Il voto della II Commissione consiliare che ha approvato la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio è una pagina nera per la Regione Abruzzo che sta facendo di tutto per perdere il suo titolo di “regione dei parchi”.
Ci complimentiamo con quei consiglieri regionali che hanno scelto di tagliare un’area naturale protetta al solo scopo di favorire gli interessi di alcuni privati, accampando scuse urbanistiche e ambientali che sono state smontate da eminenti professori universitari nel corso delle audizioni in commissione delle associazioni ambientaliste e del comitato cittadino che si batte per la riserva.
Le stesse forze di centrodestra e centrosinistra che con il loro comportamento nei consigli comunali di Roseto degli Abruzzi e Giulianova ed in quello provinciale di Teramo hanno impedito che la riserva diventasse operativa, oggi ne hanno decretato il taglio.
Da domani ci rimetteremo al lavoro affinché il consiglio regionale nel suo complesso non confermi il voto della commissione, ma oggi prevale lo sconforto nel vedere una politica incapace di gestire un territorio senza cementificarlo.
Ci complimentiamo con quei consiglieri regionali che hanno scelto di tagliare un’area naturale protetta al solo scopo di favorire gli interessi di alcuni privati, accampando scuse urbanistiche e ambientali che sono state smontate da eminenti professori universitari nel corso delle audizioni in commissione delle associazioni ambientaliste e del comitato cittadino che si batte per la riserva.
Le stesse forze di centrodestra e centrosinistra che con il loro comportamento nei consigli comunali di Roseto degli Abruzzi e Giulianova ed in quello provinciale di Teramo hanno impedito che la riserva diventasse operativa, oggi ne hanno decretato il taglio.
Da domani ci rimetteremo al lavoro affinché il consiglio regionale nel suo complesso non confermi il voto della commissione, ma oggi prevale lo sconforto nel vedere una politica incapace di gestire un territorio senza cementificarlo.