Per un politico deve essere un grande onore guadagnarsi le homepage di Repubblica e Corriere della Sera, i due giornali maggiormente diffusi in Italia.
Certo che se uno se le guadagna per una proposta scandalosa come riaprire i termini del condono edilizio anche per abusi compiuti all'interno di aree protette, le cose cambiano.
In queste ore tutti i siti parlano della proposta di emendamento alla manovra economica con primo firmatario il Sen. Paolo Tancredi che con un titolo estremamente esplicito "Emendamento condono edilizio". Tale emendamento prevede il condono sugli "abusi edilizi realizzati entro il 31 marzo 2010, in aree sottoposte alla disciplina di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio", quindi nelle aree protette.
Le richieste andrebbero presentate entro il 31 dicembre 2010 anche se precedenti istanze di condono fossero state respinte. Nelle more, si legge ancora nel testo, "sono sospesi tutti i procedimenti sanzionatori amministrativi e penali già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato".
Il terzo condono Berlusconi aveva escluso la sanatoria nei parchi e nelle aree vincolate. Si era così limitato lo scempio nelle aree più di pregio del nostro Paese.
Riaprire il condono edilizio in Italia - il quarto in 25 anni - ed in termini persino più gravi perché smentisce le azioni della Magistratura, il valore delle aree protette, l’azione di repressione finalmente posta in essere dalla Campania dopo anni di inerzia e connivenza, rappresenta la rinuncia definitiva dello Stato di governare il territorio e tutelare beni protetti anche dalla Costituzione, quali l’ambiente ed il paesaggio. È la sconfitta totale della legalità e dei cittadini onesti, nonché un ennesimo danno economico per i Comuni che dovranno affrontare di nuovo enormi spese per i condoni.
Certo che se uno se le guadagna per una proposta scandalosa come riaprire i termini del condono edilizio anche per abusi compiuti all'interno di aree protette, le cose cambiano.
In queste ore tutti i siti parlano della proposta di emendamento alla manovra economica con primo firmatario il Sen. Paolo Tancredi che con un titolo estremamente esplicito "Emendamento condono edilizio". Tale emendamento prevede il condono sugli "abusi edilizi realizzati entro il 31 marzo 2010, in aree sottoposte alla disciplina di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio", quindi nelle aree protette.
Le richieste andrebbero presentate entro il 31 dicembre 2010 anche se precedenti istanze di condono fossero state respinte. Nelle more, si legge ancora nel testo, "sono sospesi tutti i procedimenti sanzionatori amministrativi e penali già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato".
Il terzo condono Berlusconi aveva escluso la sanatoria nei parchi e nelle aree vincolate. Si era così limitato lo scempio nelle aree più di pregio del nostro Paese.
Riaprire il condono edilizio in Italia - il quarto in 25 anni - ed in termini persino più gravi perché smentisce le azioni della Magistratura, il valore delle aree protette, l’azione di repressione finalmente posta in essere dalla Campania dopo anni di inerzia e connivenza, rappresenta la rinuncia definitiva dello Stato di governare il territorio e tutelare beni protetti anche dalla Costituzione, quali l’ambiente ed il paesaggio. È la sconfitta totale della legalità e dei cittadini onesti, nonché un ennesimo danno economico per i Comuni che dovranno affrontare di nuovo enormi spese per i condoni.