29.4.09

Una passeggiata virtù… osa

Venerdì 1° maggio nuovo appuntamento con il programma escursionistico del WWF.
Questa volta la meta è il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con una passeggiata che dal Mulino di Faieto nel Comune di Cortino permetterà di raggiungere Fonte Palumbo, passando per la valle del torrente Fiumicello e Colle Spinato.
Si tratta di un’escursione speciale che unisce il piacere del camminare in natura al piacere della tavola visto che al termine dell’escursione (della durata di 4-5 ore) i partecipanti potranno gustare il piatto tipico più famoso della tradizione culinaria teramana, le virtù.
A Teramo e nei dintorni, ormai da anni, ogni 1° maggio si registra una pacifica invasione di turisti che all’ora di pranzo occupano ogni posto disponibile in tutti i locali che presentano un unico menù con le virtù come protagoniste assolute. Lo stesso rito si ripete anche in tante case private dove si ritrovano gruppi di amici e parenti.
Le virtù costituiscono un piatto unico nel quale sono mescolati con sapienza una grande varietà di legumi, erbe aromatiche e tanti altri ingredienti il cui elenco, lunghissimo, è poi personalizzato da ogni massaia, con altri componenti più o meno segreti.
Il risultato finale è un’apoteosi di odori, sapori e colori veramente mirabile.
Ovviamente, per quanto ci riguarda, fatto qualche rapido calcolo sul bilancio calorico tra le energie dissipate con la camminata e quelle acquisite con il pranzo, si potrà sperare al più in un difficile pareggio…
Per maggiori informazioni o per prenotazioni si può telefonare al numero 0861.212715.

27.4.09

Corso di formazione

Arriva la sesta edizione del Corso di formazione per animatori dei Campi Avventura.
Si tratta di un corso che forma gli animatori che lavoreranno nelle attività turistiche ed educative che aderiscono alla Carta di qualità del Turismo responsabile del WWF Italia e che si svolgono ogni anno in Abruzzo ed in tutta Italia.
Il corso si terrà nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sabato 23 e domenica 24 maggio.
Chi è interessato può richiedere maggiori informazioni ed il modulo di adesione alla Coop. Pacha Mama in via Tevere n. 24 a Teramo (telefono 0861.212715 - e-mail: pachamama@katamail.com).

26.4.09

Ci vogliono togliere il mare - Aggiornamento

Una buona notizia: sono stai ritirati gli emendamenti alla Legge di bilancio della Regione Abruzzo che avrebbero consentito ai titolari degli stabilimenti balneari di recintare la spiaggia in concessione.
Abbiamo vinto una prima battaglia, ma sicuramente vorranno riproporre questa norma per cui dobbiamo continuare a vigilare.
Nel frattempo pubblichiamo un intervento del Consigliere del WWF Abruzzo, Piero Angelini.
Piano piano continuano a provarci. Non è bastata la sindrome di Francavilla e Silvi, in cui improvvidamente si è consentito di costruire “vista mare”.
Come al solito si è sottratto un bene di tutti: il godimento della vista sul mare a vantaggio esclusivo di chi con tanta impudenza ed imprevidenza (per non parlar d’altro) ha potuto costruire in riva al mare, anche con la scusa di una struttura alberghiera… poi trasformata in privati alloggi condominiali.
Per questo la litoranea ad est del nostro Adriatico, in molti punti purtroppo, non fa che mostrare una inutile, per l’interesse generale, e brutta, per la sensibilità dei più che troppo spesso non hanno voce, teoria di scatoloni senza soluzione di continuità, salvo miserandi spicchi di mare nei pochi metri che li separa.
Simulacri sparuti di com’era quel mare che ci è stato sottratto al godimento della vista.
Da tempo scomparsi i pastori dannunziani che si commuovevano nello scorgere “il tremolar della marina”, ormai vicini alla fine del viaggio e della fatica, quale attrazione rimane ancora lungo le nostre coste così assediate, per accattivare il turismo, allorché si arriverà all’ultimo atto della recinzione ?
Dopo aver cancellato la “veduta mare” che senso ha la recinzione di lembi di spiaggia, tanto da arrivare ad inibire l’ultimo atavico piacere della passeggiata lungo la battigia, nel vitale scambio della nostra spiritualità più profonda con la voce del mare ?
Certamente si vuole scimmiottare i pessimi esempi del mare ingabbiato del Lido ostiense o di quello di Calafuria – Castiglioncello sulle coste toscane, per pagare il pedaggio alle ricche concessioni, una potentissima lobby, e poi rimanere “liberi” e fermi dentro irridenti e stressanti gabbie come una nuova specie di allevamento che dà buon frutto…
Il nostro NO è deciso e non è ancora, per fortuna, disperato.

24.4.09

Censimento del Fratino

Sabato 25 e domenica 26 aprile si svolgerà l’annuale censimento del Fratino, il piccolo e simpatico uccello che nidifica sulle spiagge europee riconoscibile facilmente dalla struttura fisica (zampe lunghe e corpo raccolto) e dall’atteggiamento particolarmente curioso!
Il censimento per il monitoraggio di questo uccello nei suoi siti di nidificazione è organizzato dal WWF Abruzzo e dalla Stazione Ornitologica Abruzzese dal 2006 ed è giunto alla sua quarta edizione.
Dall’Abruzzo l’iniziativa si è ora allargata a Marche, Lazio, Basilicata, Molise, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Veneto.
Moltissimi volontari e ricercatori percorreranno nei due giorni centinaia di km per verificare il numero di nidi sulle spiagge, gli individui presenti ed eventuali uova. Saranno così segnalate le aree di nidificazione da tutelare almeno fino alla schiusa delle uova (tra maggio e fine giugno).
Questa specie è tutelata dalla Direttiva europea CEE 79/409 “Uccelli” dove è inserita nell’Allegato I come “specie particolarmente protetta” e costituisce un utile indicatore biologico delle condizioni degli ambienti dunali dei nostri litorali.
La nidificazione avviene preferibilmente su terreno asciutto o sabbioso vicino all'acqua. In quest'area il maschio scava diverse buche nel terreno e la femmina ne sceglie una. La buca viene poi rinforzata con piccoli ciottoli e frammenti di conchiglie. Solitamente vengono deposte tre uova la cui cura è affidata ad entrambi i sessi e il periodo di incubazione normalmente è di 26/32 giorni durante i quali la femmina bada al nido durante il giorno, il maschio durante la notte.
Sulla superficie delle uova cominciano a comparire delle piccole crepe 8 giorni prima della nascita. I piccoli sono precoci e nidifughi.
Purtroppo ogni anno si contano sempre meno nidi e piccoli. La maggiore minaccia per la conservazione di quest’uccello è rappresentata dalla distruzione e dalla manomissione dell’ambiente dunale. Per questo WWF e Stazione Ornitologica Abruzzese, ogni anno chiedono ai Comuni della costa di evitare di procedere alla pulizia con mezzi meccanici di quei brevi tratti di spiaggia dove nidifica il fratino.
A maggio saranno replicate le due giornate e saranno forniti i risultati di questo primo censimento del 2009.

23.4.09

Emergenza continua!

La pioggia degli ultimi due giorni ha provocato grandi danni: smottamenti, frane, alluvioni, inondazioni, paesi isolati!
In realtà, ormai, ogni pioggia che dura più di un paio d’ore determina situazioni emergenziali con allagamenti e frane.
I casi emblematici della superstrada Teramo-Mare, franata sotto la spinta del Tordino prima ancora di essere completata, o di intere aree invase dalle acque del Vomano, dimostrano come le sbagliate localizzazioni, oltre a provocare danni ambientali, finiscono per avere ripercussioni economiche molto pesanti.
È certo che se si continua a costruire lungo gli alvei dei fiumi, se qualsiasi corso d’acqua viene deviato, imbrigliato e privato del suo naturale spazio di esondazione, quello che è accaduto è il minimo che ci si possa aspettare.
Ogni spazio libero viene occupato da nuove costruzioni: ettari ed ettari vengono continuamente invasi da capannoni industriali, nonostante tanti rimangono vuoti ed inutilizzati.
Terreni da sempre lasciati liberi, da un giorno all’altro vengono coperti da gettate di cemento che impediscono alla terra di assorbire la pioggia.
La pianificazione urbanistica lascia il posto alla pianificazione “concertata” dei project financing dove a decidere non sono gli amministratori, che dovrebbero avere come unico interesse quello della collettività, ma i privati che hanno come obiettivo assicurarsi il più alto profitto.
Ed è emblematico che tutte le osservazioni presentate dai Comuni abruzzesi al Piano di Assetto Idrogeologico presentato dalla Regione Abruzzo siano andate nella direzione di sottrarre aree alla tutela, chiedendo di allargare le maglie dei controlli per poter costruire sempre di più.
Come al solito già partono le richieste per l’ennesima dichiarazione di emergenza, forse arriveranno i soldi per rimettere a posto le cose e da domani si ripartirà a fare esattamente quello che è stato fatto fino ad ieri, aspettando la prossima pioggia…

Ci vogliono togliere il mare!

Nella seduta della commissione regionale Bilancio di mercoledì 22 aprile, tre consiglieri, Giuseppe Tagliente (Rialzati Abruzzo), Emilio Nasuti (PDL) e Antonio Menna (UDC), hanno presentato tre distinti emendamenti la cui sostanza è la stessa: la modifica del punto 17 dell’art. 5 del Piano Demaniale Marittimo approvato in data 29.07.2004 che recita “ è vietata la recinzione degli stabilimenti balneari situati nelle aree in concessione”.
In questo modo i tre “legislatori” permettono le recinzioni (alte fino a 1,80 metri!) degli stabilimenti balneari e danno la possibilità ai Comuni di inserire nei loro Piani Spiaggia precise prescrizioni (restrittive) riguardo l’accesso al demanio e addirittura alla battigia durante tutto il periodo dell’anno, soprattutto per quanto riguarda le ore notturne.
In un momento così delicato per la nostra Regione, in cui l’attenzione di tutti noi cittadini è rivolta a questioni ben più serie, ci indigna profondamente notare che, ancora una volta, si tenta di inserire surrettiziamente emendamenti che nulla hanno a che fare con la materia in discussione e che vanno a modificare sostanzialmente regole che tutelano l’interesse collettivo. Tanto più che la modifica proposta riguarda una norma inserita in un Piano Demaniale Regionale che ha avuto un complesso iter approvativo (redazione, adozione, pubblicazione, osservazioni, approvazione e ri-pubblicazione).
Nelle pieghe della Legge Finanziaria Regionale si propone di restringere (e questo è un eufemismo) il diritto dei cittadini all’accesso alla spiaggia e alla vista del mare per … la “tutela dei beni dei concessionari e l’ordine pubblico”.
Venerdì 24 aprile questi emendamenti verranno discussi in Consiglio Regionale. Chiediamo che siano ritirati immediatamente e pretendiamo che, per tutto quello che riguarda il Demanio Marittimo, qualsiasi modifica delle regole venga discussa con i portatori di interesse che non sono solo i balneatori.

22.4.09

Aggiornamento sulla Riserva del Borsacchio

Il Consiglio Provinciale di Teramo, riunitosi nel corso della mattinata di martedì 21 aprile, in sessione straordinaria urgente, presso la Biblioteca Provinciale, in merito alla Riserva Naturale del Borsacchio ha approvato una mozione diretta a:
1) sollecitare il Presidente della Provincia a procedere alla concreta realizzazione della Riserva Naturale del Borsacchio, per la salvaguardia del suo patrimonio ambientale e paesaggistico;
2) richiedere alla Giunta Regionale d’Abruzzo, i necessari chiarimenti in ordine all’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico;
3) assumere iniziative di concertazione coi Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova;
4) attivare, infine, l’immediata nomina dell’Organo di Gestione della Riserva Naturale del Borsacchio.
La mozione è stata adottata col voto favorevole di 14 Consiglieri su 16, con la sola astensione di 2 Consiglieri di maggioranza (Di Girolamo e Frattari).
Il Presidente D’Agostino ha assicurato che procederà tempestivamente alla costituzione dell’Organo di Gestione secondo quanto previsto dalla legge istitutiva della Riserva Naturale.
Nella giornata di domani, ha annunciato che trasmetterà alle Amministrazioni Comunali di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova, alle Associazioni di Protezione Ambientale, all’Università ed al Corpo Forestale dello Stato, la richiesta di designazione dei componenti dell’Organo di Gestione della Riserva.
Lo stesso Presidente ha garantito che, se tali indicazioni non dovessero pervenirgli nel termine di dieci giorni, procederà ugualmente alla nomina dei componenti dell’Organo di Gestione, allo scopo di avviare concretamente le attività della Riserva Naturale, anche in considerazione dei gravi ritardi finora accumulatisi.

20.4.09

Riserva del Borsacchio

La Riserva naturale regionale del Borsacchio è ferma ancora al palo.
Le associazioni ambientaliste, tra cui il WWF, ed il Comitato locale denunciano l’immobilismo della Provincia di Teramo che rischia di peggiorare la situazione dell’area protetta.
Il 18 marzo 2009 le Associazioni avevano già provveduto a diffidare la Provincia di Teramo affinché desse seguito a quanto stabilito dalla Regione al momento del commissariamento del Comune di Roseto degli Abruzzi.
Il Presidente della Provincia di Teramo, pur essendo stato ulteriormente sollecitato in proposito, ha omesso di dare seguito alla Delibera della Giunta Regionale Abruzzese n. 1153 del 27 novembre 2008 che, a causa dell’accertata inerzia del Comune di Roseto degli Abruzzi, ha trasferito tutte le competenze gestionali sulla Riserva naturale alla Provincia di Teramo: non ha nominato l’Organo di Gestione, non ha portato il Piano di Assetto Naturalistico (PAN) all’esame del Consiglio Provinciale, non ha neppure fatto apporre la tabellazione lungo il perimetro della riserva e sulle strade di accesso alla stessa, al fine di rendere più stringente la sorveglianza sul territorio per il rispetto delle Norme di Salvaguardia vigenti.
Quando, il 17 dicembre 2008, i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste incontrarono il Presidente della Provincia di Teramo, questi prese degli impegni chiari: nominare l’Organo di gestione entro gennaio 2009 ed adottare il PAN entro 90 giorni.
Entrambi questi termini sono inutilmente trascorsi senza che sia stato dato seguito agli impegni.
Le Associazioni ambientaliste avevano ribadito al Presidente della Provincia, nell’incontro, la necessità di emendare il progetto del PAN presentato dal Comune di Roseto degli Abruzzi, eliminando ogni previsione di nuova edificazione all’interno del perimetro della Riserva.
Il PAN presentato dal Comune di Roseto degli Abruzzi, infatti, consentirebbe la realizzazione di nuove palazzine su una superficie di circa 50.000 metri quadrati. Una previsione che contrasta con gli impegni assunti dall’attuale maggioranza in Consiglio comunale a Roseto nel suo programma di governo, con la normativa vigente a livello nazionale e regionale ed ora anche con le previsioni del Piano d’Area della Media e Bassa Valle del Tordino, approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale di Teramo il giorno 15 aprile 2009.
Non è un caso che il Consiglio comunale, anche grazie alla forte opposizione delle Associazioni ambientaliste, non sia riuscito ad approvare nei termini fissati il PAN presentato ed è stato perciò commissariato dalla Regione Abruzzo.
La Provincia di Teramo vuole forse insistere su questa strada? Vuole rendersi anch’essa complice di un comportamento che in tanti anni ha bloccato la nascita concreta dell’area protetta? Le Associazioni sollecitano la nomina dell’Organo di Gestione della Riserva, per il quale gli indirizzi normativi chiedono una rappresentanza mista tecnica, politica e associativa ed i cui membri non dovranno percepire compenso alcuno; la sistemazione della segnaletica, lungo il perimetro della riserva e sulle strade di accesso alla stessa, al fine di rendere più stringente la sorveglianza sul territorio per il rispetto delle Norme di Salvaguardia vigenti; la tempestiva adozione del PAN, da parte del Consiglio Provinciale di Teramo, previo suo emendamento al fine di eliminarne tutte quelle previsioni incompatibili col rispetto dei principi di conservazione e tutela di un’area di pregio ambientale e paesaggistico.

17.4.09

Giornata Oasi

In Abruzzo sarà una giornata particolare: il WWF offre ospitalità ed attività per quanti sono stati colpiti dal terremoto.
Questa mattina a Pescara, il Presidente del WWF Abruzzo, Camilla Crisante, ed il Consigliere nazionale del WWF Italia, Dante Caserta, hanno illustrato l’edizione 2009 della Giornata delle Oasi che si svolgerà domenica 19 aprile.
In tutta Italia saranno oltre 100 le aree naturali protette aperte a tutti per una giornata all’insegna della natura e dello sviluppo sostenibile. Escursioni, visite guidate, attività di educazione ambientale e tanto altro caratterizzeranno la giornata del WWF in tutte le Oasi italiane.
In Abruzzo la Giornata delle Oasi sarà una giornata particolare.
In Abruzzo saranno aperte le Oasi di Calanchi di Atri (TE), Cascate del Rio Verde di Borrello (CH), Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi (AQ), Lago di Penne (PE) e Sorgenti del Pescara di Popoli (PE).
Dall’Oasi WWF del Lago di Penne è anche prevista la diretta di Ambiente Italia su Rai 3 nello speciale Giornata Oasi in onda domenica 19 aprile dalle 9 alle 11.
Le cinque Oasi abruzzesi custodiscono habitat prioritari e veri e propri endemismi del mondo vegetale ed animali e si caratterizzano per essere un modello di conservazione, ma anche di valorizzazione del territorio.
Ma è evidente che per noi abruzzesi è un momento particolare ed il WWF non si è sottratto allo sforzo che tutto il mondo del volontariato sta sostenendo per alleviare gli effetti del terremoto che ha colpito la nostra regione ed in particolare il capoluogo di regione, L’Aquila, ed i Comuni vicini.
Per questo il WWF ha messo in campo una serie di iniziative che porterà avanti anche nei prossimi mesi.
Domenica, grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana, saranno organizzati dei pullman che trasporteranno alcune centinaia di persone che sono attualmente sfollate nelle tendopoli e negli alberghi presso le Oasi WWF di Gole del Sagittario, Calanchi di Atri, Lago di Penne e Sorgenti del Pescara: offriremo così una domenica a contatto con la natura dopo il dramma vissuto il 6 aprile e le difficile condizioni del post-terremoto.
Il WWF, da subito, ha poi messo a disposizione della Protezione Civile 90 posti nelle sue strutture dislocate nelle Oasi WWF di Gole del Sagittario, nel comune di Anversa degli Abruzzi (AQ), delle Cascate del Rio Verde, nel comune di Borrello (CH), del Lago di Penne (PE) e del Centro di Educazione Ambientale di Recanati nelle Marche.
Il WWF ha anche offerto la disponibilità ad organizzare con i propri animatori ed educatori ambientali attività ricreative per i bambini ed i ragazzi trasferiti a seguito del terremoto nelle tendopoli e negli alberghi della costa.
Infine l’Associazione ha offerto alla Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università di L’Aquila la possibilità di far completare nelle strutture dell’Oasi di Anversa degli Abruzzi la sessione estiva del corso di studio 2009. L’Università sta esaminando la proposta e deciderà in base alle esigenze della didattica e degli studenti.
Le Oasi WWF interessano oltre 30.000 ettari di natura protetta con boschi, lagune, fiumi, spiagge incontaminate, praterie, steppe e montagne, che, grazie al costante lavoro sul campo e all’aiuto di centinaia di migliaia di sostenitori, sono stati sottratti all’aggressione del cemento e all’incuria, difesi dagli incendi e dal bracconaggio. Qui una buona parte della biodiversità italiana, tra cui circa 100 specie animali e vegetali rare o in pericolo, trova spazio per continuare a vivere.
Con la Giornata delle Oasi di domenica 19 aprile prenderà il via il mese delle Oasi che sarà caratterizzato da iniziative di raccolta fondi e sensibilizzazione attraverso televisioni, radio e stampa nazionali e locali.
Quest’anno è prevista una grande iniziativa di sensibilizzazione nella giornata del 18 aprile: a Roma Piazza del Popolo, per invitare tutti nelle Oasi, sarà letteralmente “invasa” da 1600 panda di cartapesta, simbolo degli ultimi 1600 panda rimasti in natura.
Altra particolarità del 2009 sarà l’apertura di un’Oasi straordinaria: per un giorno, infatti, la tenuta presidenziale di Castelporziano, nel Lazio, diventerà Oasi WWF e sarà aperta a tutti coloro che vorranno vistarla. E in questa occasione il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’ambito di una speciale cerimonia, consegnerà tre premi WWF al volontariato, all’educazione ambientale e alla ricerca scientifica
Per sostenere questo grande progetto nazionale di tutela del nostro patrimonio naturale, quest’anno il WWF chiede l’aiuto di tutti: dall’11 aprile al 2 maggio sarà possibile dare il proprio contributo alle oasi, mandando un sms del valore di 2 euro al numero 48544 dal proprio cellulare personale o chiamando da telefono fisso.

15.4.09

I panda invadono l'Italia

Il 18 aprile i panda di cartapesta invaderanno Piazza del Popolo: il simbolo di un impegno quotidiano che in queste ultime settimane assume un significato ancora più profondo.
1600 panda di cartapesta. 1600 perché questo è il numero dei panda veri sopravvissuti in tutto il mondo. Hanno già invaso, a sorpresa, importanti piazze di alcune città del mondo. Il loro è un messaggio globale: la Terra ha bisogno delle cure del maggior numero di persone, ha bisogno di azioni concrete.
Ora i panda approdano in Italia, proprio in un momento in cui il nostro Paese vive il dolore dovuto alla tragica ondata di terremoti che ha colpito l’Abruzzo.
A Roma il 18 aprile racconteranno l’impegno del WWF nell'ambito della mobilitazione al fianco delle popolazioni abruzzesi e il lavoro quotidiano dei tanti uomini e donne delle Oasi che si adoperano per mantenere vivo il mondo della natura nel nostro paese.
Stavolta più che mai, il mese delle Oasi lancia un messaggio importante di solidarietà e speranza: una parte dei fondi raccolti con la Campagna Oasi sarà destinata ad aiutare la nostra regione.
In piazza il pubblico potrà sostenere direttamente il WWF e farsi fotografare all’interno dell’installazione con i panda. Sarà una vera e propria staffetta che vedrà al fianco del WWF tante persone comuni, istituzioni, aziende.
Il 19 aprile sarà la Giornata delle Oasi WWF: come ogni primavera le Oasi accoglieranno tutti coloro che vorranno vivere una giornata a contatto con la natura e vedere da vicino l’impegno del WWF e anche la tenuta del Presidente della Repubblica di Castelporziano aprirà eccezionalmente al pubblico e sarà “Oasi per un giorno”.

14.4.09

Nuovo Presidente del WWF Italia

Il WWF rinnova i propri organi di governo sulla base del nuovo Statuto dell’associazione. Il nuovo Presidente del WWF è Stefano Leoni, consulente legale nel settore ambientale con esperienza pluridecennale in questo campo. E’ stato docente presso l’Università "Alma Mater Studiorum" di Bologna e lo è attualmente presso l'Università Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" (corso di legislazione ambientale).
E’ stato Commissario di Governo realizzando la bonifica dell'Acna di Cengio e della Valle Bormida e per il Ministro dell'Ambiente ha provveduto all'istituzione di alcuni Parchi nazionali come il Gennargentu, l'Asinara, le 5 Terre e il Tosco Emiliano oltre ad alcune Riserve dello Stato. E' stato membro di gruppi di lavoro per la redazione delle riforme della normativa sulle acque, sui rifiuti e sulla bonifica dei siti contaminati. E’ stato membro della Commissione Tecnico-Scientifica del Ministero dell’Ambiente e membro della Commissione VIA-VAS. Si è occupato della gestione dei rifiuti e come consulente del Commissario ha redatto il piano di gestione per la chiusura dell'emergenza rifiuti in Puglia.
Stefano Leoni ha 48 anni, sposato, una figlia da poco maggiorenne, ama spostarsi in bicicletta soprattutto nei tragitti in città. Tra le passioni i lunghi trekking in natura e i viaggi. La sua attività all’interno del WWF risale al 1988 in cui iniziò la sua collaborazione come attivista. Successivamente divenne referente delle guardie venatorie del WWF contribuendo alla creazione dell'Ufficio Legale del WWF e seguendo le campagne refendarie sulla caccia. Ha seguito per il WWF Italia il progetto Unione Europea di creazione di parchi in Albania e di studi sulla tutela delle aree umide del Mediterraneo. E’ stato Membro del Consiglio Nazionale del WWF dal 2005 e vice presidente fino ad 2009.
Per affiancare il nuovo Presidente nel suo mandato triennale il Consiglio Nazionale ha nominato due Vice-presidenti, Raniero Maggini, presidente uscente del WWF Lazio e Gustavo Gandini, docente di genetica animale dell’Università statale di Milano. Mantiene il ruolo di Presidente onorario Fulco Pratesi che resta così fermamente a fianco dell’Associazione.
Presidio territoriale, impegno volontario, stretta collaborazione con il mondo scientifico (rappresentato già all’interno del Consiglio ma ancor più organizzato con uno specifico Comitato di esperti) e capacità di dialogo continueranno ad essere i pilastri dell’attività del WWF all’interno di una più vasta azione globale per la tutela della biodiversità - dai cambiamenti climatici all’impronta ecologica - condivisa con la famiglia internazionale, al quale il WWF Italia saldamente appartiene.
“Il WWF - ha dichiarato Stefano Leoni - ritiene che l’uscita dall’attuale grave crisi economica non possa prescindere da una riacquisita centralità della tutela dell’ambiente e della conservazione dei sistemi naturali comuni a tutte le specie viventi. Il ruolo che il WWF vuole assumere è di sfida e proposizione rispetto ad un momento di crisi culturale e di rappresentanza dei temi ambientali nel contesto politico-sociale. Assistiamo al tentativo di una progressiva marginalizzazione delle tematiche ambientali all’interno dell’attuale dibattito politico italiano, situazione che ha già aperto varchi pericolosi per l’introduzione di proposte ormai ‘vecchie’ e dannose per il Paese, dal nucleare al reiterato schema di grandi opere, dalla deregulation sulla caccia alla recrudescenza dell’aggressione al territorio fino ai recenti tentativi di accreditamento istituzionale del negazionismo scientifico tramite le aule parlamentari. Eppure la sensibilità ambientale è ben presente nella nostra società, l’Italia è ricca di esperienze ed iniziative economiche che proprio dalla crisi economica potrebbero trarre lo stimolo per un nuovo modello di sviluppo. Il WWF vuole cogliere queste opportunità, valorizzarne le potenzialità, dallo sviluppo delle energie rinnovabili alle pratiche sostenibili in agricoltura, e farle crescere non solo come modello economico ma soprattutto come spinta culturale”.

10.4.09

Lacrime e macerie

Il WWF è vicino a tutti coloro che soffrono per il terremoto a L'Aquila.

5.4.09

Biodiversità aprutina: presentazione del libro

Martedì 7 aprile alla ore 18 presso il Centro di Documentazione Ambientale "La Gramigna" in via De Vincentiis a Teramo, si terrà la presentazione del libro fotografico "Biodiversità aprutina. Viaggio nella natura della provincia di Teramo".
Saranno presenti gli Autori Piero Angelini, Gianluca Pisciaroli e Fabio Vallarola.
Vedi il filmato con le foto del libro qui: http://www.youtube.com/watch?v=9iksQUQTI6w.

1.4.09

Quarto appuntamento del Coordinamento Ciclabili Teramano

Sabato 4 e Domenica 5 aprile a Castelnuovo, quarto appuntamento del Coordinamento ciclabili Abruzzo teramano: questa volta tocca al Vomano!
Dopo tre appuntamenti lungo le sponde del Fiume Tordino, a Giulianova, Teramo e Notaresco, il Coordinamento Ciclabili dell’Abruzzo teramano, si sposta sul Fiume Vomano.
Il Coordinamento, nato alcuni mesi fa, conta già su oltre 30 associazioni nazionali e locali ed è impegnato nella promozione di piste ciclabili su tutto il territorio regionale, in particolare su quello teramano. L’incontro di sabato prossimo sposta l’attenzione su un altro importante corso d’acqua della nostra provincia, il Vomano: un Fiume di grande bellezza che purtroppo è stato negli anni gravemente compromesso dall’azione dell’uomo.
Sabato 4 aprile alle ore 17, presso la sala polifunzionale di via Mulano n. 16 a Castelnuono Vomano si terrà il convegno “Piste ciclabili: sostenibilità ambientale e promozione del territorio”.
L’incontro sarà moderato da Fabio Vallarola dell’Istituto Abruzzese Aree Protette e, dopo i saluti di Gabriele Ruggieri, Sindaco di Castellalto, vedrà gli interventi di:
- Roberto Rotella, WWF Teramo;
- Alessandro Tursi, Legambiente di Giulianova;
- Niels Van Bemmelen, Associazione Itaca.
- Lucio De Marcellis, Coordinamento Ciclabili Teramano;
- Raffaele Di Marcello, Ufficio di Piano della Provincia di Teramo;
- Mauro Vanni, Associazione Itaca;
- Gianlugi Camillini, Maestro di mountain bike.
Durante l’incontro si illustreranno le condizioni ambientali del Fiume Vomano, le proposte avanzate dal Coordinamento per la creazione di piste ciclabili nel tramano, i possibili finanziamenti europei a cui accedere per la loro realizzazione ed i progetti di educazione ambientale legati all’uso della bicicletta.
Domenica 5 aprile alle ore 9:30 si svolgerà poi una biciclettata lungo le sponde del Fiume Vomano. Il punto di ritrovo è il piazzale della chiesa di Castelnuovo Vomano.
Per Niels Van Bemmelen dell’Associazione ITACA “è necessario favorire uno sviluppo sostenibile della vallata del Vomano sia dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista sociale ed ambientale. ITACA si è già attivata, attraverso il progetto "Vie Verdi", per la creazione di una rete di itinerari, da percorrere a piedi, a cavallo ed in bici, in grado di mettere a sistema aree di interesse ambientale, storico e culturale. Percorsi verdi che funzionano come fattore attraente per un turismo responsabile, naturale e culturale; percorsi verdi utilizzabili come assi di trasporto alternativo per spostamenti giornalieri. Da questo punto di vista una rete ciclabile, utilizzabile sia per il turismo, sia per il trasporto alternativo giornaliero, diventa una condizione fondamentale per favorire lo sviluppo sostenibile del nostro territorio”.