Il WWF torna sulla vicenda dei nidi di balestrucci nell’ex edificio della Villeroy & Boch per segnalare come il muro dove sono stati individuati oltre 20 nidi di questa specie con uova e piccoli è rimasto in piedi, grazie all’azione dell’Associazione che è intervenuta presso la ditta incaricata dell’abbattimento e le Autorità competenti dopo le segnalazioni di cittadini seguite ad un primo intervento di demolizione.
Come si ricorderà dall’inizio di giugno il WWF è intervenuto sia con note ufficiali che con un sit-in di protesta, organizzato insieme alla LIPU, per evitare la distruzione dei nidi ed avventuristiche soluzioni di trasporto dei piccoli e delle uova altrove.
Prima dell’intervento del WWF, purtroppo, alcuni nidi sono stati distrutti e del resto anche tutta la fauna probabilmente presente all’interno dell’edificio demolito è stata danneggiata o allontanata.
In questi due mesi il WWF ha provveduto ad un monitoraggio continuo della situazione segnalando tempestivamente ai responsabili della demolizione ed alle Autorità la continua presenza di nuovi piccoli nei nidi. Ciò ha impedito, fino ad oggi, che fossero compromesse le nidiate succedutesi.
Si tratta ora di attendere le prime settimane di settembre quando anche gli ultimi piccoli si saranno involati.
“Quanto è emerso”, dichiara Donatella Policreti del WWF di Teramo, “ci spinge a ritenere fondamentale un’azione preventiva di tutela dei nidi di rondini, rondoni e balestrucci, nonché, in generale, dei migratori e della fauna selvatica che ormai trova rifugio anche nella nostra città. Molto spesso con semplici accorgimenti è possibile garantire la convivenza tra l’uomo e gli animali. Nel caso specifico attendere il momento dell’involo ha consentito la salvaguardia perlomeno parziale di una parte della colonia presente. Per il futuro, anche per non disperdere questo patrimonio faunistico della nostra città, si potranno dotare i nuovi edifici di nidi artificiali, lucernai o di scalini con superfici ruvide dove i balestrucci, e più in generale l’avifauna nidificante, possono creare i loro nidi”.
La presenza di rondini, balestrucci, ma anche pipistrelli – tutti tutelati dalla normativa vigente in materia – è importante, oltre che per la tutela della biodiversità, anche per l’uomo. Questi animali, infatti, sono degli “insetticidi naturali” eccezionali che consentono di limitare il numero di zanzare ed altri insetti senza avvelenare l’aria con pesticidi ed insetticidi chimici.
Solo per dare un’idea dell’efficacia di questi animali basti pensare che un singolo balestruccio riesce a mangiare in un giorno fino a 2 etti di insetti (migliaia di esemplari): si calcola che ogni anno vengono predati da rondini e balestrucci circa 30.000 tonnellate di mosche e zanzare in modo assolutamente ecologico senza alcun inquinamento.
Come si ricorderà dall’inizio di giugno il WWF è intervenuto sia con note ufficiali che con un sit-in di protesta, organizzato insieme alla LIPU, per evitare la distruzione dei nidi ed avventuristiche soluzioni di trasporto dei piccoli e delle uova altrove.
Prima dell’intervento del WWF, purtroppo, alcuni nidi sono stati distrutti e del resto anche tutta la fauna probabilmente presente all’interno dell’edificio demolito è stata danneggiata o allontanata.
In questi due mesi il WWF ha provveduto ad un monitoraggio continuo della situazione segnalando tempestivamente ai responsabili della demolizione ed alle Autorità la continua presenza di nuovi piccoli nei nidi. Ciò ha impedito, fino ad oggi, che fossero compromesse le nidiate succedutesi.
Si tratta ora di attendere le prime settimane di settembre quando anche gli ultimi piccoli si saranno involati.
“Quanto è emerso”, dichiara Donatella Policreti del WWF di Teramo, “ci spinge a ritenere fondamentale un’azione preventiva di tutela dei nidi di rondini, rondoni e balestrucci, nonché, in generale, dei migratori e della fauna selvatica che ormai trova rifugio anche nella nostra città. Molto spesso con semplici accorgimenti è possibile garantire la convivenza tra l’uomo e gli animali. Nel caso specifico attendere il momento dell’involo ha consentito la salvaguardia perlomeno parziale di una parte della colonia presente. Per il futuro, anche per non disperdere questo patrimonio faunistico della nostra città, si potranno dotare i nuovi edifici di nidi artificiali, lucernai o di scalini con superfici ruvide dove i balestrucci, e più in generale l’avifauna nidificante, possono creare i loro nidi”.
La presenza di rondini, balestrucci, ma anche pipistrelli – tutti tutelati dalla normativa vigente in materia – è importante, oltre che per la tutela della biodiversità, anche per l’uomo. Questi animali, infatti, sono degli “insetticidi naturali” eccezionali che consentono di limitare il numero di zanzare ed altri insetti senza avvelenare l’aria con pesticidi ed insetticidi chimici.
Solo per dare un’idea dell’efficacia di questi animali basti pensare che un singolo balestruccio riesce a mangiare in un giorno fino a 2 etti di insetti (migliaia di esemplari): si calcola che ogni anno vengono predati da rondini e balestrucci circa 30.000 tonnellate di mosche e zanzare in modo assolutamente ecologico senza alcun inquinamento.