31.10.18

Rifiuti a Teramo: nessun passo indietro sul “porta a porta”, forte impegno per la riduzione dei rifiuti e applicazione della tariffazione puntuale

Vogliamo tornare a questo?
Apprendiamo dalla stampa che il Coordinamento dei comitati di quartiere ritiene superato il sistema di raccolta differenziata domiciliare, il cosiddetto “porta a porta”.
Nulla di più sbagliato.
I costi della TEAM SpA, che poi si ripercuotono sulla tariffa, non possono essere addebitati a un sistema di raccolta attuato, ormai, in oltre il 50% dei comuni italiani e da circa l’80% dei cittadini: un sistema che ha consentito di raggiungere buoni risultati di qualità e quantità nella raccolta differenziata. I costi, semmai, devono essere ascritti ad errori gestionali nella TEAM SpA di cui più volte si è occupata la cronaca. Ma certamente ora le conseguenze negative non possono ricadere sull’ambiente e sui cittadini.
Tornare a un sistema di raccolta che, nella sostanza, si configura come il vecchio “servizio stradale” causerebbe al nostro Comune una diminuzione della percentuale di raccolta differenziata che oggi (dati 2017) si attesta al 61%, ancora quattro punti percentuale sotto l’obiettivo minimo del 65% (esistono comuni che hanno superato il 90% di raccolta differenziata). Ciò comporterebbe un ulteriore aumento dei costi per lo smaltimento di rifiuti indifferenziati con un danno ambientale non trascurabile.
Invece di fare passi indietro, è necessario guardare avanti.
Come WWF abbiamo sempre sostenuto, anche recentemente nel corso di un incontro con il sindaco, l’assessore all’ambiente e la TEAM, che siamo favorevoli ad un piano per ottimizzare il sistema di raccolta che preveda l’implementazione di isole ecologiche soprattutto in alcune piccole frazioni e case sparse dove il “porta a porta” spinto è antieconomico.
Sono poi necessari maggiori controlli e più sanzioni per gli incivili che si ostinano ad abbandonare rifiuti lungo le strade meno frequentate. Da sempre suggeriamo in alcune zone della città l’installazione di fototrappole, un sistema poco costoso e molto efficace per contrastare i furbetti dei rifiuti.
Va poi messa in atto una strategia per la riduzione a monte di rifiuti. Bando alla plastica per i prodotti monouso, diffusione del compostaggio domestico o di comunità (anche per abbattere i costi di trasporto dell’organico raccolto), promozione del vuoto a rendere, campagne informative.
Ad oggi il nostro Comune non ha ancora un programma per la riduzione della produzione dei rifiuti: è il momento di predisporlo e implementarlo ponendosi degli ambiziosi obiettivi per la riduzione della produzione annua di rifiuti procapite.
Ulteriore passo avanti da compiere è quello dell’attuazione della tariffa puntuale. Superare il sistema di pagamento legato ai metri quadri degli appartamenti e passare al pagamento in base ai rifiuti (in particolare quelli indifferenziati) prodotti.
Vi è poi tutto il problema legato all’impiantistica. A Teramo manca un centro di raccolta degno di questo nome e un centro del recupero e del riutilizzo, strumento fondamentale per attuare politiche di prevenzione dei rifiuti.
Scontiamo anche i ritardi della Regione Abruzzo: ritardi nell’erogazione dei finanziamenti acquisiti (fondi PAR FAS) per impiantistica di servizio a raccolta differenziata e prevenzione rifiuti; ritardi nell’attuare la nuova governance dei rifiuti (l’Autorità Gestione Integrata Rifiuti Urbani, AGIR, istituita nel 2013, a tutt’oggi è ancora lontana dall’essere attiva); ritardi nel creare un sistema impiantistico in grado di gestire la frazione organica, vera causa di tariffe elevate. Quest’ultimo punto è fondamentale: la frazione organica rappresenta circa il 50% dei rifiuti prodotti nelle città e il nostro Comune per recuperare tale frazione deve portare il materiale raccolto a centinaia di chilometri di distanza, con aggravio di costi nei trasporti e nello smaltimento.
Conclude Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo: “Come sempre ribadiamo la nostra piena disponibilità a collaborare con l’Amministrazione Comunale che prima dell’estate ha incontrato tutte le associazioni ambientaliste proprio sul tema dei rifiuti. È bene che questo confronto vada avanti e che sul punto si garantisca una piena partecipazione di tutti i portatori di interesse. Dobbiamo puntare ad avere in tempi rapidi:
  • una nuova strategia cittadina sui rifiuti basata su riduzione della loro produzione, raccolta differenziata spinta e tariffazione puntuale;
  • una vera ”rivoluzione” nella gestione dei rifiuti attraverso la creazione di un’unica realtà che riunisca tutti i comuni della provincia, come del resto vuole l’implementazione dell’AGIR regionale;
  • un sistema impiantistico di qualità per il riutilizzo e il recupero di materia, superando il conferimento
  • in discarica e allontanando per sempre qualsiasi ipotesi di inceneritore”.

16.10.18

Uomini e Lupi al CEA WWF "Monti della Laga"

 
Il Lupo ha da sempre stimolato l’immaginazione dell’uomo. Tanto da generare due figure di “lupi”, uno fantastico e uno reale. Come ebbe a scrivere Luigi Boitani nel 1986, “il primo è la somma di una infinità di storie e leggende ... che si sono accumulate per secoli. Il secondo è invece il Canis lupus Linneaeus, un animale in carne ed ossa...”.
Per questo ogni volta che si affronta questo argomento suscita opinioni contrastanti.
Presso il Centro di Educazione all’Ambiente WWF “Monti della Laga” a Cortino, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il 14 ottobre si è parlato di questo animale grazie alla presentazione del libro di Anna Consalvo e Ciro Manente “Sulle tracce dei lupi” edito da Ricerche&Redazioni.
L’evento si è articolato in due momenti: un’escursione nella mattina e la presentazione del libro nel pomeriggio.
La bella giornata autunnale ha consentito a numerosi escursionisti di effettuare una interessante passeggiata alla scoperta dei panorami dei Monti della Laga in veste autunnale.
Un attivista del WWF ha accompagnato il gruppo su un percorso che si snoda lungo una serie di dossi erbosi con moderata pendenza fino a raggiungere la quota massima di 1245 m. Da qui i partecipanti hanno avuto modo di ammirare un ampio panorama che spazia dalla catena montuosa della Laga fino alla linea costiera dell’Adriatico. In breve si è giunti alla località di Piano Roseto, conosciuta per l’annuale festa della pastorizia, celebrata in questi luoghi da oltre duecento anni (anche se negli ultimi anni se ne stanno perdendo le caratteristiche tradizionali).
Successivamente il percorso è proseguito, dapprima attraverso un bosco composto da varie essenze e successivamente imboccando una mulattiera che è sovrastata da una spettacolare e suggestiva parete di rocce stratificate di arenarie e argille. Alla fine del percorso si è arrivati alla Chiesa di Santa Maria della Tibia a 1187 m. sopra l’abitato di Crognaleto. La tradizione popolare vuole che un facoltoso commerciante di bestiame, tale Bernardo Paolini da Amatrice, volle la sua edificazione nel 1617 per grazia ricevuta, giacché, precipitato in un burrone mentre transitava in quei pressi e disperando ormai di salvarsi, si accorse che si era solo fratturato una tibia e così poté tornare a casa.
Dopo una breve sosta nei pressi della chiesa, il gruppo è tornato al punto di partenza presso il CEA, dove un leggero pranzo offerto dai volontari del WWF Teramo ha preceduto la presentazione del libro con il coautore, Ciro Manente, che ha raccontato le sue esperienze a contatto con la natura. La presenza tra il pubblico di alcuni abitanti del posto, soprattutto pastori, ha suscitato un vivace dibattito. Non tanto sulla presenza del predatore, quanto su una presunta assenza delle istituzioni che sarebbero poco attente alle esigenze della popolazione locale. I rappresentanti del WWF presenti, pur condividendo le preoccupazioni per lo spopolamento della montagna (causato non certo dal Parco, essendo iniziato ben prima della sua istituzione), si sono così confrontati anche su queste problematiche anche evidenziando la positiva esperienza della riserva regionale delle Gole del Sagittario, gestita da tanti anni dall’Associazione ambientalista. Purtroppo un imprevisto non ha consentito al Presidente del Parco, l’avv. Tommaso Navarra, di essere presente all’incontro, non permettendo così un confronto che sarebbe stato sicuramente utile. Ma tutti hanno manifestato la volontà di trovare al più presto nuove occasione di dibattito.
A chiusura della giornata, Filomena Ricci, Responsabile Conservazione del WWF Abruzzo, ha raccontato la storia della conservazione del predatore simbolo delle nostre montagne. Una storia che ha visto il WWF protagonista in Italia fin dal 1972 attraverso l’Operazione San Francesco lanciata appunto dall’Associazione e dal Parco Nazionale d’Abruzzo. Tale operazione consentì innanzitutto di conoscere la consistenza e la distribuzione di questo splendido animale, allora ridotto a circa 100 esemplari, e successivamente di iniziare a sfatare tutte le leggende che circolavano sul suo conto. Una lungimirante iniziativa a cui sono seguite tante altre attività di conservazione che hanno consentito al Lupo di espandersi nuovamente in Italia dagli Appennini fino alle Alpi.
 
 

 


 

Richieste Federcaccia per il calendario venatorio: il TAR respinge, la Regione accoglie!

Il codone, una delle 5 specie in più a cui si potrà sparare grazie alle scelte filovenatorie della Regione Abruzzo
(foto da Internet)
Con ordinanza n. 222/2018 pubblicata l’11 ottobre scorso, i giudici del TAR Abruzzo sono intervenuti nuovamente sul calendario venatorio di quest’anno, stavolta a seguito di un ricorso di Federcaccia.
Il WWF si è costituito in opposizione a tale ricorso insieme alla Regione Abruzzo e all’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA).
I giudici hanno respinto le richieste cautelari di Federcaccia finalizzate ad aumentare i periodi di caccia per le specie quaglia, alzavola, fischione, folaga, gallinella d’acqua, germano reale, marzaiola, beccaccino e pavoncella, beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello. Federcaccia ha rinunciato invece alla domanda relativa al reinserimento nel calendario venatorio delle seguenti specie: canapiglia, codone, mestolone, moriglione e frullino perché nel frattempo la Regione Abruzzo aveva provveduto in tal senso autonomamente, senza aspettare il pronunciamento del TAR.
Dichiara Luciano Di Tizio, Delegato regionale del WWF Abruzzo: "Ancora una volta i giudici hanno bocciato le richieste di una parte del mondo venatorio. Il TAR ha ribadito che l'interesse alla tutela della vita della fauna protetta è superiore rispetto all'interesse dei cacciatori di esercitare il diritto di caccia per il solo fatto di aver corrisposto i relativi tributi. La Federcaccia in pratica ha ottenuto parziale soddisfazione per una sola delle richieste che aveva presentato ai giudici, mentre sono state respinte tutte le altre richieste che estendevano modi e tempi di caccia a danno della fauna e dell’ambiente".
Conclude Dante Caserta, vice-Presidente del WWF Italia: "Rimane il rammarico sul fatto che la Regione Abruzzo abbia reinserito tra le specie cacciabili la canapiglia, codone, mestolone, moriglione e frullino. Invece di difendersi convintamente davanti al TAR, la Regione ha accolto preventivamente le richieste dei cacciatori. Grazie anche alla nostra opposizione, è stato almeno impedito l’inserimento nel calendario venatorio delle specie moretta e combattente. Lavoreremo già da oggi affinché vengano nuovamente escluse dalla caccia tutte le specie oggetto del ricorso, in quanto molte di esse sono considerate specie in declino e presenti nella nostra Regione con poche decine di individui".

12.10.18

Domenica 14 ottobre: tutti insieme "Sulle tracce dei Lupi"


La presentazione di un libro che diventa anche la ghiotta occasione per una passeggiata sugli affascinanti sentieri dei Monti della Laga. Davvero originale l’iniziativa messa in campo per domenica 14 ottobre in collaborazione con il WWF Teramo e con il Centro di Educazione all’Ambiente WWF “Monti della Laga”.
La giornata sarà incentrata sulla presentazione del volume “Sulle tracce dei lupi”, di Anna Consalvo e Ciro Manente. L’appuntamento per questo evento è alle 15, presso la sede del CEA - Centro di Educazione Ambientale - WWF, Bivio per Casagreca, a Cortino (TE). Ne parleranno gli autori insieme e due illustri ospiti: Il Presidente del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra terrà una relazione su “Il Lupo nella tradizione millenaria della Comunità identitaria del Parco”, mentre Filomena Ricci, Responsabile Conservazione del WWF Abruzzo racconterà quella che è stata ed è una bellissima storia di amicizia tra i tantissimi soci dell’associazione del Panda e il predatore simbolo delle nostre montagne. Il tema che le è stato affidato è infatti: “Dall’Operazione San Francesco a oggi: l’impegno del WWF per la tutela del Lupo”.
Un pomeriggio ricchissimo, dunque, che sarà preceduto dall’escursione mattutina: chi avrà voglia di concedersi una passeggiata d’autunno, ricca di colori e di emozioni, dovrà trovarsi alle 9 presso il CEA. Il tempo di contarsi e di organizzarsi e per le 9.30 si parte con la guida di esperti accompagnatori. Niente di troppo impegnativo e infatti possono partecipare anche i bambini, dagli 8 anni in su. È importante però attrezzarsi con il minimo indispensabile per chi va in montagna: comode scarpe da trekking, k-way e una borraccia per l’acqua. Il rientro al CEA è previsto per le 13. Il WWF offrirà anche un ristoro a buffet: pane, formaggio, un po’ di vino… quel che serve per riprendersi dopo la passeggiata ma senza appesantirsi. Il pomeriggio bisogna stare ben svegli per godersi la seconda parte del programma, la presentazione e le relazioni di cui s’è detto.
Chi proprio non potrà o non vorrà sgranchirsi le gambe per qualche ora tra paesaggi fantastici e in buona compagnia, potrà naturalmente raggiungere Cortino e la sede del CEA anche direttamente nel pomeriggio. In questo caso però gli organizzatori chiedono di essere puntuali arrivando alle 14.45 perché gli eventi inizieranno con la massima precisione possibile rispettando gli orari indicati nel programma (in allegato).
Un duplice appuntamento di grande interesse per una domenica piacevole e inconsueta. Credeteci: vale la pena di partecipare…

Nasce la nuova Oasi affiliata WWF del Fosso Giardino a Martinsicuro

Morena Ciapanna della cooperativa Clematis e Antonio Canu di WWF Oasi sottoscrivono la convenzione per la nuova Oasi affiliata WWF Fosso Giardino
Con la firma apposta sulla relativa convenzione dal presidente di WWF Oasi, Antonio Canu, e dalla responsabile della cooperativa Clematis, Morena Ciapanna, è stata istituita questa mattina l’Oasi affiliata WWF del Fosso Giardino.
Il Fosso Giardino è un piccolo corso d’acqua che scorre parallelo al fiume Tronto, circa 3 km più a sud, dal territorio comunale di Colonnella fino a Martinsicuro in una dolce vallata coltivata, tra la contrada di San Martino e via del Semaforo, dove attraversa il Parco Sociale La Pineta, il primo in Abruzzo, istituito dalla Coop. Clematis nel 2010.
La nuova Oasi affiliata è un sito di grande fascino (si veda in proposito il depliant allegato al presente comunicato), che rappresenta da oggi la porta a nord del sistema delle Oasi WWF abruzzesi. La piccola area (circa 7 ettari) tra la Valle del Tronto e la Val Vibrata è ricca di flora e fauna di pregio: non a caso la Societas Herpetologica Italica, sodalizio che raccoglie gli studiosi che si occupano di anfibi e rettili, il 28 ottobre dello scorso anno vi ha istituito il sito “A.R.E.D. Bosco e calanchi di Martinsicuro” - Area di Rilevanza Erpetologica (ITA114ABR008).
Non mancano anche le curiosità “storiche”: accanto ai salici e ai pioppi ricchi di avifauna che caratterizzano il Fosso, sul costone a est sono presenti per circa un ettaro pini di Aleppo piantati negli anni ’70 dal direttore della notissima rivista “Fotografare” Cesco Ciapanna e dal cugino omonimo. L’ennesimo lembo di natura, insomma, che merita di essere visitato e conosciuto e sul quale il WWF scommette con il suo prestigioso marchio. Si tratta peraltro della prima Oasi "urbana" legata al WWF in Abruzzo: una speciale tipologia di area protetta che rappresenta un modo per avvicinare i cittadini alla natura portandoli a conoscere e ad apprezzare gli angoli di biodiversità che "resistono" all'interno o in prossimità dei centri abitati.
Alla inaugurazione erano presenti Massimo Vagnoni, Sindaco di Martinsicuro; Dante Caserta, Vicepresidente WWF Italia; Antonio Canu, Presidente WWF Oasi; Luciano Di Tizio, Delegato WWF Abruzzo; Morena Ciapanna, Presidente Clematis; Fernando Di Fabrizio, Presidente Legacoop Abruzzo; Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza Regione Abruzzo con delega all’Ambiente.

Animals arriva a Teramo: 144 peluche di animali a grandezza naturale!


"Animals", il parco naturale con peluche a grandezza naturale, arriva a Teramo dal 15 al 28 ottobre presso il Centro commerciale Gran Sasso in località Piano d’Accio: 144 peluche in rappresentanza delle specie dei cinque continenti per conoscere gli animali rispettandoli animeranno il Centro commerciale con un allestimento realizzato da Savills Larry Smith e Publievent in collaborazione con il WWF Italia. 
I peluche del “parco” di Animals (tutti realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente e con una imbottitura al 100% di Pet riciclato) hanno un duplice obiettivo: da un lato sorprendere con un allestimento inusuale e dall’altro raccontare la bellezza del mondo animale sensibilizzando i visitatori sulla necessità di tutelarlo.
Il punto di partenza del tour è l’area multimediale, dove una guida condurrà i partecipanti in un viaggio, invitandoli a indossare “accessori da esploratori”, per un’esperienza ancor più interattiva. Poi, grazie a una scenografia curata nei minimi particolari, si attraverseranno spazi che riproducono l’habitat naturale degli animali, che farà da sfondo a teneri animali di peluche. In ogni area sarà possibile trovare informazioni sugli animali presenti.
Infine, al termine del tour nel parco di Animals, ci si potrà immergere nell’oceano circondandosi di pesci colorati grazie alla tecnologia 3D.
Per chi volesse acquistare dei piccoli peluche per sostenere le attività del WWF può farlo su wwf.it/adozioni.

11.10.18

Inaugurazione Oasi Fosso Giardino

 
Venerdì 12 ottobre 2018 presso il Parco la Pineta, a Martinsicuro (TE), alle 11.30 (aula verde) si terrà una conferenza stampa per l'inaugurazione della Oasi Fosso Giardino affiliata WWF.
Saranno presenti: Massimo Vagnoni, Sindaco di Martinsicuro; Dante Caserta, Vicepresidente WWF Italia; Antonio Canu, Presidente WWF Oasi; Luciano Di Tizio, Delegato WWF Abruzzo; Morena Ciapanna, Presidente Clematis; Antonio Di Ferdinando, Amministratore delegato Conad; Fernando Di Fabrizio, Presidente Legacoop Abruzzo; Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza Regione Abruzzo con delega all’Ambiente.
Nell'occasione sarà possibile visitare l'Oasi e saranno presentati i progetti di Educazione ambientale del Parco La Pineta, Oasi affiliata WWF, e il kit “Prodotti Vitalba” realizzato dal Laboratorio Sociale della Clematis.

7.10.18

Urban Nature alla Villa Comunale!

Una bella giornata nel cuore verde di Teramo. 
Per Urban Nature 2018, l'evento del WWF Italia per la natura in città, la Villa Comunale di Teramo si animata di giochi e colori: prima una visita guidata per scoprire le bellezze e la storia della Villa e poi una caccia al tesoro!












4.10.18

Alla scoperta della Villa Comunale

 
Per far conoscere la natura in città, torna in tutta Italia l’evento del WWF “Urban Nature”, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dall’ANCI, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’Associazione Nazionale Musei Scientifici e l’Arma dei Carabinieri.
E torna anche a Teramo con due iniziative che avranno come protagonista la nostra Villa Comunale. Domani, venerdì 5 ottobre, si terrà un laboratorio di educazione ambientale all’aperto con le ragazze e i ragazzi del Plesso scolastico “San Giorgio” dell’Istituto Comprensivo “Savini - San Giuseppe - San Giorgio”. Una sorta di anteprima di quanto avverrà domenica 7 ottobre, dalle ore 9.30, con una visita guidata gratuita aperta a tutti della Villa, seguita da una caccia al tesoro all’interno di questo bel parco cittadino.
“La Villa Comunale è il cuore verde della nostra città”, dichiara Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo. “Purtroppo pochi teramani ne conoscono il patrimonio floro-faunistico e le tante curiosità legate alla sua storia… Abbiamo organizzato la visita guidata e la caccia al tesoro proprio per far conoscere le caratteristiche di questo parco cittadino e anche per sensibilizzare tutti alla sua tutela. L’edizione di quest’anno si rivolge con particolare attenzione ai giovani che stanno perdendo il contatto con la vita all’aria aperta. Viviamo sempre più in ambienti artificiali con un vero e proprio “deficit di natura”. Il messaggio che vogliamo lanciare è legato proprio all’importanza della relazione tra cittadini e natura. Le nostre città hanno luoghi verdi molto importanti e anche Teramo con la Villa Comunale e i parchi sui due lungofiume offre molto dal punto di vista ambientale”.
 
La Villa Comunale di Teramo. Dedicata a Stefano Bandini, giovane teramano operatore della protezione civile scomparso nel 2005, medaglia d’oro al valore civile, la Villa Comunale è nata come Orto Botanico Sperimentale Agrario alla fine degli Anni Venti del XIX secolo su iniziativa della Società Economica di Teramo con un’estensione maggiore di quella odierna. Lo scopo principale era quello di coltivare specie vegetali utili in agricoltura e nei rimboschimenti. A metà del 1800 l’Orto arrivò ad ospitare circa 1.000 specie. Proprio per questo ancora oggi vi si trovano diverse specie di piante provenienti anche da altri continenti. Tra il 1882 e il 1884 l’Orto fu completamente ristrutturato per adibirlo a parco cittadino. Fu così realizzato il lago al centro della Villa, alimentato con le acque provenienti dalla captazione della sottocorrente del Torrente Vezzola. Nel corso degli anni la superficie della Villa è stata ridotta, in particolare per la realizzazione di edifici scolastici. Del nucleo della Villa fa parte anche l’originale sede della Società Economica che oggi ospita la Pinacoteca Civica. Nella Villa hanno trovato posto i famosi “Due di coppe”, un tempo posti all’ingresso di Corso San Giorgio oltre a diversi monumenti che ricordano personalità cittadine illustri: da Giannina Milli ad Aurelio Saliceti, da Mario Capuani ad Alberto Pepe, fino a due giovani oppositori politici morti nelle carceri fasciste, Romolo Di Giovannantonio e Berardo Di Antonio.

2.10.18

La protezione dei siti della Rete Natura 2000 in Abruzzo

 
Il WWF Abruzzo e lo Studio Legale Guerrieri & De Gregoriis hanno organizzato per venerdì 5 ottobre alle ore 15.30 presso la sala della Figlia di Iorio al Palazzo della Provincia di Pescara in piazza Italia n. 30, una giornata di studio su “La protezione dei siti della Rete Natura 2000 in Abruzzo”.
La giornata, che gode del patrocinio della Provincia di Pescara, dell’Ordine degli Architetti di Teramo, dell’Ordine degli Ingegneri di Pescara e dell’Ordine dei Dottori degli Agronomi e Forestali di Pescara, intende ripercorrere la genesi e lo sviluppo della normativa della Rete Natura 2000 voluta dall’Unione Europea per tutelare il patrimonio di biodiversità del nostro continente. Nel corso dell’incontro si focalizzerà l’attenzione sullo stato di attuazione della Rete nella Regione Abruzzo, anche dal punto di vista privilegiato degli esperti del settore ambientale, mettendo in luce i risultati conseguenti e le criticità ancora esistenti.
All’incontro, moderato da Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia, prenderanno parte Federico Roggero dell’Università La Sapienza di Roma, Igino Chiucchiarelli della Regione Abruzzo, Lorenzo De Gregoriis dello Studio Legale Guerrieri & De Gregoriis, Andrea Natale dell’Istituto Abruzzese Aree Protette e Tommaso Navarra Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
La partecipazione all’evento, supportato dal Gruppo S.i.Te e da Selcocopy, consente il riconoscimento di n. 2 cfp per gli iscritti all’Ordine degli Ingegneri di Pescara e di n. 0,375 cfp agli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Pescara. 

1.10.18

Domenica 7 ottobre: torna Urban Nature, la natura in città anche in Abruzzo

 
L’elisir di buona salute per tutti noi, e in particolare per i più piccoli, è nascosto nel verde urbano: è questo il principio dal quale dovrebbe partire la progettazione delle nostre città per restituire agli abitanti la “biodiversità perduta”. Ed è questo lo spirito che anima “Urban Nature 2018”. Giunta alla sua seconda edizione, la manifestazione è organizzata dal WWF domenica 7 ottobre in tutta Italia con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’ANCI, e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’Associazione Nazionale Musei Scientifici, l’Arma dei Carabinieri e l’AGESCI.
Domenica 7 ottobre “Urban Nature” animerà circa 40 città italiane, piccole e grandi: l’invito a vivere un’intera giornata di festa della natura urbana è rivolto a famiglie, bambini, giovani, studenti, appassionati di natura e non, pubblico che frequenta i parchi, turisti e le tante comunità locali già attive da anni nelle aree urbane sul territorio in azioni concrete di difesa della natura.
Quest’anno il WWF punterà i riflettori sugli effetti che provoca la vita in un ambiente artificiale dove la natura e la salute vengono spesso al secondo posto e dove i più piccoli sono anche i più colpiti. Si proporranno ad amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole nuove soluzioni per promuovere, proteggere e rilanciare la biodiversità in ambito urbano. In occasione di “Urban Nature”, infatti, il WWF lancerà un nuovo Report dal titolo “Benessere e Natura: Città verdi a misura di bambino” che affronterà il tema del valore della natura per il benessere umano, in particolare nell’ambito urbano.
Per sottolineare l’importanza degli alberi “amici delle città” il WWF ha anche stilato una mappa delle 10 “funzioni principali” che la natura urbana ci garantisce grazie alla presenza di parchi, ville e giardini pubblici e privati: dalla difesa dai picchi di calore dovuti al cambiamento climatico all’estetica delle metropoli, dall’attrazione turistica all’aumento del valore immobiliare, tutti elementi fondamentali per il nostro benessere.
I volontari abruzzesi sono già al lavoro per organizzare gli eventi della nostra regione: le piazze, i parchi e i giardini di Avezzano, Chieti, Lanciano e Teramo saranno animati da esibizioni, giochi, visite guidate, caccie al tesoro, concorsi fotografici e tante altre attività.
A breve le informazioni sulle singole iniziative saranno sul sito www.wwf.it e sulla pagina Facebook del WWF Abruzzo.