In tutta Italia, in questi giorni il WWF sta incontrando rappresentanti di Regioni ed Enti locali per lanciare la campagna “2009 Anno del clima”, organizzata nell’ambito del più ampio progetto “Generazione clima”. Gli incontri di questi giorni seguono quelli con le principali Istituzioni nazionali, dalla Presidenza della Repubblica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Presidenza della Camera alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
In Abruzzo, questa mattina a Pescara, la Sezione regionale del WWF ha incontrato i rappresentanti dei principali Comuni ed ha rivolto un appello ai candidati alla carica di Presidente della Regione Abruzzo nelle prossime elezioni del 14 e 15 dicembre.
Il WWF ha consegnato il Dossier “Effetto Global Deal” che riporta l’ampio ventaglio di azioni concrete che Regioni ed Enti Locali possono attuare da subito.
Insieme al Dossier è stato consegnato anche uno speciale calendario 2009 che riporta le iniziative che nel prossimo anno accompagneranno la Comunità internazionale verso la definizione di un Accordo in grado di far fronte ai cambiamenti climatici e decidere così il futuro dell’umanità e del nostro Pianeta. Un Trattato internazionale sul clima che dovrà ruotare attorno a pochi, ma gravosi impegni: riduzione delle emissioni climalteranti per i paesi industrializzati almeno del 30% entro il 2020, riduzione dei gas a effetto serra dell’80% entro il 2050, finanziamento urgente alle politiche di adattamento nei paesi più vulnerabili, accesso alle tecnologie pulite e sostenibili per le economie in via di sviluppo.
Per il WWF questo giro di incontri con Regioni ed Enti locali è particolarmente importante: se, infatti, il ruolo del Governo è centrale rispetto alle scelte sulle grandi infrastrutture energetiche, Regioni e Comuni possono svolgere un ruolo altrettanto fondamentale per assumere e far assumere al Paese il taglio deciso alle emissioni di CO2 come obiettivo prioritario e grande occasione di rilancio dell’economia basata sulla sostenibilità.
Le Regioni e gli Enti locali hanno competenze dirette ed indirette in settori chiave come l’autorizzazione di nuovi impianti, la mobilità ed i trasporti (da cui derivano un terzo delle emissioni in atmosfera), i piani regolatori, le nuove edificazioni, l’indicazione di criteri ed obiettivi di risparmio energetico e quindi di efficienza nella gestione di impianti ed immobili.
Possono agire da volano di un nuovo modello energetico fondato su un sistema di “produzione distribuita”, ovvero prodotta in piccoli impianti diffusi sul territorio. Questo modello ha già prodotto (ad es. in Germania) benefici economici ed occupazionali, creando anche maggiore consapevolezza e sensibilità nei cittadini sui temi dell’energia e degli impatti connessi.
Le Pubbliche Amministrazioni possono poi promuovere i cosiddetti “acquisti verdi” per le forniture dei servizi (carta riciclata, apparecchiature efficienti ed a basso impatto ambientale, ecc.), creando così un mercato per le materie recuperate dai rifiuti.
Le Regioni e gli Enti locali, nell’ambito del ruolo che è loro riconosciuto dalla Costituzione, potranno poi opporsi, sulla base delle preoccupazioni per la sicurezza dei cittadini e per gli alti costi che rischiano di gravare sulla collettività, alla realizzazione di impianti nucleari sul territorio. Inoltre è decisivo che non consentano l’espansione in atto degli impianti più inquinanti per il clima, ovvero le centrali a carbone.
“La campagna per il clima è di grandissima attualità nella nostra Regione”, dichiara Dante Caserta, Presidente WWF Abruzzo. “Innanzitutto perché la nostra Regione non ha ancora approvato il Piano Energetico Ambientale Regionale, previsto dalla legge. Il Piano, pur essendo stato predisposto dall’Assessorato regionale all’ambiente e votato dalla competente Commissione del Consiglio regionale, non è mai approdato in Consiglio e dovrà perciò riprendere il suo iter nella prossima consigliatura. In secondo luogo la nostra Regione si trova ad un bivio: il progetto del Centro Oli di Ortona e le perforazioni petrolifere lungo tutta la nostra costa e anche all’interno, se realizzati, rischiano di trasformare l’Abruzzo da regione verde d’Europa a regione della petrolchimica! Per opporsi a questi interventi, però, è necessario anche attuare iniziative concrete che vadano verso la ricerca di fonti di energia rinnovabili, il risparmio energetico, una mobilità che privilegi il trasporto pubblico e su rotaie e la messa a punto di infrastrutture e sistemi più efficienti e sostenibili. Il WWF è convinto che Comuni, Province e Regioni debbano assumere un ruolo decisivo in questa importante battaglia, creando i presupposti per una nuova rivoluzione energetica”.
Il Dossier “Effetto Global Deal” è scaricabile sul sito: http://generazioneclima.wwf.it
Negli spazi RAI per il Sociale è presente il nuovo Spot del WWF “Microonde”, realizzato insieme all’agenzia Y&R con la regia di Luca Lucini.
Il Calendario 2009 “Anno del clima” e scaricabile dal sito www.wwf.it
In Abruzzo, questa mattina a Pescara, la Sezione regionale del WWF ha incontrato i rappresentanti dei principali Comuni ed ha rivolto un appello ai candidati alla carica di Presidente della Regione Abruzzo nelle prossime elezioni del 14 e 15 dicembre.
Il WWF ha consegnato il Dossier “Effetto Global Deal” che riporta l’ampio ventaglio di azioni concrete che Regioni ed Enti Locali possono attuare da subito.
Insieme al Dossier è stato consegnato anche uno speciale calendario 2009 che riporta le iniziative che nel prossimo anno accompagneranno la Comunità internazionale verso la definizione di un Accordo in grado di far fronte ai cambiamenti climatici e decidere così il futuro dell’umanità e del nostro Pianeta. Un Trattato internazionale sul clima che dovrà ruotare attorno a pochi, ma gravosi impegni: riduzione delle emissioni climalteranti per i paesi industrializzati almeno del 30% entro il 2020, riduzione dei gas a effetto serra dell’80% entro il 2050, finanziamento urgente alle politiche di adattamento nei paesi più vulnerabili, accesso alle tecnologie pulite e sostenibili per le economie in via di sviluppo.
Per il WWF questo giro di incontri con Regioni ed Enti locali è particolarmente importante: se, infatti, il ruolo del Governo è centrale rispetto alle scelte sulle grandi infrastrutture energetiche, Regioni e Comuni possono svolgere un ruolo altrettanto fondamentale per assumere e far assumere al Paese il taglio deciso alle emissioni di CO2 come obiettivo prioritario e grande occasione di rilancio dell’economia basata sulla sostenibilità.
Le Regioni e gli Enti locali hanno competenze dirette ed indirette in settori chiave come l’autorizzazione di nuovi impianti, la mobilità ed i trasporti (da cui derivano un terzo delle emissioni in atmosfera), i piani regolatori, le nuove edificazioni, l’indicazione di criteri ed obiettivi di risparmio energetico e quindi di efficienza nella gestione di impianti ed immobili.
Possono agire da volano di un nuovo modello energetico fondato su un sistema di “produzione distribuita”, ovvero prodotta in piccoli impianti diffusi sul territorio. Questo modello ha già prodotto (ad es. in Germania) benefici economici ed occupazionali, creando anche maggiore consapevolezza e sensibilità nei cittadini sui temi dell’energia e degli impatti connessi.
Le Pubbliche Amministrazioni possono poi promuovere i cosiddetti “acquisti verdi” per le forniture dei servizi (carta riciclata, apparecchiature efficienti ed a basso impatto ambientale, ecc.), creando così un mercato per le materie recuperate dai rifiuti.
Le Regioni e gli Enti locali, nell’ambito del ruolo che è loro riconosciuto dalla Costituzione, potranno poi opporsi, sulla base delle preoccupazioni per la sicurezza dei cittadini e per gli alti costi che rischiano di gravare sulla collettività, alla realizzazione di impianti nucleari sul territorio. Inoltre è decisivo che non consentano l’espansione in atto degli impianti più inquinanti per il clima, ovvero le centrali a carbone.
“La campagna per il clima è di grandissima attualità nella nostra Regione”, dichiara Dante Caserta, Presidente WWF Abruzzo. “Innanzitutto perché la nostra Regione non ha ancora approvato il Piano Energetico Ambientale Regionale, previsto dalla legge. Il Piano, pur essendo stato predisposto dall’Assessorato regionale all’ambiente e votato dalla competente Commissione del Consiglio regionale, non è mai approdato in Consiglio e dovrà perciò riprendere il suo iter nella prossima consigliatura. In secondo luogo la nostra Regione si trova ad un bivio: il progetto del Centro Oli di Ortona e le perforazioni petrolifere lungo tutta la nostra costa e anche all’interno, se realizzati, rischiano di trasformare l’Abruzzo da regione verde d’Europa a regione della petrolchimica! Per opporsi a questi interventi, però, è necessario anche attuare iniziative concrete che vadano verso la ricerca di fonti di energia rinnovabili, il risparmio energetico, una mobilità che privilegi il trasporto pubblico e su rotaie e la messa a punto di infrastrutture e sistemi più efficienti e sostenibili. Il WWF è convinto che Comuni, Province e Regioni debbano assumere un ruolo decisivo in questa importante battaglia, creando i presupposti per una nuova rivoluzione energetica”.
Il Dossier “Effetto Global Deal” è scaricabile sul sito: http://generazioneclima.wwf.it
Negli spazi RAI per il Sociale è presente il nuovo Spot del WWF “Microonde”, realizzato insieme all’agenzia Y&R con la regia di Luca Lucini.
Il Calendario 2009 “Anno del clima” e scaricabile dal sito www.wwf.it