Aggiungi didascalia |
In Abruzzo Mountain Wilderness, WWF, LIPU ed ALTURA, unitamente ad altre associazioni, hanno scelto il Gran Sasso d’Italia e il Monte Sirente per la manifestazione nazionale del 1° luglio “Facciamo pace cone le montagne”.
Le associazioni promotrici, dalle vette del Corno Grande del Gran Sasso d'Italia e del Monte Sirente, affermeranno un deciso NO al degrado ed alla violenza nei confronti delle montagne ed un altrettanto deciso SI alla tutela del paesaggio ed al coinvolgimento diretto delle persone che vivono e operano in maniera sostenibile nei territori di montagna.
Perché il Gran Sasso d’Italia
La montagna più alta della dorsale appenninica, dalla Liguria alla Calabria, è oggetto di aggressioni nonostante sia diventata Parco Nazionale nel 1995.
Una gestione precaria dell’Ente Parco negli ultimi anni non ha consentito di avviare un vero piano di tutela e il coinvolgimento concreto dei residenti legati alle attività sostenibili tradizionali della pastorizia, dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’attività contemporanea del turismo.
Oggi il Gran Sasso è in pericolo per:
1. le frequenti esercitazioni militari che disturbano i camosci, le aquile, i fringuelli alpini, gli escursionisti, gli alpinisti e i pastori;
2. la realizzazione di nuove funivie e impianti di sci in località dove la neve dura pochi mesi;
3. l’installazione di impianti eolici industriali;
4. l’inquinamento delle acque di superficie e nelle cavità carsiche da parte di alberghi, rifugi, camping, centri abitati privi di rete fognante e di sistemi depurativi;
5. il possibile danneggiamento di una flora unica a causa dell’attività antropica;
6. l’alta velocità e rumorosità delle auto e delle moto sulle strade di media e alta quota;
7. l’accumulo di rifiuti solidi nelle valli, nei boschi, sugli altipiani e sulle vette;
8. l’abbandono dei borghi storici da parte degli enti pubblici preposti.
Perché il Monte Sirente
La montagna, che unitamente al Velino forma il Parco regionale omonimo, è in pericolo per:
1. la prevista riduzione dell’attuale perimetro del Parco da parte della Regione Abruzzo finalizzata al rilancio della speculazione turistica a danno del paesaggio, della flora, della fauna e della nobile storia dei locali;
2. il rinnovato tentativo di collegamento sciistico tra Campo Felice ed Ovindoli nonostante periodi di innevamento sempre più scarsi e saltuari;
3. progetti di grande impatto ambientale e paesaggistico quali la realizzazione di campi da golf a Rovere;
4. il mancato coinvolgimento della popolazione locale in progetti di vera valorizzazione dell’ambiente, della storia e dell’arte;
5. la mancata progettualità dell’Ente Parco nel recupero dei magnifici borghi dell’Altopiano delle Rocche, della Valle Subequana e dei territori limitrofi
6. la mancata valorizzazione delle peculiarità agricole e pastorali degli altipiani.
Per la salita al Corno Grande (vetta occidentale): ritrovo dei partecipanti nei pressi del Giardino Botanico Alpino di Campo Imperatore alle ore 8.00 e conseguente inizio dell’escursione, per la via normale. Ritrovo in vetta di tutti alle ore 12.00.
Per la salita al monte Sirente: ritrovo a Rovere (Altopiano delle Rocche) alle ore 8.00, nella piazza all’entrata del paese venendo da Ovindoli (sul retro del ceppo marmoreo “Robur Marsorum”) e conseguente inizio dell’escursione. Ritrovo in vetta di tutti alle ore 12.00.
Ogni partecipante (abbigliamento da trekking) è invitato a raccogliere i rifiuti solidi abbandonati da escursionisti incivili e riportarli a valle.
Le adesioni dovranno pervenire entro e non oltre mercoledì 27 giugno ai seguenti numeri:
Massimo Fraticelli (MW): cell. 348.3717423
Marano Mario Viola (MW): cell. 339.4188967
Stefano Allavena (Lipu): cell. 348.8121787
Luciano Di Tizio (WWF): cell. 348.8130092
Sefora Inzaghi (WWF MARSICA) cell 3381651021