"Le Foreste ci proteggono: difendiamole. Il loro futuro è nelle nostre mani".
Questo è lo slogan con cui il WWF ha avviato una grande Campagna per salvare le foreste del mondo e promosso da oggi una raccolta fondi http://www.wwf.it/foreste che culminerà il 24 maggio con la Giornata delle Oasi.
Le aree protette del WWF quest’anno scendono in campo per salvare un’importante Oasi del Pianeta, definita il “cuore verde dell’Africa”, il Parco di Dzanga Sangha – nel Bacino del Congo – habitat di gorilla, elefanti e rifugio anche per le popolazioni che vogliono sfuggire la distruzione del loro ambiente, fermare le guerre e costruire uno sviluppo che sia sostenibile e duraturo.
Il Bacino del Congo negli ultimi anni sta rischiando di perdere un incredibile patrimonio di biodiversità e risorse naturali a causa della deforestazione, del bracconaggio, delle illecite attività estrattive e dai recenti conflitti armati.
Dal 10 al 24 maggio è possibile aiutare il progetto per il “Cuore Verde dell’Africa” inviando un SMS o chiamando da rete fissa al 45503. Si può donare anche sul sito http://www.wwf.it/foreste.
La deforestazione è un vero e proprio crimine contro l’umanità: i crimini forestali, anche se difficilmente quantificabili, secondo l’UNEP alimentano un mercato intorno ai 30-100 miliardi di dollari l’anno: ad esempio, nella guerra civile della Liberia, tra il 1989 e il 1996, l’industria del legno ha ricavato 80-100 milioni di dollari l’anno di cui solo il 10% è andato alle casse dello Stato.
I soldi hanno finanziato il protrarsi e l’espandersi del conflitto con un bilancio di 250.000 morti, milioni di profughi e la distruzione dell’economia locale.
Simili drammi si sono verificati anche nella Repubblica Democratica del Congo e in Cambogia. Gli effetti negativi dell’illegalità presente nel settore forestale si ripercuotono direttamente sul settore industriale, quel settore che spesso è allo stesso tempo causa e vittima di questi processi, un settore produttivo che si stima perda circa 10 miliardi di dollari l’anno a causa dell’illegalità. Questo dato non tiene conto delle ingenti perdite per gli stessi Paesi produttori che, secondo la Banca mondiale, presentano ammanchi di almeno 5 miliardi di dollari l’anno, considerando solo l’evasione fiscale. Risorse economiche che potrebbero essere utilizzate per lo sviluppo di programmi di gestione e conservazione delle stesse aree forestali oggi minacciate.
“La combinazione letale di deforestazione, caccia insostenibile e bracconaggio sta distruggendo il cuore verde dell’Africa – ha dichiarato Isabella Pratesi direttore Conservazione Internazionale WWF Italia - con un danno incommensurabile per le comunità che vivono in questi luoghi e per l’intera umanità”.
A fianco del WWF conferma il suo impegno anche Gabriella Pession: “Volentieri ho accettato di appoggiare le iniziative WWF a favore delle foreste, polmoni verdi del Pianeta che regalano a tutti noi ossigeno e risorse naturali indispensabili per la nostra vita; è importante assicurare un futuro a boschi e foreste per la salute e la sicurezza nostra e delle prossime generazioni”.
La deforestazione nel Bacino del Congo
Oggi il Bacino del Congo è uno dei luoghi del Pianeta dove la deforestazione e la distruzione delle risorse hanno raggiunto una pericolosa intensità: ogni anno in questa parte dell’Africa si perdono 700 mila ettari di foreste tropicali. Tante le cause di questa devastazione: dalla trasformazione delle foreste in aree coltivate al pascolo del bestiame domestico; dal taglio illegale degli alberi alla costruzione di dighe e strade; dall’estrazione illegale delle risorse minerarie al bracconaggio.
Inoltre, la caccia alle specie selvatiche della zona – come elefanti, scimpanzé, gorilla di pianura e di montagna, antilopi, pangolini e tanti altri animali– sta seriamente mettendo a rischio l’esistenza di molte specie, tanto che le stesse Nazioni Unite attraverso l'UNEP attestano che, senza interventi mirati a limitare il bracconaggio in questa zona dell’Africa, entro il 2020/25 gran parte delle popolazioni di grandi scimmie del Bacino del Congo potrebbero estinguersi. Stesso discorso vale anche per gli elefanti che continuano ad essere decimati dai bracconieri per il commercio dell’avorio; purtroppo questi incredibili animali – solo nella Repubblica Democratica del Congo – sono passati, in meno di 60 anni, da 200 mila esemplari a meno di 20 mila.
L'impegno del WWF
Per proteggere l’area di Dzanga Sangha il WWF vuole garantire sostegno alle popolazioni indigene che vivono nell’area: quelle comunità detengono, infatti, da millenni saperi fondamentali sugli ecosistemi forestali e rappresentano i principali custodi della ricchissima biodiversità del parco.
Inoltre il WWF forma e sostiene le eco guardie nelle loro attività antibracconaggio, monitora l’area e prosegue nella sua attività di lotta alla deforestazione.
Ma è fondamentale sostenere le comunità locali in progetti di sviluppo sostenibile. Uno di questi è sicuramente volto alla promozione di un turismo sostenibile all’interno dell’area protetta, tramite la conservazione e l’abitudine alla presenza umana dei gorilla di pianura presenti nel parco. L’esperienza di altre realtà africane come Tanzania, Kenia e Ruanda, ha dimostrato, infatti, che il turismo sostenibile può realmente rappresentare una fonte di stabile finanziamento e di sviluppo dell’economia locale.
Il 24 maggio, la Festa delle Oasi WWF dedicata alle Foreste
Una domenica tra boschi, paludi, spiagge e campagne: è la Giornata delle Oasi del WWF Italia, il tradizionale appuntamento che coinvolge ogni anno migliaia di persone in tutta Italia che, grazie alle visite gratuite e agli eventi speciali organizzati, riescono a vivere in prima persona, magari in famiglia o con gli amici, un patrimonio naturalistico tra i più preziosi e meglio conservati del nostro territorio. Sono circa un centinaio le Oasi del WWF, per una superficie di circa 35.000 ettari: circa 40 Oasi tutelano aree boschive, di cui una ventina sono costituite esclusivamente da foreste. La superficie forestale tutelata dal WWF nelle Oasi è di circa 11.000 ettari.
Le Oasi WWF ospitano una ricchissima biodiversità di piante e animali e che ogni giorno supportano le nostre vite garantendo aria e acqua pulita, difendendoci dai dissesti idrogeologici, offrendo risorse, bellezza e posti di lavoro. Nel loro insieme rappresentano i principali ambienti del Paese e sono luoghi di rifugio per specie animali e vegetali rare o a rischio.
Domenica 24 maggio le Oasi saranno aperte gratuitamente a tutti e animate da eventi, iniziative, manifestazioni che coinvolgeranno il pubblico, piccolo e grande, urbano o dei centri vicini con visite guidate, giochi didattici, liberazioni di animali curati e pronti a tornare nel loro ambiente, esposizioni di mostre di disegni o foto, momenti culturali, mercatini con prodotti bio, semplici momenti di svago.
”SALVA IL CUORE VERDE DELL’AFRICA”
Dal 10 al 24 maggio invia un sms o chiama il 45503.
Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile e CoopVoce. Sarà di 2 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone e di 2/5 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45503 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.