconi. A questi si è aggiunto Marco Preziosi, un disegnatore naturalistico che ha fatto incontrare l’Orso con uno dei personaggi a fumetti più conosciuto, Spider-Man.
Coloro che sono interessati ad organizzare nuove esposizione di questa mostra possono scrivere a teramo@wwf.it.

19.4.12

Riserva del Borsacchio: che si dice a Giulianova?

LETTERA APERTA AL SINDACO ED AI CONSIGLIERI COMUNALI DI GIULIANOVA

Torniamo per la seconda volta ad utilizzare carta e penna nella speranza che si riesca una buona volta ad evidenziare che la difesa e la valorizzazione della Riserva Naturale del Borsacchio rispondono agli interessi di tutti i cittadini di Giulianova e, in particolare, di quelli residenti nel Quartiere dell’Annunziata.
Purtroppo dobbiamo constatare che nel Consiglio comunale di Giulianova non si è avviato nessun dibattito in merito alla riperimetrazione della Riserva,
· nonostante il messaggio recapitato al Sindaco Mastromauro dalla Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna il 15 dicembre dello scorso anno;
· nonostante la presa di posizione unanime contro la riperimetrazione di tutte le associazioni ecologiste e dei vertici provinciali, regionali e locali di alcuni partiti che sostengono la maggioranza al Comune di Giulianova (IdV e SEL);
· nonostante una nostra precedente “lettera aperta” del 13 marzo scorso indirizzata a tutti i consiglieri comunali;
· nonostante anche nel PD ci sia chi giustamente consiglia al Sindaco Mastromauro di rivedere la posizione assunta in passato in merito all’uscita del territorio di Giulianova dalla Riserva.
Nel mentre ci accingiamo a pubblicare questa seconda lettera aperta, in Consiglio Regionale (convocato per il prossimo 24 aprile) si prepara un ulteriore tentativo di indebolire/annullare la Riserva a tutto svantaggio dei cittadini. Tra chi ne vorrebbe lo stravolgimento (Rabbuffo dei FLI e Ruffini del PD) e chi ne vorrebbe addirittura la cancellazione (Venturoni del PDL), nel prossimo consiglio regionale la Riserva potrebbe subire l’ennesimo e forse decisivo assalto all’“arma bianca”.
Avendo già da tempo chiarito che il completamento del Contratto di Quartiere dell’Annunziata e la salvaguardia degli attuali confini della Riserva possono andare di pari passo, e che la delibera di Consiglio n. 74 del 2010 (per intenderci, quella con cui l’Amministrazione si espresse a favore dell’uscita del territorio di Giulianova dalla Riserva) non ha quindi alcuna ragion d’essere, invitiamo nuovamente il Sindaco ed i Consiglieri comunali di Giulianova ad assumere ogni iniziativa utile affinché facciano pervenire subito al Consiglio Regionale una ferma presa di posizione che punti al mantenimento dei confini della riserva ed all’adeguamento delle norme di salvaguardia al fine di consentire il “completamento funzionale” delle attività, degli edifici e delle strutture esistenti e degli interventi previsti nel vigente contratto di quartiere dell’Annunziata. Tutto questo è possibile attraverso l’approvazione di una modifica delle legge istitutiva della Riserva secondo quanto indicato dagli stessi Uffici regionali. Sol che lo si voglia!

Giulianova, 19 aprile 2012

WWF
Italia Nostra
Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio
Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni

18.4.12

Festa del baratto a Bellante per la settimana di "Porta la sporta"



Dal 14 al 22 aprile si festeggia in tutta Italia la settimana di “Porta la sporta”, la manifestazione nazionale che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre lo spreco, superare la cultura dell’usa e getta ed aderire a forme di consumo consapevole. Riducendo drasticamente l’usa e getta, scegliendo prodotti fabbricati in maniera sostenibile che consumino meno energia, a basso impatto di imballaggio e che possano essere facilmente riparati e riciclati, i cittadini possono mandare alla politica un forte segnale di volontà di cambiamento.
Il WWF Teramo ha aderito alla campagna “Porta la sporta”, lanciando per sabato 21 aprile la “Festa del baratto” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “A. Saliceti” di Bellante.
Dalle ore 10 alle ore 12:30, presso i locali dell’ex-palestra della scuola primaria di Ripattoni di Bellante, circa 150 bambini si improvviseranno “mercanti per un giorno” e potranno scambiare giocattoli, libri e tutto quello che non utilizzano più, ma che può piacere o essere utile a qualche altro bambino.
“Abbiamo scelta di organizzare la Festa del baratto per trasmettere ai bambini l’idea di un mondo diverso, lontano dalle logiche del consumo”, dichiara Moira Luciani del WWF Teramo. “Si tratta di un piccolo sostegno delle buone prassi con un occhio rivolto alla decrescita. Un momento di incontro e di scambio non solo materiale, ma soprattutto relazionale. Ciascuno di noi deve essere consapevole che in ogni gesto quotidiano è possibile fare molto per diminuire la pressione sulle risorse naturali, senza fastidi o fatica, anzi, traendone persino soddisfazione e divertendosi”.
Alla Festa del baratto i bambini saranno protagonisti di una sperimentazione di micro-modelli di decrescita, imparando a ridurre la propria impronta ecologica attraverso lo scambio ed il riuso degli oggetti, a dare un giusto valore alle cose, a pensare che un oggetto che non serve più può ancora avere una vita con un altro bambino (e quindi vale la pena cercare di non rovinarli), a legare il gesto dell’acquisizione di un nuovo gioco con quello dell’acquisizione di una nuova amicizia.
Il baratto e lo scambio sono dunque azioni ad alto valore educativo, molto diffuse tra i nostri nonni, volte alla responsabilizzazione dei ragazzi e, attraverso loro, delle loro famiglie, migliorando così la sensibilità di un intero territorio al rispetto e alla tutela dell’ambiente naturale.

La campagna nazionale “Porta la sporta”.
La campagna “Porta la Sporta”, promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, WWF, Italia Nostra, Touring Club Italiano ed Adiconsum, è una realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l’opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007.
Attraverso una capillare attività di comunicazione ha promosso la riduzione del sacchetto monouso presso Enti locali, associazioni di varia natura ed aziende. Con il supporto del suo sito (www.portalasporta.it) ha fatto informazione sui danni ambientali derivati dalla plastica, ma anche sulla necessità di andare oltre ad un consumo “usa e getta”.
La biodegradabilità dei materiali, seppur importante, non annulla l’impatto ambientale complessivo dell’imballaggio quando lo stesso è eccessivo.
Ai fini di un risparmio di risorse vanno considerate allo stesso tempo modalità alternative di erogazione e distribuzione dei prodotti. Dal sistema del vuoto a rendere a metodi di erogazione alla spina o all’ideazione e messa in commercio di una nuova generazione di prodotti concentrati dove l’acqua viene aggiunta dal consumatore a casa.
L’obiettivo primario della campagna è quello di promuovere un cambiamento verso stili di vita e di consumo meno impattanti ripensando i gesti quotidiani.
Si è scelto di partire dal sacchetto di plastica in quanto emblema del nostro consumismo per provocare un ripensamento sull’uso improprio della plastica nell’usa e getta e sull’assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire.
Allo stesso tempo la campagna, in sinergia con le associazioni partner, propone ai protagonisti della filiera alimentare, dai produttori ai distributori, di velocizzare un processo di cambiamento che metta i consumatori in condizione di acquistare prodotti a basso impatto di imballaggio o prodotti sfusi a livello capillare. Con questa richiesta che verrà sempre più esplicitata sollecitando la ri-progettazione del packaging di prodotti di uso comune che possono essere facilmente migliorati, la campagna si fa portavoce delle innumerevoli sollecitazioni ricevute da cittadini, movimenti spontanei e amministrazioni comunali che intendono andare verso una gestione “rifiuti zero” o meglio di “riciclo totale”.

13.4.12

Orsi tra le nuvole


L’Orso bruno arriva a Teramo dalle “nuvole” dei fumetti per raccontare le avventure (e le disavventure) che lo attendono dopo il risveglio dal letargo in primavera inoltrata.
Nella sala espositiva di via Nicola Palma a Teramo dal 13 al 19 aprile il WWF organizza la mostra “Orsi tra le nuvole!” realizzata grazie al contributo di 10 fumettisti italiani: Giacomo Bevilacqua, Bruno Bozzetto, Stefano Casini, Emanuele Di Dio, Carmine Di Giandomenico, Milo Manara, Corrado Mastantuono, Paolo Moisello, Davide Toffolo e Stefano Turconi. A questi si è aggiunto Marco Preziosi, un disegnatore naturalistico che ha fatto incontrare l’Orso con uno dei personaggi a fumetti più conosciuto, Spiderman.
In ciascuna delle 10 tavole ogni artista ha fornito la propria interpretazione del più grande mammifero europeo, restituendone un’immagine suggestiva a cui si accompagna una citazione letteraria, da Dino Buzzati a Ernest Hemingway fino a Fulco Pratesi, che offre una testimonianza evocativa di quello che l’orso rappresenta per il nostro patrimonio ambientale.
Noti fumettisti, tra cui anche il teramano Carmine Di Giandomenico (che oggi lavora su testate famose come Iron Man ed i Fantastici 4 della casa editrice americana Marvel), hanno risposto con entusiasmo all’invito del WWF regalando una loro opera: un modo affascinante e colorato per ricordare come questo carismatico animale vada difeso dal sempre più incalzante pericolo d’estinzione.
La mostra, che sarà esposta dal 13 al 19 aprile nella sala espositiva di via Nicola Palma a Teramo, per poi proseguire in tappe successive in tutta Italia, è stata realizzata dal WWF anche per diffondere la conoscenza del Progetto LIFE Arctos (www.life-arctos.it), un progetto finanziato dall’Unione Europea che dal 2010 vede impegnate le Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, la Provincia di Trento, il Corpo Forestale dello Stato, l’Università di Roma La Sapienza, il Parco Adamello Brenta ed il WWF Italia che, coordinati dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, si stanno adoperando per cercare di preservare l’orso dall’estinzione.

La gallery dei disegni su http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=30673&parent=11630&content=1

SCHEDA ORSO

Nome scientifico: Ursus arctos.
Nome comune: Orso bruno europeo ed Orso bruno marsicano.
Caratteristiche fisiche: Nell’Orso bruno Europeo il mantello è di colore bruno rossastro e negli individui più giovani non è rara la presenza sul petto di un collare o una macchia chiara, a forma di “V”. Il muso è allungato. Nell’Orso bruno marsicano il mantello è di colore marrone, più chiaro sulla testa, sul collo e sul dorso. Il muso è più corto e più tozzo dell’Orso bruno europeo.
Etologia: A parte il periodo degli amori, l’Orso preferisce una vita solitaria. Il letargo invernale può durare fino a 6 mesi.
Biologia: Tra i più grandi carnivori esistenti. Ha un acuto senso dell’olfatto. Le sue dimensioni sono molto variabili.
Riproduzione: La stagione degli amori arriva a primavera inoltrata, quando gli orsi maschi, seguendo i messaggi olfattivi lasciati dalle femmine, cominciano a cercare una compagna. Dopo l’accoppiamento, però, la coppia si scioglie subito: sarà la mamma da sola ad occuparsi dei cuccioli.
I piccoli di solito sono uno o due (raramente tre) e nascono nelle tane tra gennaio e febbraio dopo 7/10 mesi di gestazione.
Alimentazione: Mangia di tutto, si ciba di germogli, erbe, frutta e radici e carne. Nella sua dieta sono compresi anche api, larve, formiche e miele. Caccia attivamente prede anche di grosse dimensioni e può nutrirsi di carcasse.

In Italia l’Orso è a rischio di estinzione.
Si calcola che siano rimasti 40-50 individui sull’Appennino e 30-40 sulle Alpi.
Tra i fattori di minaccia ci sono il bracconaggio, la frammentazione dell’habitat naturale e le occasioni di “incontro-scontro” con l’uomo.
Il WWF è da sempre impegnato per la salvaguardia delle due popolazioni di Orso bruno, quella Alpina e quella Appenninica, portando avanti azioni di conservazione diretta, gestione di aree protette, interventi puntuali e concreti per cercare di superare i motivi di conflitto tra uomo ed orso, azioni per la salvaguardia delle aree naturali che lo ospitano, finanziamento di progetti di ricerca, acquisto di radio-collari per monitorare i movimenti degli esemplari a rischio, oltre che interventi per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare conoscere il vero Orso.
In queste ultime settimane con la primavera gli orsi cominciano ad essere sempre più attivi ed è questo il momento in cui possono esserci occasioni di “incontro/scontro” tra questi animali e le attività zootecniche: per questo il WWF inizia nuovamente ad adoperarsi per fare sì che questo animale possa coesistere sempre più tranquillamente con l’uomo nei boschi appenninici e alpini.
A partire da questo mese, infatti, il WWF ricomincia ad accogliere le richieste di allevatori, apicoltori, agricoltori per la cessione a titolo gratuito di recinzioni elettrificate mobili. I dati sull’uso delle recinzioni elettrificate dimostrano che queste sono un buon strumento di prevenzione: molti dei danni possono essere evitati con queste semplici misure di prevenzione ed una più attenta e responsabile gestione dei nostri allevamenti.

Per sostenere i progetti del WWF per la conservazione dell’Orso e delle altre specie italiche vai su: www.wwf.it/adozioni

11.4.12

L'Ora della Terra a Teramo

L'Ora della Terra è stato un successo a Teramo!

Basket, stelle ed ambiente insieme.

Qui potete vedere il nostro video.

3.4.12

Il partito dei cementificatori non sfonda!

Oggi ennesimo rinvio da parte del Consiglio regionale sulla Riserva del Borsacchio.
È stata sufficiente poco più di un’ora di discussione per capire che le proposte di Rabuffo e Venturoni non avevano la maggioranza in consiglio regionale.
Lo stesso capogruppo del PDL ha dovuto ammettere che non c’erano i numeri per andare avanti e, dopo una disperata richiesta d’aiuto indirizzata verso il PD, ha dovuto capitolare e chiedere un rinvio.
E così, dopo un paio di accuse verso l’opposizione, colpevole evidentemente di “opporsi”, tutti a casa!
Non si contano più le sedute di consiglio regionale e della competente commissione consigliare sulla proposta di riperimetrare la Riserva del Borsacchio.
Sono 3 anni che, incuranti di quanto avviene in Abruzzo (terremoto, crisi economica, crisi occupazionale, indagini della magistratura su moltissimi consiglieri ed assessori,…), i consiglieri regionali abruzzesi occupano il loro tempo retribuito da tutti noi per discutere di una riserva regionale di poco più di un migliaio di ettari!
Quanti soldi si sono spesi per cercare di accontentare le pretese di non più di cinque persone?
E quanto tempo sta perdendo il Consiglio regionale abruzzese per andare dietro ad un paio di consiglieri regionali che si sono fatti carico di tali pretese?