Si parla in questi giorni di rilanciare il turismo nelle aree interne di Abruzzo.
Leggete un po' qui di seguito il resoconto, pubblicato in un articolo di Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera, di uno "scontro al vertice" tra il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ed il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Era proprio quello di cui si sentiva il bisogno!
Gelo sul Gran Sasso tra le ministre
ROMA — Gelo tra Stefania Prestigiacomo e Michela Vittoria Brambilla. La seconda, appena nominata ministro per il Turismo, ha organizzato una conferenza sulle cosiddette «aree protette» nel Parco del Gran Sasso, senza invitare la prima che, in quanto titolare del dicastero dell’Ambiente, è responsabile del parco.
C’è questa storia (politicamente di un certo sfizio). Sentite. Il ministro per il Turismo Michela Brambilla — rossa di capelli e in gran sintonia con Silvio Berlusconi, ma ministro solo dallo scorso 8 maggio, dopo aver trascorso un lungo, faticoso anno nel purgatorio dei sottosegretari — decide di organizzare una conferenza per rilanciare le attività di sua competenza nelle cosiddette «aree protette». Luogo prescelto: Fonte Cerreto, ai piedi della funivia che si arrampica sul dorso del Gran Sasso, strepitoso picco sull’omonimo Parco nazionale.
C’è già la data: il prossimo 28 giugno, domenica. E c’è pure già un sommario elenco degli invitati. Nel quale, oltre agli operatori del settore, ai rappresentanti di Legambiente, figura il Cavaliere, ma non Stefania Prestigiacomo, responsabile dell’Ambiente e, di fatto, responsabile dello stesso Parco nazionale.
Per capirci: è come se qualcuno organizzasse una cena a casa vostra, e non vi invitasse. La faccenda, finora, ha navigato sottotraccia. Ci sono state le elezioni europee, poi è sbarcato il colonnello Gheddafi. Ma è una faccenda troppo spinosa (e poi tutti ricordano i titoli dei giornali di quando Berlusconi, nel maggio del 2008, formò il suo governo: con la Prestigiacomo che, secondo alcuni, soffiò all’ultimo il ministero dell’Ambiente proprio alla Brambilla, osteggiata — con discrezione — dal potentissimo Marcello Dell’Utri).
Ministro Prestigiacomo, è stato uno sgarbo, o no? «Non so di cosa stia parlando...». Sto parlando della conferenza che il ministro Brambilla ha organizzato sul Gran Sasso. «Ah... Beh...». Ministro... «Senta: il Parco non è certo di mia proprietà ». Certo: e detto questo? «Dico che ovviamente il ministro Brambilla non può organizzare un convegno per parlare di valorizzazione delle 'aree protette'... si tratta di questioni che attengono al ministero che ho il privilegio di rappresentare, e d’altra parte, come noto, sull’argomento abbiamo già le nostre politiche, molto precise e molto apprezzate...».
ROMA — Gelo tra Stefania Prestigiacomo e Michela Vittoria Brambilla. La seconda, appena nominata ministro per il Turismo, ha organizzato una conferenza sulle cosiddette «aree protette» nel Parco del Gran Sasso, senza invitare la prima che, in quanto titolare del dicastero dell’Ambiente, è responsabile del parco.
C’è questa storia (politicamente di un certo sfizio). Sentite. Il ministro per il Turismo Michela Brambilla — rossa di capelli e in gran sintonia con Silvio Berlusconi, ma ministro solo dallo scorso 8 maggio, dopo aver trascorso un lungo, faticoso anno nel purgatorio dei sottosegretari — decide di organizzare una conferenza per rilanciare le attività di sua competenza nelle cosiddette «aree protette». Luogo prescelto: Fonte Cerreto, ai piedi della funivia che si arrampica sul dorso del Gran Sasso, strepitoso picco sull’omonimo Parco nazionale.
C’è già la data: il prossimo 28 giugno, domenica. E c’è pure già un sommario elenco degli invitati. Nel quale, oltre agli operatori del settore, ai rappresentanti di Legambiente, figura il Cavaliere, ma non Stefania Prestigiacomo, responsabile dell’Ambiente e, di fatto, responsabile dello stesso Parco nazionale.
Per capirci: è come se qualcuno organizzasse una cena a casa vostra, e non vi invitasse. La faccenda, finora, ha navigato sottotraccia. Ci sono state le elezioni europee, poi è sbarcato il colonnello Gheddafi. Ma è una faccenda troppo spinosa (e poi tutti ricordano i titoli dei giornali di quando Berlusconi, nel maggio del 2008, formò il suo governo: con la Prestigiacomo che, secondo alcuni, soffiò all’ultimo il ministero dell’Ambiente proprio alla Brambilla, osteggiata — con discrezione — dal potentissimo Marcello Dell’Utri).
Ministro Prestigiacomo, è stato uno sgarbo, o no? «Non so di cosa stia parlando...». Sto parlando della conferenza che il ministro Brambilla ha organizzato sul Gran Sasso. «Ah... Beh...». Ministro... «Senta: il Parco non è certo di mia proprietà ». Certo: e detto questo? «Dico che ovviamente il ministro Brambilla non può organizzare un convegno per parlare di valorizzazione delle 'aree protette'... si tratta di questioni che attengono al ministero che ho il privilegio di rappresentare, e d’altra parte, come noto, sull’argomento abbiamo già le nostre politiche, molto precise e molto apprezzate...».
Piuttosto dura. Si stava imbarcando su un volo aereo e, sulla questione, è parsa calma, ma dura.
Più vaga, la Brambilla. Ministro, ma perché mai organizza una conferenza sul Gran Sasso e invita tutti tranne la padrona di casa, vale a dire la Prestigiacomo? «Guardi, sono in riunione... vuole la verità? ». Possibilmente. «Sa’ che io questa vicenda non la conosco nei dettagli?». No? «No, giuro».
Più vaga, la Brambilla. Ministro, ma perché mai organizza una conferenza sul Gran Sasso e invita tutti tranne la padrona di casa, vale a dire la Prestigiacomo? «Guardi, sono in riunione... vuole la verità? ». Possibilmente. «Sa’ che io questa vicenda non la conosco nei dettagli?». No? «No, giuro».
A questo punto, forse, conviene rivolgersi ad Arturo Diaconale, direttore dell’Opinione e commissario del Parco nazionale Gran Sasso.
È vero che ha ricevuto, come risulta al Corriere, una telefonata dal ministro Prestigiacomo, la quale le avrebbe chiesto, se non proprio ordinato, di non collaborare con l’evento organizzato dal ministro Brambilla? «Spero ci sia stata una mancanza di coordinamento...». Lasciamo le speranze, per ora. Limitiamoci ai fatti. «Beh, è chiaro che io, in una situazione del genere, non posso che adeguarmi alle indicazioni del ministero da cui dipende il parco... Quindi se il ministro Prestigiacomo non partecipa alla conferenza, è evidente che non parteciperà neppure il Parco...».
Per gli appassionati di dati statistici: questa è la prima polemica in cui finisce il ministro Brambilla.
È vero che ha ricevuto, come risulta al Corriere, una telefonata dal ministro Prestigiacomo, la quale le avrebbe chiesto, se non proprio ordinato, di non collaborare con l’evento organizzato dal ministro Brambilla? «Spero ci sia stata una mancanza di coordinamento...». Lasciamo le speranze, per ora. Limitiamoci ai fatti. «Beh, è chiaro che io, in una situazione del genere, non posso che adeguarmi alle indicazioni del ministero da cui dipende il parco... Quindi se il ministro Prestigiacomo non partecipa alla conferenza, è evidente che non parteciperà neppure il Parco...».
Per gli appassionati di dati statistici: questa è la prima polemica in cui finisce il ministro Brambilla.