Questa mattina si è svolta a L’Aquila l’ennesima riunione della competente Commissione consiliare sulla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio.
La riunione era finalizzata ad ascoltare la posizione della nuova Giunta del Comune di Roseto degli Abruzzi: l’incontro non ha però prodotto alcun risultato, perché dalla delegazione del Comune non è emersa una posizione univoca, tenuto anche conto che il Comune è stato chiamato a pronunciarsi su tre diverse proposte di riperimetrazione senza conoscerle.
Ad oggi, infatti, sono state presentate tre diverse proposte di legge di modifica della legge istitutiva. Ci sono quella del consigliere Rabbuffo (Futuro e Libertà) e quella del consigliere D’Alessandro (PD) che vogliono una riperimetrazione della riserva con l’esclusione anche di aree di pregio ambientale e c’è poi la “geniale trovata” del consigliere Venturoni (capogruppo del PDL) che vorrebbe direttamente eliminare il problema, cancellando completamente la riserva!
Il Comitato cittadino per la Riserva naturale del Borsacchio, Italia Nostra e WWF, presenti questa mattina all’audizione, evidenziano come da anni si assiste ad un balletto senza senso: la Regione, prima ha istituito una riserva nei comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova in uno dei pochi tratti di costa abruzzese sfuggita alla cementificazione, ed oggi la vuole ridurre se non cancellare.
È dal 2005, anno della sua istituzione, che questa riserva è oggetto di interventi legislativi che hanno cercato di modificarla. La riserva è così sfuggita a diversi tentativi di speculazione, ad iniziare da un megavillaggio turistico proprio nell’area maggiormente integra della riserva.
Negli incontri pubblici organizzati dalle Associazioni e durante le interminabili discussioni nel consiglio regionale si è dimostrato in tutti i modi che le motivazioni alla base della richiesta di riduzione della riserva sono pretestuose e che gli eventuali problemi possono essere risolti in sede di approvazione del Piano di Assetto Naturalistico della riserva.
Non vi sono ragioni reali per rivedere il perimetro della riserva se non quella di venire incontro alle richieste di alcuni campeggiatori, interessati non tanto alle attività di campeggio, quanto alla trasformazione edilizia delle aree di loro pertinenza.
La riunione era finalizzata ad ascoltare la posizione della nuova Giunta del Comune di Roseto degli Abruzzi: l’incontro non ha però prodotto alcun risultato, perché dalla delegazione del Comune non è emersa una posizione univoca, tenuto anche conto che il Comune è stato chiamato a pronunciarsi su tre diverse proposte di riperimetrazione senza conoscerle.
Ad oggi, infatti, sono state presentate tre diverse proposte di legge di modifica della legge istitutiva. Ci sono quella del consigliere Rabbuffo (Futuro e Libertà) e quella del consigliere D’Alessandro (PD) che vogliono una riperimetrazione della riserva con l’esclusione anche di aree di pregio ambientale e c’è poi la “geniale trovata” del consigliere Venturoni (capogruppo del PDL) che vorrebbe direttamente eliminare il problema, cancellando completamente la riserva!
Il Comitato cittadino per la Riserva naturale del Borsacchio, Italia Nostra e WWF, presenti questa mattina all’audizione, evidenziano come da anni si assiste ad un balletto senza senso: la Regione, prima ha istituito una riserva nei comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova in uno dei pochi tratti di costa abruzzese sfuggita alla cementificazione, ed oggi la vuole ridurre se non cancellare.
È dal 2005, anno della sua istituzione, che questa riserva è oggetto di interventi legislativi che hanno cercato di modificarla. La riserva è così sfuggita a diversi tentativi di speculazione, ad iniziare da un megavillaggio turistico proprio nell’area maggiormente integra della riserva.
Negli incontri pubblici organizzati dalle Associazioni e durante le interminabili discussioni nel consiglio regionale si è dimostrato in tutti i modi che le motivazioni alla base della richiesta di riduzione della riserva sono pretestuose e che gli eventuali problemi possono essere risolti in sede di approvazione del Piano di Assetto Naturalistico della riserva.
Non vi sono ragioni reali per rivedere il perimetro della riserva se non quella di venire incontro alle richieste di alcuni campeggiatori, interessati non tanto alle attività di campeggio, quanto alla trasformazione edilizia delle aree di loro pertinenza.
Comitato cittadino per la Riserva naturale del Borsacchio, Italia Nostra e WWF in ogni caso non hanno nessuna intenzione di rinunciare a difendere la riserva! È già stata fatta la richiesta di essere ascoltati dalla Commissione consiliare e si ribadisce l’invito ai Sindaci di Giulianova e Roseto degli Abruzzi di un incontro tecnico al fine di giungere, una volta per tutte, ad un reale chiarimento sulle responsabilità dei ritardi nell’attuazione di quanto previsto dalla legge istitutiva della riserva, sul contratto di quartiere dell’Annunziata di Giulianova e sulle possibili soluzione alle legittime richieste di alcuni operatori locali.