20.4.09

Riserva del Borsacchio

La Riserva naturale regionale del Borsacchio è ferma ancora al palo.
Le associazioni ambientaliste, tra cui il WWF, ed il Comitato locale denunciano l’immobilismo della Provincia di Teramo che rischia di peggiorare la situazione dell’area protetta.
Il 18 marzo 2009 le Associazioni avevano già provveduto a diffidare la Provincia di Teramo affinché desse seguito a quanto stabilito dalla Regione al momento del commissariamento del Comune di Roseto degli Abruzzi.
Il Presidente della Provincia di Teramo, pur essendo stato ulteriormente sollecitato in proposito, ha omesso di dare seguito alla Delibera della Giunta Regionale Abruzzese n. 1153 del 27 novembre 2008 che, a causa dell’accertata inerzia del Comune di Roseto degli Abruzzi, ha trasferito tutte le competenze gestionali sulla Riserva naturale alla Provincia di Teramo: non ha nominato l’Organo di Gestione, non ha portato il Piano di Assetto Naturalistico (PAN) all’esame del Consiglio Provinciale, non ha neppure fatto apporre la tabellazione lungo il perimetro della riserva e sulle strade di accesso alla stessa, al fine di rendere più stringente la sorveglianza sul territorio per il rispetto delle Norme di Salvaguardia vigenti.
Quando, il 17 dicembre 2008, i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste incontrarono il Presidente della Provincia di Teramo, questi prese degli impegni chiari: nominare l’Organo di gestione entro gennaio 2009 ed adottare il PAN entro 90 giorni.
Entrambi questi termini sono inutilmente trascorsi senza che sia stato dato seguito agli impegni.
Le Associazioni ambientaliste avevano ribadito al Presidente della Provincia, nell’incontro, la necessità di emendare il progetto del PAN presentato dal Comune di Roseto degli Abruzzi, eliminando ogni previsione di nuova edificazione all’interno del perimetro della Riserva.
Il PAN presentato dal Comune di Roseto degli Abruzzi, infatti, consentirebbe la realizzazione di nuove palazzine su una superficie di circa 50.000 metri quadrati. Una previsione che contrasta con gli impegni assunti dall’attuale maggioranza in Consiglio comunale a Roseto nel suo programma di governo, con la normativa vigente a livello nazionale e regionale ed ora anche con le previsioni del Piano d’Area della Media e Bassa Valle del Tordino, approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale di Teramo il giorno 15 aprile 2009.
Non è un caso che il Consiglio comunale, anche grazie alla forte opposizione delle Associazioni ambientaliste, non sia riuscito ad approvare nei termini fissati il PAN presentato ed è stato perciò commissariato dalla Regione Abruzzo.
La Provincia di Teramo vuole forse insistere su questa strada? Vuole rendersi anch’essa complice di un comportamento che in tanti anni ha bloccato la nascita concreta dell’area protetta? Le Associazioni sollecitano la nomina dell’Organo di Gestione della Riserva, per il quale gli indirizzi normativi chiedono una rappresentanza mista tecnica, politica e associativa ed i cui membri non dovranno percepire compenso alcuno; la sistemazione della segnaletica, lungo il perimetro della riserva e sulle strade di accesso alla stessa, al fine di rendere più stringente la sorveglianza sul territorio per il rispetto delle Norme di Salvaguardia vigenti; la tempestiva adozione del PAN, da parte del Consiglio Provinciale di Teramo, previo suo emendamento al fine di eliminarne tutte quelle previsioni incompatibili col rispetto dei principi di conservazione e tutela di un’area di pregio ambientale e paesaggistico.