Le Associazioni ambientaliste CO.N.AL.PA (Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio), WWF, FAI ed Italia Nostra si erano recentemente rivolte alla Regione Abruzzo, alla Soprintendenza per i beni Paesaggistici ed al Corpo Forestale per richiedere con urgenza la tutela dei grandi alberi.
Sulla base della normativa in vigore, le Associazioni hanno chiesto l’istituzione di Monumenti Naturali Regionali di alberi monumentali (art. 25 legge regionale 38/1996 “Legge quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l’Appennino Parco d’Europa”) e la loro dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art. 136 e seguenti del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (D. Lgs 42/2004).
L’Abruzzo, infatti, è una regione che vanta alberi monumentali di incredibile bellezza, custodi di memorie e tradizioni che, purtroppo, per mancanza di una specifica a legge di tutela rischiano di essere irrimediabilmente compromessi. Un esempio di albero monumentale che rischia di essere perduto per mancanza di tutela e valorizzazione è la grande quercia della frazione di Basanello a Barete (AQ) che è stata gravemente lesionata dal terremoto dell’Aquila del 2009: famoso con il nome di “Cacatora” questo albero ha circa 700 anni.
Per queste ragioni apprezziamo e lodiamo l’emanazione e la firma, da parte del Presidente della Regione, Gianni Chiodi, di un unico decreto che dichiara “Monumenti” ben 370 alberi, decreto di cui abbiamo avuto notizia pochi giorni dal sito regionale.
L’interesse sulla tutela dei grandi alberi, chiamati anche “Patriarchi della natura” ha una storia molto lunga e riguarda non solamente la nostra regione, ma l’intero territorio nazionale.
Esistono libri, studi, pubblicazioni, guide, censimenti e normative, a partire già dagli Anni 70, in quasi tutte le regioni e province italiane. Come non ricordare la pubblicazione di Franco Tassi “Le radici dei Patriarchi”, il libro “Alberi Monumentali d’Italia” di Bortolotti e Alessandrini e le prime iniziative del WWF con la “Campagna per i Grandi Alberi” per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e degli amministratori sui molteplici valori degli alberi monumentali e sulle forme di tutela attraverso mirate azioni politico-istituzionali? Altra importante iniziativa fu l’individuazione degli "alberi di notevole interesse", lanciata agli inizi degli Anni 80, dal Corpo Forestale dello Stato che ha raccolto così numerosi dati.
A seguito di queste iniziative quasi tutte le Regioni hanno legiferato in materia, mentre l’Abruzzo non lo ha ancora fatto. Il prossimo passo, e le Associazioni lo chiedono ufficialmente, deve essere l’emanazione di una specifica legge regionale per la quale CO.N.AL.PA, WWF, FAI e Italia Nostra sono pronte sin d’ora a offrire la propria collaborazione.