Questa mattina, in una conferenza stampa
tenutasi presso la sede di Teramo, il WWF locale ha illustrato l’analisi
condotta sulle scelte ambientali contenute nei programmi elettorali dei
candidati alla carica di sindaco per il Comune di Teramo.
Nelle scorse settimane il WWF Teramo ha
richiesto alle segreterie di tutti i candidati i programmi elettorali.
Hanno aderito alla richiesta Fabio Berardini,
Maurizio Brucchi, Graziella Cordone, Manola Di Pasquale, Giorgio Giannella e
Gianluca Pomante.
Si è rifiutato di consegnare il programma il
candidato Berardo Rabuffo.
L’analisi condotta dal WWF ha riguardato 8 tematiche
attinenti alla tutela ambientale: mobilità; gestione dei rifiuti; gestione del
verde; inquinamento di acqua, aria e suolo; energia; randagismo ed animali da
affezione; partecipazione ed educazione ambientale; sostenibilità ed
urbanistica.
Mobilità.
La volontà di ridurre il traffico cittadino
emerge da quasi tutti i programmi, anche se un richiamo diretto alla
pedonalizzazione integrale del centro storico si trova solo nel programma del
candidato Berardini.
Molti candidati propongono ulteriori
parcheggi e posti auto a tempo: misure che però incentivano l’uso della
macchina e non riducono l’inquinamento.
Più o meno tutti i candidati sono intenzionati
a promuovere bike-sharing, car-sharing e car-pooling.
Vari candidati propongono di incrementare il
servizio di trasporto pubblico.
Il candidato Pomante propone la deviazione
dei TIR dalla città al Lotto Zero, affiancandovi la proposta di creare un servizio
di consegne merci in centro storico con mezzi elettrici con hub di scambio
presso Piazza San Francesco. L’idea di hub per lo scambio delle merci si
ritrova anche nel programma della candidata Di Pasquale.
Poco condivisibile appare l’ipotesi di
creare una teleferica dal centro verso l’Università a Coste Sant’Agostino del
candidato Brucchi: per evitare il traffico privato e facilitare l’accesso alla
sede universitaria sarebbe sufficiente creare un efficiente servizio di
bus-navetta.
Praticamente tutti i candidati propongono lo
sviluppo di piste ciclabili e la candidata Di Pasquale propone anche
l’istituzione di aree a 30 km/h: tutte queste proposte però rimangono alquanto
generiche e non vengono individuate i siti su cui effettivamente si intende
agire.
Gestione dei rifiuti.
Tutti i candidati sostengono la necessità
della raccolta differenziata.
Va detto che a Teramo la raccolta
differenziata ha ottenuto risultati importanti: va quindi consolidato il
servizio fino ad oggi svolto.
Attenzione su azioni tese alla riduzione dei
rifiuti, come ad esempio la diffusione di casette per la distribuzione
dell’acqua, viene posta dai candidati Giannella, Pomante e Berardini. La
candidata Di Pasquale propone la riduzione della tariffa sui rifiuti per coloro
che recuperano la frazione organica attraverso compostiere. Il candidato
Berardini accenna nel suo programma allo sviluppo degli acquisti verdi (Green
Public Procurement).
Non vengono fornite indicazioni in merito
all’eventuale realizzazione di una nuova discarica o di un inceneritore. Al
contrario si propongono centri di recupero, selezione e trasformazione da parte
del candidato Berardini o il progetto “Vedelago” per lo smaltimento del 100%
dei rifiuti indifferenziati del candidato Brucchi.
Gestione del verde.
Tutti i candidati promuovono una migliore
gestione degli spazi verdi, ad iniziare dai parchi fluviali che, in gran parte,
si caratterizzano per situazioni di forte degrado.
Non appare molto condivisibile la proposta
della candidata Cordone di trasformare i parchi fluviali in un grande
giardino–orto botanico: pur essendo all’interno della città queste aree
dovrebbero conservare un certo grado di naturalità anche per l’importante
funzione di corridoio ecologico che svolgono tutti gli ecosistemi fluviali.
Diversi candidati propongono la creazione di
orti urbani da affidare a privati cittadini o associazioni.
Da notare però che le aree verdi sono viste
esclusivamente come aree per lo svago. Manca un richiamo concreto ad una
gestione del verde pubblico in quanto manifestazione della biodiversità che può
e deve caratterizzare anche le aree urbane. Censimento delle piante, maggiore
attenzione alle potature ed ai tagli, rinuncia all’uso di diserbanti, utilizzo
di piante autoctone: sono tutte iniziative di cui le poche aree naturali di
Teramo avrebbero molto bisogno.
Per i parchi fluviali il candidato Brucchi
insiste, nonostante le critiche ricevute ed il mancato successo
dell’iniziativa, sul bando dell’amministrazione uscente per l’affidamento a
lotti della gestione ai privati. Se ne promette, però, una revisione.
Ripresa dal candidato Berardini la legge “Un
albero per ogni neonato”.
Tutela acqua, aria e suolo.
Questo tema per la verità è trattato in
maniera molto generica in tutti i programmi.
Il candidato Brucchi e la candidata Di
Pasquale propongono il controllo costante della qualità dell’aria che peraltro
dovrebbe essere il minimo da fare.
Scarsa attenzione dedicata anche alla
qualità dei due corsi d’acqua che caratterizzano la città di Teramo, nonostante
proprio dalla nostra città la qualità delle acque del Tordino e del suo
affluente Vezzola subisca un declassamento. Un rapido accenno è contenuto nel
programma del candidato Berardini, mentre la candidata Di Pasquale parla
genericamente di interventi sul sistema fognario per migliorare la qualità
delle acque.
Nessuna proposta concreta per una
ricontrattualizzazione con i vari soggetti che utilizzano le acque di questi
corsi d’acqua per garantire un maggior deflusso. Nessuna presa di posizione sui
tagli indiscriminati che periodicamente caratterizzano la vegetazione spondale
(tagli del tutto inutili nel medio periodo e capaci di compromettere la
capacità autodepurativa dei fiumi).
Appena un accenno alla bonifica di micro e
macro discariche nel programma del candidato Berardini.
Energia.
Processi di efficientamento energetico degli
edifici sono proposti praticamente da tutti i candidati: dalle termovalvole
all’illuminazione pubblica a LED.
Il programma della candidata Cordone sul
punto risulta essere molto dettagliato, richiamando anche la necessità di
rispettare gli obiettivi energetici 2020.
Quasi tutti i candidati propongono poi di
incentivare l’autosufficienza energetica degli edifici con pannelli solari.
La candidata Di Pasquale propone invece di
destinare l’area della discarica La
Torre all’installazione di macro-impianti per la produzione
energetica da fonti rinnovabili.
Randagismo e animali da affezione.
Da parte di vari candidati, con l’esclusione
del candidato Berardini che trascura l’argomento, vi sono proposte per
l’istituzione di uffici specifici, regolamenti o garanti per i diritti degli
animali.
La candidata Cordone esprime una critica
puntuale sulla gestione della struttura di Carapollo (più volte segnalata in
passato) e vari candidati propongono di aumentare canili e gattili, anche in
collaborazione con le associazioni di volontariato.
Non vengono però avanzate proposte su come
combattere le cause del randagismo di cani e gatti.
Partecipazione ed educazione ambientale.
Tutti i candidati si propongono di attivare
la partecipazione dei candidati attraverso vari strumenti.
Il candidato Giannella propone l’assessorato
ai Beni comuni; il candidato Berardini propone il referendum senza obbligo di
quorum e di destinare il 5% delle risorse del Comune a progetti scelti dai
cittadini (Bilancio partecipativo); la candidata Cordone individua nel civic
crowdfunding un modello di finanziamento e al tempo stesso di partecipazione
dei cittadini.
Il candidato Brucchi rivendica l’attuazione
da parte dell’Amministrazione del piano strategico “Teramo 2020” quale strumento di
ascolto e partecipazione.
Sul punto è bene che la prossima
Amministrazione adotti regole certe affinché la partecipazione non si risolva,
come sempre è accaduto in passato, a semplici “comunicazioni” fatte a scelte
ormai avvenute.
Sicuramente meno trattato il tema
dell’educazione ambientale.
Il candidato Berardini propone corsi per
studenti sulla sostenibilità ambientale in collaborazione con le associazioni
ambientaliste.
Sostenibilità ed urbanistica
La rimozione dell’amianto e l’adeguamento di
tutte le scuole alla normativa sismica ed antincendio vengono proposti da vari
candidati.
Interessante la proposta della candidata Di
Pasquale di riqualificare il mercato coperto come emporio per la vendita di prodotti
a km zero; simile proposta per la candidata Cordone che però individua come
sito vocato l’ex-Oviesse.
Molto opportunamente il candidato Giannella
propone il rispetto dell’esito referendario sull’acqua pubblica (ad iniziare
dall’abolizione della remunerazione del capitale investito). Sul punto non vi è
attenzione da parte degli altri candidati.
Non appare invece condivisibile la proposta
del candidato Pomante di “imbottigliare” l’acqua del Gran Sasso, stante anche
l’alto impatto ambientale del consumo di acqua in bottiglia (proposta che
peraltro appare in contrasto con l’altra dello stesso candidato di diffondere
casette per la distribuzione dell’acqua).
La candidata Di Pasquale punta l’attenzione
poi sul collegamento di Teramo con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti
della Laga, proponendo lo sviluppo di sentieri bianchi per l’escursionismo.
Per quanto riguarda le scelte urbanistiche, la
candidata Di Pasquale propone come criterio guida il principio “Consumo Zero
del territorio”, senza però fornire altre indicazioni. Un po’ più puntuale la
proposta del candidato Berardini che propone l’adesione al protocollo “Cemento
Zero” con il blocco di nuove aree di espansione edilizia.
Nel concreto però non si legge nulla nei
programmi in merito a quanto stabilisce l’attuale PRG e ad eventuali interventi
per ridurre le sue previsioni insediative.
Da verificare nel concreto la proposta,
sempre del candidato Berardini, di modificare il PRG per trasformare il
quartiere Colleparco in un quartiere universitario con ulteriori costruzioni.
Diversi candidati propongono che il vecchio
stadio comunale venga riqualificato mantenendo la sua vocazione sportiva
(candidati Berardini, Cordone), mentre il candidato Brucchi porta avanti la
proposta dell’Amministrazione comunale uscente di creare un’area di
negozi/botteghe artigianali ed un parco.
La proposta del candidato Brucchi di
arretrare la stazione ferroviaria appare poco condivisibile se ci si pone
l’obiettivo di incrementare l’uso del treno e andrebbe poi meglio specificata
la proposta tram-treno che consentirebbe raggiungere il centro storico.
“L’analisi dei programmi dei candidati alla carica di sindaco”, dichiara Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo, “ha evidenziato alcune buone intenzioni e diversi spunti interessanti. È certo che se si potessero mettere a sistema le buone idee enunciate, la città di Teramo si caratterizzerebbe nei prossimi 5 anni per una migliore qualità della vita. Purtroppo però ci troviamo di fronte quasi sempre a generiche dichiarazioni di principio, difficilmente riscontrabili poi nel concreto. Andrebbe forse fatto uno sforzo maggiore da parte dei candidati per individuare un numero minore di punti programmatici, ma sviluppati in maniera più approfondita così da renderli anche verificabili nel tempo”.
Il WWF auspica che i teramani scelgano degli amministratori attenti alla
tutela ambientale e che il prossimo sindaco sappia mettere al primo posto
l’interesse della collettività.