In tutte le città più moderne del mondo si stanno compiendo scelte per la riduzione del traffico privato delle automobili.
Ormai viviamo in un mondo urbanizzato: oltre la metà della popolazione mondiale vive in città. In Europa e Nord America le aree urbane ospitano più del 70% della popolazione e ciò costituisce un cambiamento fondamentale nelle nostre relazioni con l’ambiente. Città efficienti e ben progettate possono offrire una qualità di vita superiore e più salutare con un’impronta ecologica ridotta. Le città rappresentano l’epicentro di uno sviluppo sostenibile.
L’Amministrazione Comunale ha proposto la realizzazione di una pista ciclabile nel quartiere della Gammarana. E sarebbe il primo vero atto verso quella città del pedone e della bicicletta di cui si era parlato in campagna elettorale e di cui si sono perse le tracce.
Da parte di qualcuno sono state sollevate perplessità su questa scelta. A parere del WWF è invece la scelta giusta da fare, per troppo tempo rimandata.
Certamente per migliorare la vivibilità in città non sarà sufficiente una sola pista ciclabile in un singolo quartiere ed è ovvio che una novità nella sua fase iniziale possa provocare dei problemi per alcuni singoli o per qualche categoria.
Tutti i cambiamenti all’inizio incontrano qualche resistenza ed è compito dell’Amministrazione Comunale ascoltare le ragioni di chi è contrario, coinvolgendo tutta la cittadinanza per trovare le soluzioni migliori. Ma non si deve recedere dalla scelta di fondo.
Teramo ha bisogno di meno macchine e più biciclette, perché ha bisogno di sviluppare una mobilità sostenibile.
L’inquinamento che colpisce la nostra città, come le altre, non si vede, ma non per questo non provoca danni. La tutela dell’atmosfera e, più in generale, dell’ambiente sono strettamente correlate alla tutela della salute, ad iniziare da quella dei bambini che sono i più colpiti dall’inquinamento.
Facilitare l’uso dei mezzi pubblici e della bicicletta in città, penalizzando l’uso delle auto private è fondamentale per migliorare la qualità della nostra vita. E mettere i cittadini nelle condizioni di poter scegliere di usare la bici in sicurezza per andare al lavoro e per portare i figli a scuola consente di far risparmiare molti soldi alle famiglie, considerato gli alti costi legati al mantenimento della propria auto. E sul lungo periodo permetterà di risparmiare sui costi sanitari, vista la relazione tra ambiente insalubre e malattie.
Infine, una considerazione più generale.
Il processo di petrolizzazione che sta interessando la nostra regione ci pone ormai di fronte all’urgenza di scelte concrete. Gli abruzzesi sono giustamente preoccupati per le richieste di ricerche petrolifere a terra e nel mare antistante la nostra costa. Ma per essere credibile la giusta opposizione a questa deriva petrolifera deve trovare attuazione anche in scelte che riducono le richieste di carburante ed energia da fonti fossili.
E si può partire anche da una pista ciclabile!