18.11.12

Ven.To. muove le Ve.Le.


Si è tenuto mercoledì 14 novembre, presso la sala tesi della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo, il primo incontro di presentazione del progetto Ve.Le. - ciclovia adriatica Venezia Lecce - nato all'interno del dottorato internazionale di ricerca in Sociology of regional and local development - Dipartimento di Teorie e Politiche dello Sviluppo Sociale, dell’ateneo teramano.
L’incontro, organizzato, oltre dall’Università, da Ordine Architetti PPC della Provincia di Teramo, dalla SISTUR (Società Italiana Scienze del Turismo), FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), CCiclAT (Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano), Associazione per lo sviluppo locale ITACA, ha visto una serie di relazioni incentrate sulle tematiche della mobilità ciclistica e del cicloturismo in particolare.
Tra le diverse persone presenti in sala, oltre a studenti e rappresentanti delle diverse associazioni (WWF, Legambiente, PescaraBici, ForBici Fano, Consorzio Tutela Montelpulciano d’Abruzzo Colline Teramana, ecc.) diversi amministratori, tra i quali il sindaco Monticelli e l’assessore Alonzo del Comune di Pineto, l’assessore D'Ignazio del Comune di Teramo, il vicesindaco Fiorilli del Comune di Pescara, l’assessore Forcellese del Comune di Giulianova, i consiglieri Montebello e Mercante della provincia di Teramo, l’assessore Natale del Comune di Fossacesia, oltre a docenti universitari e tecnici di enti locali e aree protette.
La presentazione del progetto, introdotta dal prof. Minardi dell’Università di Teramo, è stata preceduta dall’illustrazione, da parte del prof. Pileri del Politecnico di Milano, del progetto Ven.To., studio di prefattibilità di un percorso ciclabile da Torino a Venezia, condiviso da diversi attori istituzionali e da associazioni ed enti dei territori interessati.
L’arch. Di Marcello e l’ing. De Marcellis hanno poi illustrato il progetto Ve.Le., che sulla base dei percorsi BicItalia (ramo n. 2 e 6) prevede la cooperazione di istituzioni, enti, associazioni, imprese e cittadini per attivare politiche di sviluppo sociale attraverso la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale che colleghi le località della costa adriatica, da Venezia a Lecce, con un percorso dedicato di oltre 1.100 km, che attraversa territori, paesaggi, luoghi ricchi di storia, tradizioni, cultura.
Si sono poi succeduti gli interventi dell’arch. Vallarola, direttore dell’Area Marina Protetta Torre di Cerrano, che ha illustrato un progetto della rete AdriaPan che prevede la possibilità di utilizzare il binomio barca/nave+bici per collegare le varie aree protette dell'adriatico (sia in territorio italiano che sulla sponda orientale); dell’arch. Vallese, presidente dell’Ordine Architetti Teramo, che ha evidenziato l’importanza della tutela del paesaggio e dei territori anche attraverso progetti relativi alla mobilità ciclistica, ricordando che la provincia di Teramo, tra le prime in Italia, ha ideato progetti per il “corridoio verde adriatico” (realizzando i ponti ciclopedonali in legno sulla costa teramana) e per la pista ciclabile Teramo-Giulianova, in ambito fluviale, parte di un progetto più ampio di recupero del territorio della vallata del Tordino; del dott. Cerioni, coordinatore FIAB Marche Abruzzo che ha evidenziato l’attività dell’Associazione in ambito nazionale e locale con i diversi studi sulla rete BicItalia, sulla segnaletica per le ciclovie, sugli AlbergaBici, ecc.; del prof. Antolini, referente SISTUR Abruzzo, che ha posto l’accento sugli studi statistici ed economici sulle dinamiche del fenomeno delle diverse tipologie di turismo, dando numeri e percentuali della domanda e offerta turistica in Italia con particolare riferimento all'utilizzo della bicicletta nelle varie tipologie di domanda turistica; del dott. Caserta, vicepresidente nazionale WWF, che ha ricordato l’importanza dell’utilizzo della bicicletta in aree di interesse ambientale, auspicando un incremento delle forme di turismo “sostenibile”.
Si è trattato di un primo passo verso quello che potrebbe essere un grande progetto di sviluppo sostenibile ed un reale contributo alla promozione di un turismo compatibile.