8.7.10

Se Teramo vuole essere una "vera" città della bicicletta...

In merito alle notizie di stampa sulla sospensione, da parte del Consiglio Comunale di Teramo, del Programma Integrato di Intervento relativo alla realizzazione di una struttura alberghiera a Piano d'Accio, il CiclAT - Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano che ha tra i suoi fondatori il WWF - segnala l'opportunità che, nello strumento urbanistico in esame, venga previsto un collegamento ciclopedonale fino a Teramo.
L'ipotesi di una pista ciclabile che colleghi Piano d'Accio dove, è utile ricordare, sono ubicati lo Stadio e il Centro Commerciale Gran Sasso ed è in corso di realizzazione il polo universitario di Veterinaria e Agraria, è già contenuta all'interno del Piano d'Area della media e bassa Valle del Tordino, adottato dalla Provincia di Teramo, ed anche il Comune di Teramo ha predisposto, negli anni, diverse ipotesi di tracciato.
Il Programma Integrato di Intervento sarebbe l'occasione per realizzare la pista ciclabile, ed il relativo parco fluviale, che si ricongiungerebbe con l'anello ciclabile di Tordino e Vezzola con la possibilità di prolungarsi, attraverso la Valle del Vomano, fino al Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
La proposta di realizzare una strada fino a Villa Pavone, avanzata da alcuni consiglieri di maggioranza, rafforza ancor più la necessità di prevedere anche un collegamento ciclabile, dato che il codice della strada obbliga alla realizzazione, a fianco delle nuove infrastrutture stradali, di piste ciclabili.
Un percorso ciclabile, inoltre, riqualificherebbe l'intero tratto fluviale tra Piano d'Accio e Teramo costituendo un'occasione di sviluppo di aree ora lasciate all'abbandono, che potrebbero assumere una valenza turistico-ambientale di rilevante importanza, in linea con l'ipotesi di parco fluviale sempre contenuta all'interno del citato Piano d'Area predisposto dalla Provincia di Teramo.
Il Coordinamento, quindi, invita tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, a valutare l'ipotesi concordandola con il proponente il Programma Integrato di Intervento, con gli altri operatori economici presente nella zona e con gli Enti interessati (Provincia e Regione).
Se Teramo vuole essere realmente una "città in bicicletta" l'occasione non può essere persa.