26.11.10

Autunno ai “Tigli”

Tra la fine di ottobre ed i primi di novembre, in una giornata di sole, chi scende con l’auto da via del Castello, per fare la rotatoria di Piazza Garibaldi, non può non notare all’improvviso lo spettacolo che si è “acceso” ai “Tigli”, grazie ad alcuni ospiti illustri, quanto antichi: gli alberi del Ginko biloba, contemporanei del mammuth.
Essi sono miracolosamente giunti fino a noi dalla Cina e ai “Tigli” furono impiantati all’epoca in cui Ignazio Rozzi si peritava di realizzare l’orto botanico in quella che sarebbe diventata poi “La Villa”.
Come piante alloctone pare non trovassero posto dopo la messa a dimora delle magnolie alla Villa e si decise quindi di ospitarle nel piccolo rifugio verde detto “I Tigli”, dove si sono sentite “a casa sua”. Che siano di buona fibra lo si è saputo dopo che un esemplare della stessa specie splende tutt’ora a Hiroshima, nonostante le radiazioni della bomba atomica.
Il Ginko splendente presente a Teramo è di sesso maschile, più fortunato delle compagne, poco gradite per le produzione di semi dall’odore ripugnante per gli umani. Ha la caratteristica della vistosa, unica, veste autunnale: le foglie mature sono divise in due semplici lobi nel loro brillante color limone ed ingialliscono tutte insieme, prima della loro caduta. Con l’arrivo del sole lo spettacolo ha inizio: le piante si “accendono” per il piacere degli occhi e il calore del cuore.