13.2.09

La discarica La Torre di Teramo non può essere ampliata

La sentenza del TAR Abruzzo che ha respinto il ricorso del Comune di Teramo che mirava ad ottenere l’annullamento del diniego all’ampliamento della discarica La Torre introduce un punto fermo e definitivo in questa lunga vicenda: in Area P3 del Piano di Assetto Idrogeologico, l’area a massima pericolosità, non è possibile impiantare discariche.
Appaiono così pienamente confermate le tesi da sempre portate avanti dal WWF e dal Comitato dei cittadini.
Dichiarano Tommaso Navarra e Fabio De Massis, i legali che patrocinano l’Associazione ambientalista ed il Comitato nelle sedi giudiziarie: “Ancora una volta le associazioni ambientaliste ed i comitati di cittadini hanno vinto nitidamente un’importante battaglia per la tutela del nostro territorio. Serva da monito alle Amministrazioni: quando i cittadini e gli ambientalisti segnalano un problema, lo fanno con sincerità e con effettiva conoscenza del territorio e dei suoi problemi. Se ci avessero ascoltato si sarebbe potuto evitare il crollo nel 2006 ed oggi avremmo già risolto il problema dei rifiuti per il quale siamo invece all’anno zero dopo 5 anni di sterili progettazioni su un sito assolutamente inadeguato”.
Per il WWF è ora è il momento di tornare ad affrontare seriamente il problema dei rifiuti. “Si metta da parte definitivamente l’ipotesi di progettare una discarica in una zona franosa”, dichiara Dante Caserta, Presidente del WWF Abruzzo. “Si faccia partire la raccolta differenziata porta a porta in ogni comune, si creino impianti efficaci per il recupero della frazione organica e si raggiungano così le percentuali di raccolta differenziata stabilite dalla legge. Nel frattempo si individui un’area idonea dove impiantare una discarica da gestire correttamente con la massima trasparenza e la massima professionalità”.