
In questo modo i tre “legislatori” permettono le recinzioni (alte fino a 1,80 metri!) degli stabilimenti balneari e danno la possibilità ai Comuni di inserire nei loro Piani Spiaggia precise prescrizioni (restrittive) riguardo l’accesso al demanio e addirittura alla battigia durante tutto il periodo dell’anno, soprattutto per quanto riguarda le ore notturne.
In un momento così delicato per la nostra Regione, in cui l’attenzione di tutti noi cittadini è rivolta a questioni ben più serie, ci indigna profondamente notare che, ancora una volta, si tenta di inserire surrettiziamente emendamenti che nulla hanno a che fare con la materia in discussione e che vanno a modificare sostanzialmente regole che tutelano l’interesse collettivo. Tanto più che la modifica proposta riguarda una norma inserita in un Piano Demaniale Regionale che ha avuto un complesso iter approvativo (redazione, adozione, pubblicazione, osservazioni, approvazione e ri-pubblicazione).
Nelle pieghe della Legge Finanziaria Regionale si propone di restringere (e questo è un eufemismo) il diritto dei cittadini all’accesso alla spiaggia e alla vista del mare per … la “tutela dei beni dei concessionari e l’ordine pubblico”.
Venerdì 24 aprile questi emendamenti verranno discussi in Consiglio Regionale. Chiediamo che siano ritirati immediatamente e pretendiamo che, per tutto quello che riguarda il Demanio Marittimo, qualsiasi modifica delle regole venga discussa con i portatori di interesse che non sono solo i balneatori.