21.5.09

A Roseto degli Abruzzi nulla si muove

L’Amministrazione Comunale Rosetana ostacola la realizzazione della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio, opponendosi alla nomina dell’Organo di Gestione della Riserva, prescritta dalla legge.
L’atteggiamento è grave ed ingiustificabile, ma non certo nuovo. Questa Amministrazione Cittadina si è finora messa in evidenza per immobilismo ed incapacità di fare.
L’unica iniziativa intrapresa, quella di redigere il PAN (Piano di Assetto Naturalistico), ha prodotto un risultato tanto mostruoso e lontano da quanto le leggi prevedono per un’area naturale protetta che il progetto non ha superato neppure il vaglio del Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi. L’Amministrazione Municipale è stata pertanto dichiarata inerte dalla Regione Abruzzo che, in via sostitutiva, ha affidato ogni competenza alla Provincia di Teramo.
Di fronte al comportamento del Comune di Roseto, le Associazioni ambientaliste ed il Comitato cittadino per la Riserva chiedono, ancora una volta, al Presidente della Provincia di rispettare gli impegni da lui presi in più occasioni, anche dinanzi al Consiglio Provinciale riunitosi in data 21/04/2009, nominando il Comitato di Gestione della Riserva, nonostante il rifiuto irragionevolmente opposto dall’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi.
Il triste sistema adottato da dieci anni a questa parte dal Comune di Roseto, di non decidere mai nulla, paralizzando ogni cosa (Variante Generale del PRG, Piano Spiaggia, Piano Antenne, ecc.), sta conducendo questo territorio verso l’isolamento totale.
Gravissimo poi il silenzio più assoluto dell’Amministrazione Comunale sul progetto “Villa Mazzarosa”, che prevede trivellazioni petrolifere della società MEDOILGAS ITALIA in tutta l’area compresa fra Cologna Spiaggia ed il fiume Vomano (dalla spiaggia alla collina). E che, unitamente alle piattaforme previste in mare, avrebbe pesanti ricadute negative sull’agricoltura, sulla pesca, sul turismo e sulla salute dei cittadini.
Tanto per cambiare, la pista ciclabile del Corridoio Verde Adriatico s’interrompe proprio nel territorio di Roseto degli Abruzzi. Eppure la realizzazione dell’opera sarebbe ovviamente strategica per il futuro dell’offerta turistica oltre che della mobilità ciclopedonale.
La ciclabile che scende da Cupra Marittima (e tra qualche anno raggiungerà Civitanova) presto sarà collegata fino a Cologna Spiaggia, con la realizzazione del passaggio sul Tronto e da Scerne presto si potrà proseguire fino al vastese grazie alle mille iniziative in atto nei Comuni di Pineto, Silvi, Pescara e lungo la Costa teatina.
A Roseto invece nulla si muove: un buco nero amministrativo che tutto inghiotte. Novecentocinquanta metri di ciclabile sul lungomare sembrano bastare!
La colpevole inazione dell’Amministrazione rosetana evidenzia, per contrasto, l’efficace operosità di altre Amministrazioni della costa.
Si spera, a questo punto, in una reazione della Cittadinanza, fisicamente isolata e forse non pienamente consapevole di quanto gli è stato finora negato, invitando la Provincia di Teramo a procedere, comunque, alla nomina del Comitato di Gestione della Riserva, sopperendo all’inerzia dell’Amministrazione del Comune di Roseto degli Abruzzi.

Documento sottoscritto da: Comitato cittadino per la riserva regionale del Borsacchio, WWF, LIPU, Legambiente e Coordinamento ciclabili Abruzzo teramano