17.2.08

Riciclare, meglio che produrre

Oggi "ricicliamo" un bel articolo di Paola Tavella uscito sull'ultimo numero di Magazine, il settimanale del Corriere della Sera. Ci sembra che in poche righe dica cose molto più sensate di quelle dette nelle ultime settimane in centinaia di trasmissioni televisive sull'argomento .
Mentre bruciano immensi roghi di spazzatura e la gente fa i riots per preservare i propri paesi dalle discariche, il Governatore della Banca d’Italia dice che dobbiamo aumentare la produzione. Se un marziano arrivasse in questi giorni nel nostro Paese magari gli farebbe osservare che sarebbe preferibile il contrario, diminuire la produzione e usare quel che abbiamo, la quantità enorme di oggetti che ci sommerge, fino all’ultimo spillo.
È una banalità ricordare che la metà dei nostri scarti può essere riciclato o riutilizzato; a me lo rammentano una donna straniera e il suo bambino che ogni sera passano sotto casa mia e frugano nei cassonetti con un ferro a uncino e vivono di quel che io avanzo, e mi viene alla mente anche che riciclare è “parente stretto del ripartire”.
È un dramma organizzativo ma anche morale essere così separati dai nostri bisogni, usare tanto di più di quel che ci serve. Una signora che conosco, novant’anni, che prendo un po’ in giro perché conserva e riutilizza sacchetti di plastica, imballaggi, elastici, fiammiferi, mi ha detto: “Non hai ancora capito che tutto quello che gettiamo via non sparisce, ma lo mettiamo sulle spalle a qualcun altro?”.