Sabato 20 novembre, il WWF ha partecipato alla manifestazione “Macerie di democrazia - SOS L’Aquila chiama Italia” a L’Aquila, indetta da cittadini, comitati, associazioni, enti locali aquilani (http://www.anno1.org/).
20.000 persone hanno chiesto giustizia, rispetto e azioni concrete.
A distanza di 19 mesi dal terremoto, a L’Aquila non è partita nessuna ricostruzione, il centro della città è ancora chiuso e le macerie sono ancora lì.
Una delle più belle città d’Italia viene abbandonata ad un tristissimo destino.
Una delle più belle città d’Italia viene abbandonata ad un tristissimo destino.
Alla mancata ricostruzione si accompagna una crisi occupazionale, economica e sociale che sembra senza speranza. I riflettori si sono spenti e i problemi del post-terremoto sembrano dimenticati.
Il WWF è a fianco di chi si batte perché a L’Aquila si possa avviare concretamente la ricostruzione della città e del suo tessuto sociale.
Durante la manifestazione di sabato si è avviata una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare elaborata dai cittadini aquilani per una ricostruzione sostenibile, trasparente e partecipata di L’Aquila e degli altri comuni del cratere: una legge che, a L’Aquila come in tutta Italia, trasformi la politica dell’emergenza in politica della prevenzione dei disastri ambientali e sismici.
Durante la manifestazione di sabato si è avviata una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare elaborata dai cittadini aquilani per una ricostruzione sostenibile, trasparente e partecipata di L’Aquila e degli altri comuni del cratere: una legge che, a L’Aquila come in tutta Italia, trasformi la politica dell’emergenza in politica della prevenzione dei disastri ambientali e sismici.