31.5.11

Giovedì 2 giugno: Biciclettata Adriatica


Al via la più grande biciclettata d'Abruzzo. Giovedì 2 giugno festeggiamo la Repubblica in bici: da San Benedetto e da Fancavilla due carovane di ciclisti percorrerano piste ciclabili e strade del Corridoio Verde per giungere alla Torre di Cerrano a Pineto.

Si potranno percorrere tutte le tappe o farne una partendo da uno qualsiasi dei 18 punti di sosta individuati.

Sarà una grande manifestazione per chiedere scelte per una mobilità più sostenibile, a misura d'uomo e non inquinante.

Vi aspettiamo!


29.5.11

Mah?!

Dove si organizza il raduno delle 500? Nell'unica strada chiusa al traffico di Teramo...

Tutti contenti, sgasando e strombazzando, i cinquecentisti partono per un giro citadino.

22.5.11

Si scrive acqua, si legge democrazia

“Si scrive acqua, si legge democrazia” è uno degli slogan della campagna per il sì ai referendum contro la privatizzazione dell’acqua.
È un ottimo slogan perché mai come questa volta si è cercato di privare gli italiani di un loro diritto garantito dalla Costituzione: votare dopo essere stati informati!
Il fronte contrario al referendum, invece di argomentare le proprie tesi, ha cercato di “mettere il silenziatore” ai referendum, puntando esplicitamente al mancato raggiungimento del quorum (50% più 1 degli aventi diritto al voto).
Nel giro di poche settimane abbiano assistito ad ogni genere di scorrettezza: il mancato accorpamento dei referendum con le elezioni amministrative del 15 e 16 maggio (che avrebbero fatto risparmiare 400 milioni di euro allo Stato); la scelta di farci votare il 12 e 13 giugno, vale a dire gli ultimi giorni possibili (e per fortuna che la legge fissava il termine del 15 giugno, altrimenti ci avrebbero mandati a votare a ferragosto sui pedalò); il completo silenzio sui quesiti referendari della maggior parte di stampa e televisioni; il tentativo di non approvare il regolamento RAI per gli spazi referendari, portato avanti con metodo scientifico e superato solo grazie ad una mobilitazione da parte dei comitati referendari; i tentativi di rendere inutili i referendum con delle vere e proprie leggi-truffa.
E sempre quel tentativo di far passare il concetto che, su temi complessi come l’energia e l’acqua, non possono essere chiamati a scegliere gli italiani, visti, evidentemente, più come sudditi/consumatori che come cittadini pensanti.
C’è solo un modo per rispondere a tutto questo: recandosi in massa alle urne domenica 12 e lunedì 13 giugno!


Dante Caserta - Consigliere nazionale WWF Italia

Oasi dei Calanchi di Atri in mostra



Lo scorso venerdì 20 maggio la mostra "Uomini in Oasi", realizzata nell'Oasi WWF dei Calanchi di Atri, è stata presentata nella Casa circondariale di San Vittore a Milano nell'ambito di un'iniziativa per il recupero ed il reinserimento dei detenuti presenti .

19.5.11

Prossime iniziative per i referendum

Proseguono le iniziative del Comitato provinciale di Teramo “2 sì per l’acqua bene comune” per questo fine-settimana in vista del referendum del 12 e 13 giugno prossimi.
Per il prossimo fine-settimana queste sono le principali attività organizzate:
- Venerdì 20 maggio alle ore 21 presso il Circolo Chaikana a Roseto degli Abruzzi.
- Sabato 21 maggio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 banchetto informativo a Corso San Giorgio (portici Caffè Gran Italia) a Teramo.
- Sabato 21 maggio dalle ore 10 alle ore 13 banchetto informativo in piazza Fosse Ardeatine a Giulianova.
- Sabato 21 maggio alle ore 17 Assemblea pubblica a Nereto nella Sala Allende.
- Domenica 22 maggio alle ore 10:30 comizio in piazza Umberto I a Tossicia.
- Domenica 22 maggio dalle ore 14 banchetto informativo ad Atri presso il Centro vista della Riserva dei Calanchi.
“Continuiamo ad organizzare iniziative su tutto il territorio”, dichiara Dante Caserta, portavoce del Comitato. “Il nostro obiettivo è far conoscere a tutti che il 12 e 13 giugno ci saranno dei referendum su questioni fondamentali per la nostra vita: la privatizzazione dell’acqua e l’installazione di centrali nucleari nel nostro Paese. Purtroppo stiamo assistendo ad un tentativo di oscurare questo strumento democratico da parte di chi, ben sapendo che gli italiani sono contrari sia alla privatizzazione dell’acqua che all’energia nucleare, tenta di far passere i referendum sotto silenzio e mira all’astensionismo per non raggiungere il quorum (50% + 1 degli aventi diritto al voto devono recarsi alle urne perché il referendum sia valido). Tutti devono fare campagna per il referendum e convincere amici e partenti ad andare a votare. Siamo sicuri che la risposta dei cittadini sarà forte e convinta come è stata in Sardegna dove quasi il 60% degli aventi diritto è andato a votare ed i contrari all’energia nucleare sono stati il 97%”.

Acqua e bici

Arriva il Giro d'Italia a Teramo e spuntano le bandiere per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua!

Festa delle Oasi WWF in Abruzzo

È dedicata all’Anno internazionale delle Foreste la Giornata Oasi del WWF 2011, la grande festa della natura italiana salvata e protetta dall’Associazione del Panda che il 22 maggio, nella giornata mondiale della biodiversità, aprirà gratuitamente al pubblico un vero mosaico di oltre 100 meraviglie naturali lungo tutto lo stivale, di cui oltre 40 costituite da boschi.

Sarà una giornata di osservazione, iniziative speciali e relax insieme agli esperti del WWF, ma anche un’occasione unica per dare il proprio aiuto al più grande progetto di tutela della natura italiana.
Quest'anno l'evento centrale regionale in Abruzzo sarà a Borrello (CH), nell'Oasi Cascate del Rio Verde dove si tutela la più alta cascata naturale dell'Appennino, quella formata dal Rio Verde. Qui, immersi in un raro bosco misto con Abete bianco, i visitatori potranno incontrare gli esperti ricercatori impegnati in alcune delle più interessanti ricerche scientifiche sulle foreste che vengono effettuate nelle Oasi del WWF. Infatti Sabato 21 maggio alle 21 nell'Oasi delle Cascate del Rio Verde è prevista un'imperdibile anticipazione della giornata delle Oasi, con l'iniziativa “Ascoltiamo i pipistrelli”. Due tra i maggiori ricercatori italiani sui chirotteri, Danilo Russo e Luca Cistrone, mostreranno con l'ausilio di un particolare strumento, il bat detector, come ascoltare i chirotteri. La domenica, invece, i visitatori potranno incontrare la Stefania Caporale, referente per le regioni Abruzzo e Molise del gruppo Didattica e Divulgazione Scientifica della Società Lichenologica Italiana. La ricercatrice illustrerà al pubblico le recentissime scoperte fatte proprio nell'Oasi sulla presenza di specie rare e l'uso dei licheni come indicatori della qualità del bosco. Sempre in provincia di Chieti sarà aperta l'Oasi di Serranella, con un programma incentrato sulla tutela della Natura in Europa.
In provincia di Pescara saranno aperte tre oasi, quella delle Sorgenti del Pescara a Popoli, quella del Lago di Penne a Penne e la Diga di Alanno. In queste tre oasi sarà possibile osservare da vicino i boschi ripariali che caratterizzano le aree umide e fluviali. In Provincia di L'Aquila tante iniziative sulla sostenibilità sociale ed ambientale contraddistinguono il programma dell'Oasi delle Gole del Sagittario ad Anversa degli Abruzzi. Infine, in Provincia di Teramo, ad Atri sarà possibile conoscere uno dei paesaggi più particolari della regione, quello dell'Oasi dei Calanchi.
Proprio in omaggio all’Anno delle Foreste, la festa delle Oasi WWF 2011 lancia infatti la grande raccolta fondi “Una nuova oasi per te” (dall’8 maggio al numero 45507*) per salvare tre boschi italiani di grande valore naturalistico e allo stesso tempo tra i più minacciati del nostro territorio: i Boschi di Marzagaglia in Puglia, dove querce rare, ulivi secolari, vigneti e masserie sono inframmezzati da strade e minacciati da tagli e pascoli; un’area prossima alla Riserva naturale di Valpredina, sulle Prealpi bergamasche, un cuore verde di roverelle e carpini dove nidificano oltre 50 specie di uccelli, che oltre a essere mira dei bracconieri è minacciata dall’ampliamento delle aree di caccia circostanti; il bosco umido di Foce dell’Arrone, sul litorale laziale, che è sopravvissuto all’urbanizzazione devastante dell’area ed è uno degli ultimi esempi di com’era un tempo la costa tirrenica.
Due nuove opportunità quest’anno sono rivolte ai docenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado. La prima è la formazione “Viaggio nel verde”: tutti i docenti sono invitati a verificare il programma della ventina di OASI che aderiscono all’iniziativa di formazione sul sito www.wwf.it/educazione . Avranno così la possibilità di fare un’attività di formazione il 22 e riceveranno in regalo una copia del quaderno didattico WWF “La natura in tasca” e successivamente on line ulteriori approfondimenti e spunti per realizzare in classe percorsi didattici alla scoperta del patrimonio naturale italiano. A tutti verrà mandato per posta elettronica l’attestato di partecipazione all’attività di formazione, visto che il WWF Italia è ente accreditato dal MIUR per la formazione docenti. Inoltre a tutti gli insegnanti che visiteranno un’Oasi WWF durante la Giornata delle Oasi verrà dato un codice, da inviare all’indirizzo soci@wwf.it, per l’acquisto a metà prezzo di un kit Panda Club o Panda Explorer 2010-2011, i materiali didattici sull’educazione per la sostenibilità realizzati dal WWF per le scuole. I docenti già iscritti possono utilizzare lo sconto per i materiali del prossimo anno scolastico.

Tutti i programmi della giornate nelle Oasi WWF abruzzesi su http://www.wwf.it/.


* "UNA NUOVA OASI PER TE": COME DONARE
Dall’8 al 29 maggio sarà possibile donare 2 euro inviando un SMS al numero 45507 da cellulari TIM, Vodafone, Wind e 3, o chiamando lo stesso numero da rete fissa Teletu; oppure 2 o 5 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb e Infostrada. Sarà inoltre possibile donare presso gli oltre 7800 sportelli automatici (ATM) UniCredit su tutto il territorio nazionale. I fondi raccolti saranno utilizzati per acquisire le tre aree e dare vita a nuove Oasi WWF a patrimonio di tutti.

17.5.11

Referendum, dalla Sardegna un plebiscito anti nucleare

"La popolazione sarda è andata a votare contro il nucleare e i SI' sono stati quasi unanimi, con percentuali che sfiorano il 100% delle schede scrutinate, e facendo registrare un’affluenza di circa il 60%. Si tratta di un vero e proprio plebiscito che spazza via dall’isola l’incubo nucleare. Se qualcuno voleva la dimostrazione che i cittadini non vogliono ritornare all'atomo, il segnale è arrivato fortissimo e chiaro. Ora l'incubo nucleare va abbandonato, insieme ai trucchetti per riproporlo tra due anni: gli italiani hanno il diritto di votare al referendum del 12 e 13 giugno per spazzare via davvero ogni velleità di riaprire le centrali. Chiediamo pertanto che i cittadini finalmente siano adeguatamente informati".
Così Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, commentando i risultati del referendum consultivo in Sardegna per escludere il ritorno al nucleare. "Il risultato del referendum in Sardegna è andato ben oltre le aspettative. Siamo certi che questo risultato sarebbe analogo in tutte le Regioni se si votasse sulla collocazione delle centrali. Di questo i legislatori e il Governo non possono non tener conto, rispettando la volontà popolare e chiudendo definitivamente con il ritorno al nucleare che non solo mette a rischio la sicurezza, la salute e l'ambiente, ma ci sta facendo perdere tanto tempo e denaro".
E ora tutti a votare i referendum nazionali del 12 e 13 giugno!

12.5.11

Il suolo minacciato

Domani, venerdì 13 maggio alle ore 18, si terrà a Teramo, presso il Centro di Documentazione Ambientale WWF “La Gramigna”, un incontro pubblico dal titolo “Consumo del territorio” organizzato dal WWF di Teramo e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo.
Nel corso dell’incontro sarà proiettato il documentario “Il suolo minacciato. Dalla Food Valley un allarme contro il consumo del territorio” del regista Nicola Dall’Olio che racconta la perdita di migliaia di ettari di suolo agricolo ad opera di una dilagante espansione urbana ed infrastrutturale nella pianura padana.
Dopo la proiezione seguirà un dibattito al quale prenderà parte Raffaele Di Marcello dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo.
“Il consumo del territorio sta assumendo livelli impensabili solo pochi alcuni anni fa”, dichiara Pino Furia, presidente WWF Teramo. “Un Dossier realizzato dal WWF Italia insieme all’Università de L’Aquila nel 2009 ha registrato come dal 1956 al 2001 la superficie urbanizzata del nostro Paese è aumentata del 500%: nel solo periodo che va dal 1990 al 2005 siamo stati capaci di trasformare oltre 3,5 milioni di ettari, cioè una superficie grande quasi quanto il Lazio e l’Abruzzo messi insieme. Un bel record se si considera che il nostro è un Paese montuoso che vede presenti significative superfici interessate da zone umide, laghi e fiumi. Eppure il 20% dei Comuni italiani ha urbanizzato oltre il 10% del proprio territorio; circa 500 Comuni hanno oltre il 25% della propria superficie urbanizzata e ben 100 comuni sono invece riusciti ad urbanizzare oltre il 50% delle aree di loro appartenenza”.
Per Giustino Vallese, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo, “il tema del consumo del territorio è molto dibattuto ma, purtroppo, non altrettanto affrontato con provvedimenti efficaci e risolutivi. In Italia, attualmente, esiste un patrimonio edilizio più che sufficiente al fabbisogno abitativo o produttivo, occorre solo che le politiche e le azioni del governo e delle pubbliche amministrazioni vadano nella direzione del recupero e della riqualificazione, evitando espansioni inutili e pianificando le opere infrastrutturali solo per lo stretto necessario. La vera ricchezza dell’Italia è il suo territorio, distruggerlo è una follia, anche dal punto di vista economico e sociale”.

Referendum acqua: aggiornamento sui candidati

Anche Leandro Pollastrelli, candidato alla carica di Sindaco del Comune di Colonnella per la Lista "Colonnella Città sostenibile", ha sottoscritto l'appello del Comitato referendario "2 sì per l'Acqua Bene Comune".

Sono quindi 15 su 22, i candidati alla carica di sindaco negli 8 comuni del teramano in cui si voterà alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio ad aver sottoscritto l'appello a favore del referendum del 12 e 13 giugno contro la privatizzazione dell'acqua.

10.5.11

Referendum acqua: come la pensano i candidati sindaci del teramano?

Il Comitato provinciale di Teramo “2 sì per l’acqua bene comune” ha chiesto a tutti i candidati alla carica di sindaco negli 8 comuni teramani in cui si voterà il prossimo 15 e 16 maggio di sottoscrivere un impegno a favore del referendum del 12 e 13 giugno e contro la privatizzazione dell’acqua.
Firmando l’impegno i candidati hanno garantito di sostenere le ragioni dei “Sì” sul referendum dell’acqua del 12 e 13 giugno, promuovendo la più ampia partecipazione ed informazione sul tema.
Qualora eletti, i candidati si sono impegnati a promuovere e sostenere, con i mezzi istituzionali a disposizione, una politica di gestione dell’acqua finalizzata a:
preservare e salvaguardare le risorse idriche e favorire l’accesso all’acqua per tutti, come diritto, a partire dal proprio territorio;
ridurre il consumo e gli sprechi di acqua potabile a livello di comportamenti ed usi quotidiani, privilegiando per bere il consumo di acqua di rubinetto in casa ed a sollecitarne l’uso nei luoghi pubblici;
assicurare la più ampia partecipazione della cittadinanza nel controllo e nella gestione;
ribadire che l’acqua è un bene non commerciale, garantito come diritto, e per questo non disponibile a speculazioni di natura commerciale o finanziaria.

L’appello è stato sottoscritto da questi candidati:
Comune di Basciano – Paolo Paolini della Lista “La Torre”;
Comune di Bellante – Flaviana Pavan della Lista “Uniti si può” e Mario Di Pietro della Lista “Bellante Democratica”;
Comune di Castellalto – Vincenzo Di Marco della Lista “Insieme per Castellalto” e Paolo Iachini della Lista “Rinnovamento e partecipazione”;
Comune di Castelli – nessun candidato ha sottoscritto;
Comune di Colonnella – Augusto Di Stanislao della Lista “Insieme per Colonnella”;
Comune di Cortino – Bruno Di Berardo della Lista “Cortino nel cuore” e Gabriele Minosse della Lista “Uniti per la Montagna”;
Comune di Isola del Gran Sasso – Alfredo Di Varano della Lista “Progetto Comune”;
Comune di Roseto degli Abruzzi – Walter Aloisi della Lista “Altra Città”, Pasquale Avolio della Lista “Sinistra Ecologia Libertà”, Marco Borgatti della Lista “Sinistra Unita”, Teresa Ginoble dello schieramento di centrosinistra e Pio Rapagnà della Lista “Città per vivere”.
Su 22 candidati complessivi, 14 hanno sottoscritto l’appello.
Il Comitato provinciale di Teramo “2 sì per l’acqua bene comune” valuta molto positivamente l’ampia adesione all’appello per l’acqua pubblica e per il referendum del 12 e 13 giugno prossimo.
A Roseto degli Abruzzi, uno dei comuni più grandi del teramano, ben 5 candidati su 7 hanno sottoscritto l’appello, in tre comuni (Bellante, Castellalto e Cortino) entrambi i candidati lo hanno sottoscritto, mentre in tutti gli altri comuni, ad eccezione di Castelli, almeno 1 candidato si è dichiarato favorevole, dando così la possibilità agli elettori di scegliere un sindaco disposto a difendere l’acqua come bene comune sottratto al profitto.Da qui al momento del voto auspichiamo che vi siano ulteriori adesioni perché la tutela di un bene prezioso come l’acqua e la sua gestione pubblica devono essere, in particolare in consultazioni di carattere locale, elementi comuni che superano gli schieramenti partitici.

7.5.11

Riserva e piste ciclabili: cosa pensano i candidati di Roseto?

Ieri, venerdì 6 maggio, dalle ore 16 alle ore 19 i rappresentanti del Comitato della Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio, Italia Nostra, WWF, Legambiente, LIPU e Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano hanno illustrato, nel corso di una partecipata assemblea presso il Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, la dichiarazione d’impegno che è stata sottoposta a tutti i candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale per il Comune di Roseto.
Questo il contenuto della dichiarazione:
Ritengo che la Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio costituisca un’importante risorsa di crescita ambientale, sociale, turistica ed economica del territorio cittadino e mi impegno a respingere ogni iniziativa volta a limitarla o ad abrogarla.
È ben noto infatti che l’esistenza di un’area protetta garantisce al territorio ed alla sua popolazione migliori opportunità di crescita civile, ambientale ed economica.
Mi impegno pertanto a dare concreta attuazione alla Riserva Naturale del Borsacchio, sollecitando la nomina del suo organo di gestione e l’approvazione di un piano di assetto naturalistico (PAN) degno di questo nome.
Mi impegno inoltre a realizzare, con priorità assoluta ed in stretta economia, il collegamento ciclabile tra i comuni di Roseto degli Abruzzi, Giulianova e Pineto, che è indispensabile al completamento del Corridoio Ciclabile Adriatico, al fine di promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile e del cicloturismo
”.
Sono intervenuti all’iniziativa cinque dei sette candidati alla carica di sindaco e precisamente:
- Walter Aloisi della lista Altra Città
- Pasquale Avolio della Lista Sinistra e Libertà
- Marco Borgatti della Lista Sinistra Unita
- Enio Pavone dello schieramento di Centrodestra
- Pio Rapagnà della Lista Città per Vivere

Hanno sottoscritto il documento i candidati Avolio, Borgatti e Rapagnà.

Lo ha sottoscritto con distinguo il candidato Aloisi il quale ha affermato di condividerne l’impostazione, ma di ritenere necessari ulteriori approfondimenti con un tavolo di confronto per quanto riguarda la redazione del PAN e la riperimetrazione della riserva.

Non lo ha sottoscritto il candidato Pavone il quale si è dichiarato favorevole al collegamento ciclabile, ma convinto della necessità di una riperimetrazione della riserva ed una successiva adozione del PAN.

Successivamente all’incontro ha inviato l’adesione al documento il candidato della colazione di centrosinistra, Teresa Ginoble, la quale ha però confermato la sua intenzione di escludere dal perimetro della riserva il crinale Giammartino e l’abitato di Cologna Spiaggia.

"Siamo soddisfatti di questa iniziativa”, dichiarano i responsabili delle associazioni e dei comitati. “Indipendentemente dalle sottoscrizioni è stata data l’occasione ai candidati di dichiarare ai propri elettori cosa faranno qualora fossero eletti su due questioni importanti per l’ambiente ed il turismo come la riserva e le piste ciclabili. Tutti i candidati intervenuti sono favorevoli alla realizzazione della pista ciclabile ed hanno dichiarato di ritenere l’area protetta del Borsacchio un’importante risorsa per Roseto. Per quanto ci riguarda, il nostro impegno per una Roseto più vivibile e sostenibile continuerà anche nella speranza che prevalgano le volontà di garantire la piena attuazione degli interessi della collettività”.

No all'Adriatico petrolizzato

“Ad un anno dall’incidente del Golfo del Messico e alla luce degli ingentissimi danni che ha provocato sull’ambiente e l’economia del mare e delle coste coinvolte, è impensabile mettere a rischio altre aree marine di interesse ambientale internazionale, come le Isole Tremiti, oggetto dell’interesse di compagnie petrolifere nazionali e multinazionali.”

CTS, Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano, Vas-Verdi Ambiente e Società e WWF Italia in una nota congiunta fanno quadrato e ribadiscono un secco NO alle ricerche di petrolio al largo delle Isole Tremiti, aderendo alla manifestazione contro le trivellazioni in Adriatico che si tiene in queste ore a Termoli in Molise.
Sebbene al momento si tratti solo di un permesso di ricerca, la concessione rilasciata alla Petroceltic Elsa, la compagnia irlandese che ha presentato più di una richiesta in questo tratto di mare, apre la strada all’estrazione di petrolio in questo tratto del mar Adriatico. Una scelta che mette a repentaglio un patrimonio naturale dal valore inestimabile e soprattutto una risorsa economica inesauribile per le comunità locali, il turismo.
Dopo il disastro provocato sulle coste della Louisiana, l’Italia aveva lanciato un segnale importante per ridurre il rischio trivellazioni nel mare italiano con il decreto legislativo 128/2010, coerentemente al regime speciale di tutela del bacino del Mediterraneo stabilito dalla Convenzione ONU di Barcellona. Ora l’Italia non deve tornare indietro e per questo le associazioni non condividono la decisione presa dal Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare dopo il via libera del Ministero dei Beni e Attività Culturali.
“Anche se il Ministro Prestigiacomo ha fornito tutte le rassicurazioni del caso - commentano CTS, Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano, Vas-Verdi Ambiente e Società e WWF Italia -, il provvedimento apre la strada all’estrazione di petrolio nel basso adriatico, con tutti i rischi che comporta non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. Quanti e quali turisti sceglierebbero di passare le vacanze sulle Isole Tremiti sapendo di passare l’estate in un mare costellato di trivelle?”.
Il turismo è un’importante leva economica e il rischio più grande è, non solo quello di danneggiare un’area marina protetta di valore inestimabile, ma anche quello di vedere drasticamente ridotti gli arrivi di turisti che ogni anno giungono sulle isole per ammirare i fondali tra i più belli del Mediterraneo, ricchissimi di biodiversità.
“Con la stessa convinzione con cui abbiamo apprezzato la coerenza e la determinazione del Ministero dell’ambiente nel procedere concretamente per la tutela del mare italiano, istituendo zone di interdizione alle attività di ricerca, prospezione e coltivazione di petrolio in mare, - concludono le associazioni - chiediamo che il Ministro Prestigiacomo faccia presto un passo indietro. Per questo aderiamo alla manifestazione di Termoli, insieme a tutti quei cittadini che si oppongono con forza a questa scellerata decisione”.

5.5.11

Attività di maggio nell'Oasi dei Calanchi di Atri

La Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri ed il Comune di Atri hanno ideato un programma di eventi ed iniziative aperto a tutti gli interessati in occasione del mese delle Oasi WWF.
Visto l'alto gradimento di pubblico per la Giornata dei saponi del 19 marzo, si è pensato di approfondire il tema organizzando un incontro sui prodotti naturali per pulizia e cosmesi, in compagnia degli operatori di Officina Naturae di Rimini, il prossimo sabato 28 maggio.
Il mese delle Oasi darà anche ampio spazio agli amanti della mountain-bike, con due appuntamenti nei giorni di sabato 14 e 21 maggio per le escursioni guidate dell'Associazione Abruzzo Trail Team.
Le domeniche del 15 e del 29 maggio saranno dedicate ai bambini, in compagnia degli operatori della Coop. Pachamama si terranno laboratori creativi dedicati ai più piccoli.
Giovedì 26 maggio, inoltre, ci sarà la visita guidata alle grotte di Atri, al fine di valorizzare le risorse ipogee che caratterizzano il nostro territorio.
Come ogni anno, infine, si rinnova l'appuntamento fisso con la festa delle Oasi che si terrà domenica 22 maggio presso il centro visite dell'Oasi in località colle della Giustizia.

Per info e prenotazioni: Abruzzo Trail Team (328.7164049), Coop. Pachamama (0861.212715), Riserva Calanchi di Atri (085.8780088).

4.5.11

Bocciata la centrale turbogas a Teramo

Con il decreto n. 174 del 21 aprile 2011 del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro per i Beni e le attività culturali (il decreto si trova a questo indirizzo: http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/Decreti_VIA/2011/decreto_21_04_11_174.pdf) è stato dato il giudizio negativo di compatibilità ambientale del progetto della centrale termoelettrica a ciclo combinato da 980 MW da ubicare in località Cortellucci nel Comune di Teramo.
Si pone così fine ad una vicenda che aveva visto il Comune di Teramo, allora guidato da Gianni Chiodi, favorevole alla collocazione sul proprio territorio di una centrale turbogas alle porte del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nelle vicinanze di due Siti di Interesse Comunitario e di una Zona di Protezione Speciale individuati dall’Unione Europea nell’ambito della Rete Natura 2000 finalizzata a conservare la biodiversità del continente europeo.
Contro il progetto di costruire la centrale il WWF aveva presentato le osservazioni alla Commissione per la Valutazione di Impatto Ambientale e lo stesso avevano fatto alcuni comuni limitrofi al sito prescelto ed altri enti.
Il progetto era poi stato oggetto di attenzione da parte della magistratura nell’ambito di un’indagine della Procura di Crotone.
“La decisione dei due Ministri è quella che ci aspettavamo”, dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia. “È prevalso il buon senso: era evidente come la localizzazione di questo impianto fosse assolutamente sbagliata, contrastando oltre che le normative europee di tutela, anche con gli strumenti di pianificazione comunale, provinciale e regionale. Sono errori che si commettono quando le pubbliche amministrazioni rinunciano a fare le scelte, limitandosi ad accogliere quelle fatte dai privati proponenti le opere. Ora auspichiamo che il Comune di Teramo e più in generale la regione Abruzzo vogliano adottare in campo energetico scelte più attente alla tutela del territorio e dell’ambiente naturale. Il risparmio energetico, la maggiore efficienza degli edifici per il contenimento dei consumi e la produzione da fonti rinnovabili devono essere le strade da seguire”.

3.5.11

Ciao, Michele...

Foto: Ferretti
 

E siamo a 59!


Con l'associazione Ruote Libere di Pineto, il CCiclAT - Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano - ha raggiunto quota 59 associazioni aderenti.
Il Coordinamento, che ha avuto tra i suoi promotori il WWF Teramo, è nato come raggruppamento di associazioni, gruppi sportivi, società, ecc., con l'intento di favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile, ciclistica in particolare, e la conoscenza e valorizzazione del nostro territorio.

Dal 2008 opera in provincia di Teramo, e non solo, con manifestazioni, convegni, pubblicazioni, offrendo supporto ad enti e associazioni che vogliano operare nel campo della mobilità ciclistica.
Attualmente i temi della mobilità e dello sviluppo urbano sostenibili sono sempre più dibattuti in ogni campo della società civile rappresentando il futuro delle nostre città.

La bicicletta, mezzo "povero" alla portata di tutti, non inquinante, utilizzato sia per sport che per svago, diventa l'uovo di colombo per una crescita "a misura d'uomo" del nostro territorio. Notevoli sono le potenzialità sia come alternativa al trasporto urbano su gomma, sia per lo sviluppo di un turismo alternativo, che nei paesi del nord europa muove capitali consistenti. Purtroppo le nostre città sono concepite per le auto, ma sempre più avanza una nuova consapevolezza sulla necessità di cambiare rotta e strategie per uno stile di vita più sano per tutti.
Ed il Coordinametno vuole contribuire, insieme ai suoi associati, a far si che le amministrazioni ed i singoli si muovano in tal senso, uscendo dalla logica dei singoli eventi, certamente utili per sensibilizzare i cittadini, ma che spesso si rivelano sterili spot propagandistici di azioni che non si mettono mai in atto.
Pertanto, forte delle sue 59 associazioni aderenti, il Coordinamento, anche in vista della "Giornata nazionale della Bicicletta", che si terrà l'otto maggio prossimo, invita tutti gli Enti a voler mettere in campo interventi concreti che favoriscano l'uso della bici, in ambiente urbano ed extraurbano, per spostamenti casa-lavoro, casa-scuola, per ciclosturismo e per sport. Interventi che non si limitino a "festeggiare" la bicicletta una o due volte l'anno, ma che permettano di rendere le città a misura d'uomo, con percorsi protetti e dedicati e politiche di mobilità sostenibile, diminuendo l'inquinamento atmosferico e riconsegnando ai cittadini spazi ora "rubati" dall'automobile.
Maggiori informazioni sull'attività del CCiclAt e sulle modalità di adesione possono essere reperite sul sito http://www.abruzzoinbici.it/.

2.5.11

I Lepidotteri come bioindicatori delle aree agricole ad Alto Valore Naturale

Parnassius apollo, Macaone, Cavolaia, Pieride del biancospino, Vanessa del carciofo: sono solo alcune delle farfalle associate ad ambienti agricoli ed ai pascoli del nostro Paese che indicano una gestione sostenibile. Saranno loro al centro dei monitoraggi che si avvieranno grazie alla convenzione siglata tra INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria e WWF Italia per definire una metodologia che consenta di valutare l’apporto fornito dall’agricoltura alla tutela della biodiversità, servendosi delle farfalle come bioindicatori.
Le farfalle con il loro ciclo biologico caratterizzato dalla metamorfosi da bruco, che trova ospitalità su specifiche piante, ad esemplare adulto, che svolge un ruolo essenziale nel processo dell’impollinazione, rappresentano insieme agli uccelli il gruppo di animali più adatti a monitorare la sostenibilità ambientale delle pratiche agricole e zootecniche. Non era mai stato definito prima però un protocollo per il monitoraggio delle farfalle associato ai sistemi agricoli che caratterizzano le aree agricole ad elevato valore naturale e non è ancora attiva una rete di monitoraggio a livello nazionale che metta in relazione i dati raccolti dagli esperti del mondo accademico ed i numerosi appassionati.
L’alleanza tra INEA e WWF vuole proprio sopperire a questa mancanza, concentrandosi sulle aree agricole ad Alto Valore Naturale (AVN) in Italia e definendo un metodo per l’analisi della loro qualità ambientale. Le aree AVN sono quelle zone in cui l’agricoltura si lega alla presenza di un’elevata numerosità di specie, ad una diversità di habitat o alla presenza di specie di interesse per la conservazione.
Grazie all’analisi delle banche dati geografiche e tecniche disponibili saranno elaborate cartografie in ambiente GIS, destinate a mappare la distribuzione dei Lepidotteri e delle tipologie di habitat in relazione con l’uso del suolo agricolo, con particolare riferimento alle aree agricole AVN.Il progetto fornirà, inoltre, indicazioni su alcune pratiche necessarie per la conservazione delle farfalle a livello europeo e di specie e comunità particolarmente rare o minacciate e strettamente legate agli agro-ecosistemi. I risultati dello studio saranno messi a disposizione delle Regioni a supporto del processo di monitoraggio e valutazione della Politica di Sviluppo Rurale.