30.11.10

Sulla privatizzazione dell'acqua la Lega è affetta da strabismo

Con una certa meraviglia abbiamo letto il comunicato della Lega Nord Abruzzo sulla privatizzazione dell'acqua in provincia di Teramo.
"La questione della cosiddetta privatizzazione dell'acqua", si legge nel comunicato, "tiene banco sulla stampa e nelle Istituzioni. La posizione della Lega Nord è storicamente a difesa dell'acqua pubblica. Nell'attuazione delle direttive europee la Lega Nord vuole che l'amministrazione pubblica possa continuare ad optare per la gestione diretta (in house). La Lega Nord Abruzzo ribadisce che, indipendentemente dal colore politico, la "RUZZO" debba rimanere gestore pubblico e per questo farà sentire la propria voce in tutte le sedi, anche con mobilitazioni di massa, nei Comuni, in Provincia, in Regione ed in Parlamento dove troverà i suoi parlamentari pronti ad assicurarle il massimo appoggio politico".
Perbacco!
Addirittura mobilitazioni di massa... Forse scenederanno in campo anche i 300.000 bergamaschi armati di fucile di cui Bossi ha tanto favoleggiato nel corso degli anni...
Ma non era più semplice per la Lega Nord votare contro il Decreto Ronchi che ha privatizzato l'acqua in tutta Italia?
Perché, invece di fare inutili comunicati, la Lega Nord (parte consistente della maggioranza che ha votato il Decreto Ronchi), non si è fatta sentire nelle sedi opportune?
1.400.000 firme che abbiamo raccolto per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua evidentemente fanno paura e allora, ben sapendo che gli italiani sono contrari alla privatizzazione dell'acqua, anche le forze politiche che hanno votato per la privatizzazione cercano di far dimenticare le proprie responsabilità...