31.7.14

Scienza, cultura e natura all'Oasi WWF dei Calanchi di Atri

 
Continua la stagione estiva 2014 dell’Oasi WWF Calanchi di Atri, il ricco palinsesto dedicato ad arte, scienza, cultura e benessere, realizzato in collaborazione con Comune di Atri e Soc. Coop Terracoste prevede numerose attività. Siamo orgogliosi del grande successo di pubblico che sta riscuotendo Estate scientifica, il ciclo di laboratori scientifico-didattici dedicati ai bambini, che si tengono presso il centro visite dell’Oasi, in località Colle della Giustizia, ogni mercoledì pomeriggio dalle ore 16:30.
Per i più grandi, ma non solo, continuano ogni giovedì, alle ore 17:00 presso il Palazzo Ducale, in piazza Duchi Acquaviva, le visite guidate alla Atri sotterranea. La nostra guida turistica, l’archeologa Maria Cristina Mancinelli condurrà curiosi e appassionati di cultura alla scoperta dei sotterranei del palazzo appartenuto ai Duchi Acquaviva, oggi sede del municipio e alle cisterne romane della Cattedrale di Santa Maria Assunta, che col passare dei secoli sono state trasformate in cripta, rifugio per le anime di nobili e religiosi atriani.
Per chi ama la natura e il trekking segnaliamo le Escursioni naturalistiche all’Oasi, a partire da venerdì 1° agosto, dalle ore 17:30, a cadenza settimanale. Guidati dall’accompagnatore di media montagna della Riserva, l’ingegnere ambientale Cesare Crocetti, oltre ad ammirare un paesaggio il cui orizzonte arriva a toccare mare e montagna, i partecipanti avranno l’opportunità di comprendere l’origine dei calanchi, l’importanza della loro tutela, la ricchezza di flora e fauna che li caratterizza e il modo in cui la cultura locale si sia integrata con essi.
Dato il grande riscontro di pubblico delle precedenti edizioni non poteva mancare La luna, le stelle e i calanchi, le passeggiata notturna durante il plenilunio, che si ripeterà sabato 9 agosto, a partire dalle ore 21:00 presso il centro visite dell’Oasi. Il fresco della tarda serata rende più agevole la fruizione della natura, che durante il plenilunio si arricchisce di un tocco di magia, quando le particelle di alluminio presenti nel terreno dei calanchi, si riflettono al chiaro di luna.
La novità del 2014 è Verderame uno spettacolo teatrale itinerante nella natura incantata, ideato e realizzato dalle menti creative dei membri delle due associazioni culturali Les enfants rouges e La meccanica delle tende, che avrà luogo domenica 10 agosto dalle ore 21:00 al centro visite dell’Oasi.
Sono ancora tantissimi gli appuntamenti e le novità dell’estate 2014, con l’Oasi dell’ascolto, un laboratorio di consapevolezza ludico-esperienziale a cura della dott.ssa Fadda, il Viaggio alla scoperta delle erbe spontanee mangerecce, a cura del tecnico erborista Luigi Narcisi, Atri sotto le stelle summer edition, visita guidata notturna alla Cattedrale, al teatro comunale e al palazzo ducale, impreziosita dalla collaborazione con il Coro ClariCantus, che proporrà una rievocazione canti e balli medievali. E ancora, Shiatsu, Luna e Calanchi, a cura dell’Aurora Shiatsu School, e concludiamo la nostra estate con il ritorno della Passeggiata alle fontane archeologiche, a cura di Associazione Studentesca Atriana, Italia Nostra, Gruppo Alpino sezione di Atri e Oasi WWF “Calanchi di Atri”.
Per una consultazione completa del calendario degli eventi estivi, vi invitiamo a consultare il nostro sito www.riservacalanchidiatri.it, oppure la nostra pagina Facebook Oasi WWF Calanchi di Atri Riserva Naturale Regionale.
Ricordiamo infine che tutte le attività sono su prenotazione obbligatoria, pena l’esclusione, entro le ore 12:00 del giorno precedente. Ricordiamo inoltre che per l’attività escursionistica è necessario indossare scarpe da tennis o trekking e cappellino.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 085.8780088, cell. 331.23.42.323, email info@riservacalanchidiatri.it

27.7.14

Insieme per il Parco

Vongolare nell'Area Marina Protetta Torre di Cerrano

Uno amplissimo schieramento formato da associazioni ambientaliste ed associazioni di categoria hanno inviato una lettera a tutti gli Enti interessati in difesa dell'Area Marina Protetta "Torre di Cerrano".

Di seguito si riporta la lettera inviata a:
Prefetto di Teramo, Direzione Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Presidente della Regione Abruzzo, Presidente della Provincia di Teramo, Presidente dell'Assemblea del Consorzio di gestione dell'AMP Torre del Cerrano, Presidente dell'AMP Torre di Cerrano, Sindaco del Comune di Silvi e Sindaco del Comune di Pineto


INSIEME PER IL PARCO
Le sottoelencate associazioni ribadiscono il loro appoggio all'Area Marina Protetta Torre del Cerrano e allo stesso tempo chiedono
- che vengano fatte rispettare le normative che prevedono i divieti di pesca e raccolta di organismi in un'Area Marina Protetta. A tal proposito ricordano che comunque nell'AMP, trattandosi di habitat protetto, non è consentita in alcun modo la distruzione dei fondali provocata da modalità di cattura di molluschi bivalvi che, come riportato in letteratura scientifica, è causa di alterazione e distruzione dei fondali e delle comunità biocenotiche in stretta correlazione con essi (es. larve di pesci e altri molluschi);
- che venga adottato al più presto dal Ministero il "Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione" dell'AMP, predisposto ed in attesa di adozione da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e che siano rispettate e fatte rispettare dagli organismi preposti le disposizioni in esso presenti affinché vengano garantite la protezione e la conservazione della biodiversità e la corretta promozione del nostro territorio incentrata sulla green economy;
- che venga istituito un Comitato tecnico scientifico, già previsto dallo statuto dell'AMP, affinché ai cittadini ed agli attori che operano sul territorio nella legalità sia data tempestiva ed esaustiva risposta alle richieste inoltrate;
- che venga istituita una consulta permanente dei soggetti economici operatori e dei portatori di interesse di Pineto e Silvi che operano sul territorio interessato dall'AMP come da statuto;
- che vengano ampliati i confini dell'attuale AMP in modo da ricomprendere il territorio che si estende dalla sponda sud del fiume Vomano alla sponda nord del torrente Piomba;
- che venga proposta agli associati del COGEVO una concreta soluzione alle loro problematiche, ma che questa non interessi in alcun modo il territorio dell'AMP;
- che venga istituita la figura di "guardiano del parco".
La presente anticipa una petizione popolare
Pineto, 21 luglio 2014

Associazioni Firmatarie
Italia Nostra – Giancarlo Pelagatti
Lega Navale Pineto – Cristiano Aretusi
LIPU Abruzzo – Stefano Allavena
Mare Vivo – Paola Barone Barbuscia
Touring Club Italiano – Elio Torlontano
WWF Abruzzo – Luciano Di Tizio
Centro Studi Cetacei – Vincenzo Olivieri
ASD Guide del Cerrano – Mirella Di Giandomenico
Associazione Volontariato e Protezione Civile Pubblica Assistenza PROS Pineto – Anselmo Candelori
Comitato Pro Corfù – Claudio Palmaricciotti
ProVomano – Paolo Moscone
Associazione Albergatori Silvi – Leone Vallescura
Associazione Commercianti e Artigiani di Pineto – Biagio Iezzi
Associazione Commercianti Silvi – Daniela Di Febo
Balneatori Associati Pinetesi – Mauro Pavone
CNA FAB – Mauro Pavone
Coop. Balneatori Pineto e Roseto – Adriano Martella
FIBA/Confesercenti Teramo – Arcangelo Latorre
Nuova Associazione Pinetese Albergatori – Gino Aretusi

17.7.14

Scattare foto alle farfalle con un barattolo? Ad Atri sabato si può!

 
L’Oasi WWF Calanchi di Atri invita grandi e piccini ad un doppio appuntamento per sabato 19 luglio.
Presso il centro visite dell’Oasi, in località Colle della Giustizia, alle ore 16:30, si terrà il laboratorio per bambini e ragazzi dal titolo "Pinolina", seguito alle 21 dalla VII edizione della European Moth Night, La notte europea delle farfalle notturne.
Gli ideatori dell’interessantissimo laboratorio, Valentina Mannucci e Rolando Fidani, si sono ispirati per il titolo al nome inglese della fotografia stenopeica, che è detta anche pinhole (foro di spillo). Questo è un genere fotografico molto particolare che si avvale dell’utilizzo della camera oscura per lo sviluppo di fotografie realizzate attraverso un semplice foro che funge da obiettivo, posizionato al centro di uno dei lati della fotocamera.
Valentina e Rolando insegneranno ai partecipanti il modo in cui si forma un'immagine fotografica con l’utilizzo di barattoli di latta come camera fotografica. Le fotografie, scattate direttamente su carta fotografica, verranno sviluppate e stampate in sede. Quindi, i ragazzi e i bimbi accompagnati da un adulto, seguiranno l'intero processo fotografico. Dopo una breve descrizione su come si forma un'immagine con una scatola stenopeica e un po’ di teoria, i partecipanti si metteranno all’opera e, muniti di barattoli, scatteranno le loro foto lungo i sentieri dell’Oasi per poi tornare in sede e svilupparle nella camera oscura. Al termine del laboratorio ciascun bambino porterà a casa la macchina stenopeica.
Al termine del laboratorio, guidati dalla pluriennale esperienza del prof. Massimo dell’Agata, potremo ammirare da vicino quanto siano numerose e varie le specie di farfalle notturne presenti in Oasi. Un’occasione da non perdere per tutti coloro che hanno sempre ammirato da lontano il sinuoso volo delle falene attorno alle fonti di luce, senza mai poterne vedere da vicino le sembianze variopinte ed iridescenti. Durante la scorsa edizione il prof. dell’Agata ha trovato un esemplare di Pyrrhia Umbra, molto raro nelle nostre zone con due soli rinvenimenti: uno nel 2000 a Penne, nella Riserva Naturale Regionale Lago di Penne ed uno nella nostra Oasi nel 2013.
La Pyrrhia Umbra è un lepidottero presente in Europa, prevalentemente nel sud dell’Inghilterra e sulle coste della Scozia, ma anche in Iran, Afghanistan, Pakistan e Nepal, e dall’Asia centrale al Giappone.
È una farfalla che predilige le zone costiere, con suoli calcarei, ma se ne trovano esemplari anche in montagna, dai 1600 metri. Una generazione vive da giugno a luglio. Come la maggior parte dei suoi simili, è attratta dalla presenza di zucchero così come da fonti di luce. Le larve si nutrono prevalentemente di fiori e semi di piante coltivate e spontanee per lo più erbacee, ma anche arboree e arbustive.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 085.8780088, cell. 331.23.42.323, email info@riservacalanchidiatri.it.

15.7.14

Basta richiami vivi!

Domani si vota in Senato sui “richiami vivi”, una pratica crudele che consiste nella cattura di piccoli uccelli migratori da utilizzare, durante la stagione venatoria, per attirare altri uccelli appartenenti alla medesima specie.
È una grandissima opportunità per cancellare questa inutile violenza sugli animali e questa vergogna italiana per la quale siamo sottoposti ad una procedura d'infrazione a livello europeo.
Possiamo far sentire la nostra voce scrivendo ai senatori delle competenti Commissioni Ambiente e Industria e chiedere di votare per l ’abolizione dell’uso dei “richiami vivi”.
Scrivete un vostro testo, con un vostro titolo (per evitare filtri antispam), chiedendo che i richiami vivi siano aboliti e che mai più i piccoli uccelli migratori siano catturati ed utilizzati come richiami per la caccia.
Bastano pochi minuti, ma può essere un contributo essenziale. Occorre chiedere: abrogate la lettera a) del comma 1 dell’articolo 16 del Decreto legge 91/2014 e sostituite con: “a) all’articolo 4, il comma 3 è sostituito dal seguente: “La cattura, l’allevamento e l’utilizzo degli uccelli a fini di richiamo sono vietati”. 
Di seguito trovate le mail dei senatori.
Grazie!

Commissione Ambiente, Senato della Repubblica

Presidente:
giuseppefrancesco.marinello@senato.it

Vicepresidenti:
aldo.dibiagio@senato.it
carlo.martelli@senato.it

Segretari:
stefano.vaccari@senato.it
paolo.arrigoni@senato.it

Membri:
francesco.bruni@senato.it
massimo.caleo@senato.it
giuseppe.compagnone@senato.it
vincenzo.cuomo@senato.it
domenico.desiano@senato.it
pietro.iurlaro@senato.it
albert.laniece@senato.it
patrizia.manassero@senato.it
bruno.mancuso@senato.it
alessandro.maran@senato.it
franco.mirabelli@senato.it
mario.morgoni@senato.it
vilma.moronese@senato.it
paola.nugnes@senato.it
ggiusto@rpbw.com
giovanni.piccoli@senato.it
laura.puppato@senato.it
pasquale.sollo@senato.it
vittorio.zizza@senato.it

Commissione Industria, Senato della Repubblica

Presidente:
massimo.mucchetti@senato.it

Vicepresidenti:
paola.pelino@senato.it
giuliana@stconsiglio.com

Segretari:
paolo.galimberti@senato.it
vitorosario.petrocelli@senato.it

Membri:
bruno.astorre@senato.it
toniostefano.caridi@senato.it
gianluca.castaldi@senato.it
camilla.fabbri@senato.it
elena.fissore@senato.it
adele.gambaro@senato.it
francesco.giacobbe@senato.it
giannipietro.girotto@senato.it
ichino@pietroichino.it
pietro.langella@senato.it
eva.longo@senato.it
mariapaola.merloni@senato.it
alfredo.messina@senato.it
pamelagiacoma.orru@senato.it
bartolomeo.pepe@senato.it
luigi.perrone@senato.it
francesco.scalia@senato.it
renato.schifani@senato.it
info@salvatoretomaselli.it

12.7.14

Luciano, che combini?

Quattordici sono state le sconfitte giudiziarie nel quinquennio della Giunta Chiodi-Febbo in materia di caccia, un record per l’Italia, un numero talmente elevato che fa capire a qualunque cittadino in quale modo finora l’ambiente e la fauna selvatica siano stati gestiti dalla politica regionale. Un disastro nella pianificazione faunistico-venatoria che ha prodotto diversi richiami dei giudici amministrativi a seguito delle istanze del WWF e di altre associazioni ricorrenti.Il WWF si sarebbe atteso dal nuovo governo regionale un cambio di passo deciso, per convinzioni ma anche semplicemente per un atteggiamento meno testardo e più ragionevole, nel rispetto di quanto disposto dalla magistratura in questi anni.
Dichiara Luciano Di Tizio, delegato regionale del WWF Abruzzo: “L’ufficio Caccia della Regione ha da pochi giorni presentato una proposta di calendario venatorio che rappresenta purtroppo una totale e inaccettabile continuità con il passato: si tratta in pratica dello stesso testo dello scorso anno. Chiediamo all’assessore Dino Pepe un deciso cambio di passo rispetto al suo predecessore e scelte coraggiose per il nuovo calendario venatorio. Un cambiamento che, ne sono certo, sarebbe apprezzato anche da quella parte del mondo venatorio che è sensibile ai temi ambientali e che non interpreta la caccia come un malsano massacro senza regole”.
Il coordinatore delle Guardie ambientali e del “gruppo caccia” del WWF Abruzzo, Claudio Allegrino, scende nel dettaglio per denunciare alcune delle maggiori criticità del calendario proposto: “Tra le diverse questioni che non possono essere accettate dal WWF segnalo, ad esempio, la pre-apertura  della caccia ad alcune specie già dai primi di settembre e  il posticipo della chiusura al mese di febbraio, periodi in cui molte specie sono ancora i fase di nidificazione (settembre) o all’inizio della migrazione prenuziale (febbraio). È intollerabile estendere i periodi di caccia anche in considerazione delle gravi lacune pianificatorie dell’Ufficio Caccia regionale. L’Abruzzo continua a basarsi su un Piano Faunistico Venatorio Regionale scaduto da diversi anni e ormai superato. È inoltre inaccettabile l’estensione del periodo di caccia a diverse specie, provvedimento per il quale già l’anno scorso l’ISPRA (l’istituto che per legge deve fornire supporti tecnico-scientifici sui calendari venatori regionali) ha espresso parere sfavorevole in quanto, per diverse specie, i periodi e le modalità di prelievo riportati nel calendario venatorio abruzzese risultavano essere più estesi rispetto a quelli ammessi”.
Aggiunge Mirko Di Marzio, rappresentante WWF nella Consulta regionale della caccia: “È da sottolineare negativamente la mancata tutela delle aree in cui vi è la presenza dei pochi esemplari di orso bruno marsicano rimasti: il T.A.R. Abruzzo, con una sentenza del 2013,  ha evidenziato che la Regione Abruzzo ha mancato di proteggerlo, evitando di normare in maniera più stringente l’attività venatoria nelle aree di maggiore presenza della specie”.
“Di fronte a una situazione di emergenza come quella che sta vivendo l’orso bruno marsicano, specie simbolo dell’Abruzzo, nota e seguita in tutto il mondo, è del tutto indispensabile – conclude il presidente Luciano Di Tizio - prevedere una protezione della specie nell’intero areale di distribuzione individuato nell’accordo PATOM, che si ricorda è stato sottoscritto dalla stessa Regione Abruzzo insieme al Ministero per la tutela dell’ Ambiente e altri Enti , limitando in tali spazi la presenza dell’attività venatoria a periodi e modalità compatibili con la tutela del plantigrado. Il nostro auspicio è che l’assessore Pepe e lo stesso presidente D’Alfonso vogliano rimarcare subito la distanza con le scelte sbagliate dei loro predecessori e chiedano agli uffici, organi esecutori e non di scelta politica, una profonda e immediata revisione della proposta di calendario venatorio attualmente disponibile nel sito della Regione. Vorremmo non essere più costretti ad adire le vie legali per avviare invece finalmente un percorso di confronto e collaborazione nell’interesse della fauna, del mondo agricolo e degli abruzzesi”.

A beneficio in particolare dell’assessore Dino Pepe si riporta qui di seguito l’elenco cronologico delle 14 sconfitte giudiziarie in tema venatorio collezionate dalla Regione durante la a nostro avviso pessima gestione del suo predecessore.

CRONISTORIA DELLE SCONFITTE GIUDIZIARIE IN MATERIA VENATORIA DELLA GIUNTA CHIODI E DELL’ASSESSORE FEBBO
SETTEMBRE 2009 - Il TAR Abruzzo con ordinanza depositata il 03 settembre 2009 accoglie pienamente il ricorso del’ Associazione WWF ricorrente avverso il calendario venatorio 2009/2010 annullando le scelte della Giunta Regionale sulla preapertura alla Quaglia e sul posticipo della caccia alla Beccaccia.
OTTOBRE 2009 - Il TAR Abruzzo con ordinanza del 14 ottobre 2009 accoglie il ricorso delle associazioni Animalisti Italiani e della LAC avverso il Calendario venatorio regionale 2009/2010. Il TAR ha “Considerato che pare fondata la censura di difetto  di motivazione della DGR impugnata, nella parte in cui quest’ultima non ha dato adeguata contezza delle ragioni di dissenso rispetto alle concludenze consultive dell’ISPRA“.
DICEMBRE 2010 - Con ordinanza del 02 dicembre 2010 il TAR Abruzzo boccia la Regione Abruzzo a seguito del ricorso presentato dagli ambiti territoriali di caccia dell'Aquila, Barisciano, Avezzano e Roveto-Carseolano che contestavano il nomadismo venatorio introdotto con la mobilità dei cacciatori per la fauna migratoria. Il TAR: “La disposizione impugnata è inoperativa, inefficace, inapplicabile e ha ritenuto rilevanti e non manifestamente infondati i dubbi di costituzionalità sollevati col ricorso. Ci si augura che, per il futuro, il legislatore tenga presenti i principi generali che regolano la materia, conservazione dell'ambiente e tutela della fauna».
OTTOBRE 2011 - Il TAR ABRUZZO sul ricorso presentato da Ass. Animalisti Italiani, WWF e LAC sospende con ordinanza del 27/10/11 parte del Calendario Venatorio 2011-2012 censurando la Regione Abruzzo che ha completamente stravolto i periodi di caccia per le singole specie che erano stati suggeriti dall’ISPRA, allungando il periodo di caccia per ben 27 di queste. Il Tar ha ritenuto che la Giunta regionale non ha motivato adeguatamente tutti questi abnormi scostamenti dai periodi indicati dall’ISPRA. Inoltre il TAR ha censurato la Regione anche sugli orari di caccia. La Giunta regionale, per adeguarsi parzialmente alle indicazioni dei giudici emana ben quattro versioni diverse di calendario venatorio.
FEBBRAIO 2012 - La Corte Costituzionale con sentenza n. 20/2012 dichiara illegittima la legge della Regione Abruzzo 10 agosto 2010, n. 39 (Norme per la definizione del calendario venatorio regionale per la stagione venatoria 2010/2011), a seguito di richieste di impugnativa pervenute al Governo. La Corte sancisce in maniera univoca che i calendari possono essere emanati solo con atto amministrativo e non con legge-provvedimento.
GIUGNO 2012 - Il TAR Abruzzo il 25/06/2012 deposita sentenza di merito sul ricorso presentato da Ass. Animalisti italiani, WWF e LAC. Vengono bocciati dai giudici diversi punti del Calendario Venatorio 2011-2012 tra i quali la caccia alle specie in declino (SPEC); la relazione tecnica dell’Assessorato competente, definita inidonea; l’uso delle munizioni al piombo; le iniziative a tutela dell’orso dalla caccia che non ne garantiscono la salvaguardia. Sollevata e rimandata alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale della legge regionale sul comparto unico sulla migratoria.
SETTEMBRE 2012 – Con decreto urgente dell’ 08/09/12 (n. 226/12) “inaudita altera parte” il TAR Abruzzo sospende parti significative del calendario venatorio 2012-2013. Il TAR ha riconosciuto il grave pericolo derivante dalle scelte fatte dalla Giunta Regionale sull’orso, sulla caccia nei siti della Rete Natura2000 SIC e ZPS e per diverse specie a sfavorevole status di conservazione, come Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella.
OTTOBRE 2012 - Il TAR Abruzzo con ordinanza del 10/10/2012 conferma le censure al calendario venatorio indicate nel decreto cautelare monocratico dell’ 8 settembre (n. 226/12) alle quali si aggiunge anche la bocciatura delle iniziative intraprese  dalla Giunta Regionale sull’utilizzo delle munizioni senza piombo, ritenute inadeguate.
NOVEMBRE 2012 - Il 07 novembre 2012 il TAR Abruzzo accoglie con sentenza n. 589 il ricorso della Lega per l'Abolizione della Caccia (LAC) e dell'Associazione Vittime della Caccia ed emette ordinanza di sospensiva avverso al calendario venatorio 2012-2013 in merito alla caccia al fagiano nel mese di dicembre ed al tempo chiusura della caccia alla beccaccia.
NOVEMBRE 2012 – Con ordinanza del Consiglio di Stato del 21 novembre 2012 viene respinto il ricorso di Federcaccia contro la bocciatura del calendario venatorio della Regione Abruzzo operata dal TAR  L'Aquila. Si conferma, quindi, la validità della sospensiva del TAR che, su ricorso del WWF e degli Animalisti Italiani, aveva largamente censurato il calendario venatorio varato dalla Giunta regionale su valutazione di Incidenza, uso di munizioni al piombo, specie in declino e caccia nelle aree importanti per l'Orso bruno marsicano.
DICEMBRE 2012 - Con sentenza n. 310 del 12 dicembre 2012, depositata in cancelleria il 20 dicembre 2012, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5, commi 1, 2 e 3 della legge della Regione Abruzzo 13 dicembre 2011, n. 43, recante "Modifiche alla legge regionale 11 agosto 2011, n. 28...". La Corte ha infatti rilevato che il calendario venatorio è stato illegittimamente approvato per legge anziché con atto amministrativo, e che la stagione di caccia al cinghiale è stata illegittimamente prolungata oltre quanto consentito dalla legge nazionale.
GIUGNO 2013 – Il TAR Abruzzo con sentenza n. 606 del 21/06/13 censura il calendario venatorio della Regione Abruzzo 2009/2010 per avere disatteso le indicazioni dell’ISPRA  (periodi di caccia e sostenibilità della caccia ad alcune specie di fauna stanziale)  senza motivazione ed in assenza di dati scientifici da parte dell’ente regionale. La sentenza evidenzia che la grave carenza di dati sulla fauna della Regione Abruzzo che “affievolisce le potestà regolatorie ed autorizzatorie nella soggetta materia” da parte dell’ente regionale.
GIUGNO 2013 – Con sentenza n. 142 del 17 giugno 2013 la Corte Costituzionale accoglie il ricorso di WWF e Animalisti Italiani e sancisce l’illegittimità costituzionale dell'articolo 43, commi 6, 6-bis e 6-ter, della legge della Regione Abruzzo 28 gennaio 2004, n. 10 (Normativa organica per l'esercizio dell'attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell'ambiente) ritenendo il “comparto unico alla migratoria” in evidente contrasto con la normativa nazionale ed i principi “delle peculiarità ambientali, naturalistiche e umane afferenti ai singoli contesti territoriali”.
LUGLIO 2013 – Con sentenza n. 669 dell’11/07/13 il TAR Abruzzo riduce il periodo di caccia della specie fagiano sancendo l “illegittimità delle misure di caccia deliberate dalla Regione, in contrasto immotivato con il parere Ispra” a causa “del carente monitoraggio di dati scientifici a disposizione della Regione procedente accogliendo il ricorso presentato dalla LAC e Associazione Vittime della Caccia.

3.7.14

L'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia sullo stato del Borsacchio

Su iniziativa dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia - Sezione Abruzzo, sabato 28 giugno 2014, è stata organizzata una visita di studio nella Riserva del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi. Vi hanno preso parte, oltre ai Soci, anche componenti di Italia Nostra di Pescara, docenti Universitari di L’Aquila e della D’Annunzio di Chieti, Ambientalisti e Naturalisti e numerosi appassionati locali.
Alla bellezza del mare di gran fascino per la mancanza di scogliere artificiali si contrappone lo stato di degrado della vegetazione delle sabbie, con i relitti sistemi dunali massacrati da interventi con ruspe e conseguente immiserimento estetico dell’habitat dove sono in via di colonizzazione piante  invasive che soppiantano le delicate specie autoctone.
Altrettanto e forse ancora più degradata naturalisticamente è la foce del torrente Borsacchio, ormai privo di deflusso, ridotto ad una pozza maleodorante ed interrato. In questa situazione ecologica fortemente degradata trova invece un optimum di crescita l’alga verde Enteromorpha intestinalis (L.) Link. della Famiglia: Ulvacee, la cui esclusiva e estesa presenza evidenzia una forte eutrofizzazione per la grande quantità di sostanze azotate e fosfate, verosimilmente per apporto diretto di scarichi fognari.
Essa assume una colorazione verde brillante intenso, e forma presso la foce del Borsacchio, ridotta ormai in stagni e pozze, dense colonie che quando vanno in putrefazione sono di odore nauseabondo e non prive di organismi unicellulari di elevata tossicità se vengono a contatto con piccole ferite dei piedi e penetrano nel corpo di chi attraversa la foce.
Ricerche in varie parti del mondo (USA, Australia, Europa) hanno evidenziato che la dominanza di quest’alga determina una massiccia diminuzione delle altre specie marine e salmastre, animali e vegetali. La dominanza di Enteromorpha intestinalis costituisce, formando densi ammassi, tipicamente una marea verde inquinante che è associata ad alterazioni delle catene trofiche di tutti gli organismi della foce.   
Ciò si verifica anche al Borsacchio nelle cui acque non si riscontra nessuna forma di vita animale (piccoli crostacei, molluschi, insetti acquatici, pesci). La presenza della componente biotica vegetale è ridotta al margine del fossato ed è costituita dalla cannuccia di palude, che trova giovamento nutritivo dalla eutrofizzazione nitro-fosfatica.
Si chiede alle pubbliche autorità di non intervenire ulteriormente sulle dune e di porre in essere opportuni interventi per far cessare l’apporto inquinante sul torrente.
A nome dei Soci AIIG Abruzzo e dei partecipanti alla visita di studio alla Riserva Borsacchio la Presidentessa dell'Associazione
Prof.ssa Agnese Petrelli