25.7.15

Importante (primo) stop alla barbarie dei "richiami vivi": vietate nuove catture


La “legge europea 2014”, appena approvata definitivamente dal Senato, proibisce la cattura di uccelli con le reti (articolo 21) e di tutti gli altri mezzi vietati dalla “direttiva uccelli”, ed estende il divieto di commercializzazione per tutti gli uccelli viventi allo stato selvatico nel territorio europeo (articolo 22).
Dopo decenni di battaglie, denunce e soprattutto di condanne dall’Unione Europea anche l’Italia vieta la pratica barbara, vergognosa ed anacronistica della cattura con reti, vischio, trappole, roccoli, di migliaia di uccellini poi “carcerati” per mesi in gabbie minuscole, spesso tenuti al buio o accecati, con scarsi cibo ed acqua. Erano queste le “antiche tradizioni”, tuttora in uso in molte regioni del nord, per poter fare i famosi piatti di “polenta e osei”. 
Ogni anno centinaia di Guardie volontarie venatorie del WWF sono impegnate nel combattere questo fenomeno particolarmente concentrato nelle aree più "calde" come, ad esempio, le Valli Bresciane, ma anche alcune piccole isole. L’Italia è infatti un ponte naturale tra l’Europa e il Mediterraneo e i piccoli uccelli migratori, come pispole, pettirossi, merli, allodole, utilizzano le nostre campagne e vallate per riposarsi e trovare nutrimento nel loro lungo viaggio.
Finalmente è stato dato ascolto alle ragioni del diritto, dell’Europa, della scienza, ma soprattutto del cuore: la strage di piccoli uccelli migratori, sin dalla prossima stagione venatoria sarà vietata, anche grazie alle migliaia di persone che si sono mobilitate per chiedere la cancellazione dell’uso dei “richiami vivi”, insieme alla nostra Associazione e a tante altre associazioni ambientaliste ed animaliste. 
Occorre ricordare che questa nuova norma era dovuta da tempo, perché l’utilizzo dei richiami vivi a fini venatori e dei mezzi come le reti per catturali, è vietato da anni dalle direttive Europee e l’Italia era sotto procedura di infrazione.
Con grandissima soddisfazione e gioia, il WWF ringrazia tutti coloro, parlamentari e membri del Governo, che hanno contribuito con i loro voti ed interventi a questo grande risultato.