Per far conoscere la natura in città, torna in tutta Italia l’evento del WWF “Urban Nature”, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dall’ANCI, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’Associazione Nazionale Musei Scientifici e l’Arma dei Carabinieri.
E torna anche a Teramo con due iniziative che avranno come protagonista la nostra Villa Comunale. Domani, venerdì 5 ottobre, si terrà un laboratorio di educazione ambientale all’aperto con le ragazze e i ragazzi del Plesso scolastico “San Giorgio” dell’Istituto Comprensivo “Savini - San Giuseppe - San Giorgio”. Una sorta di anteprima di quanto avverrà domenica 7 ottobre, dalle ore 9.30, con una visita guidata gratuita aperta a tutti della Villa, seguita da una caccia al tesoro all’interno di questo bel parco cittadino.
“La Villa Comunale è il cuore verde della nostra città”, dichiara Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo. “Purtroppo pochi teramani ne conoscono il patrimonio floro-faunistico e le tante curiosità legate alla sua storia… Abbiamo organizzato la visita guidata e la caccia al tesoro proprio per far conoscere le caratteristiche di questo parco cittadino e anche per sensibilizzare tutti alla sua tutela. L’edizione di quest’anno si rivolge con particolare attenzione ai giovani che stanno perdendo il contatto con la vita all’aria aperta. Viviamo sempre più in ambienti artificiali con un vero e proprio “deficit di natura”. Il messaggio che vogliamo lanciare è legato proprio all’importanza della relazione tra cittadini e natura. Le nostre città hanno luoghi verdi molto importanti e anche Teramo con la Villa Comunale e i parchi sui due lungofiume offre molto dal punto di vista ambientale”.
La Villa Comunale di Teramo. Dedicata a Stefano Bandini, giovane teramano operatore della protezione civile scomparso nel 2005, medaglia d’oro al valore civile, la Villa Comunale è nata come Orto Botanico Sperimentale Agrario alla fine degli Anni Venti del XIX secolo su iniziativa della Società Economica di Teramo con un’estensione maggiore di quella odierna. Lo scopo principale era quello di coltivare specie vegetali utili in agricoltura e nei rimboschimenti. A metà del 1800 l’Orto arrivò ad ospitare circa 1.000 specie. Proprio per questo ancora oggi vi si trovano diverse specie di piante provenienti anche da altri continenti. Tra il 1882 e il 1884 l’Orto fu completamente ristrutturato per adibirlo a parco cittadino. Fu così realizzato il lago al centro della Villa, alimentato con le acque provenienti dalla captazione della sottocorrente del Torrente Vezzola. Nel corso degli anni la superficie della Villa è stata ridotta, in particolare per la realizzazione di edifici scolastici. Del nucleo della Villa fa parte anche l’originale sede della Società Economica che oggi ospita la Pinacoteca Civica. Nella Villa hanno trovato posto i famosi “Due di coppe”, un tempo posti all’ingresso di Corso San Giorgio oltre a diversi monumenti che ricordano personalità cittadine illustri: da Giannina Milli ad Aurelio Saliceti, da Mario Capuani ad Alberto Pepe, fino a due giovani oppositori politici morti nelle carceri fasciste, Romolo Di Giovannantonio e Berardo Di Antonio.