9.8.08

Abruzzo chiama Parà

Nell’ambito del programma nazionale “100 città per 100 progetti per il Brasile”, si è costituito in Abruzzo un Tavolo di lavoro formato da Enti ed Associazioni per l’avvio di progetti di cooperazione con varie realtà brasiliane.
A partire dal giugno 2006 si è così lavorato, in stretto contatto con i referenti del programma nazionale, per dare vita ad un progetto di cooperazione decentrata. Il Tavolo di lavoro regionale non ha inteso seguire modalità di lavoro per tematismi, ma ha deciso di affrontare il tema della cooperazione attraverso la ricerca di un progetto integrato territoriale che veda i diversi temi affrontati in maniera coerente nell’ambito di un territorio omogeneo e ben definito.
Il Tavolo si è formalizzato attraverso un Accordo di Programma che, aperto ad ogni ulteriore adesione, è stato inizialmente sottoscritto dalla Regione Abruzzo, dall’Azienda Regionale per l’Edilizia e il Territorio d’Abruzzo, dalle Aziende Territoriali Edilizia Residenziale di Chieti, Lanciano e L’Aquila, dall’Associazione Mediterracqua e dalla Sezione regionale Abruzzo del WWF Italia.
Il tavolo regionale ha individuato nello Stato amazzonico del Parà, la realtà brasiliana con cui operare, attraverso la sottoscrizione di un accordo quadro di cooperazione tra Regione Abruzzo e Stato del Parà.
Tale scelta è stata dettata dalla volontà di intervenire su un territorio che, per quanto possibile (viste le enormi differenze tra i due ambiti), rappresenti un’unità geografica con caratteristiche simili a quelle abruzzesi (aree rurali, città di 50.000-150.000 abitanti, prossimità ad aree naturalisticamente rilevanti).
La caratteristica principale del progetto di cooperazione del Tavolo abruzzese si può riassumere in una parola: “integrazione”. Non volendo disperdere le forze delle organizzazione su diversi progetti specialistici, si è preferito puntare a condividere con i partner brasiliani le priorità su cui agire per poi realizzare un progetto integrato e coerente, in cui ogni realtà interviene secondo le proprie specificità, creando sinergie e contaminazioni reciproche.
Le attività condotte, infatti, dovrebbero essere occasione di sviluppo, non solo delle relazioni internazionali da parte dei singoli aderenti, ma anche momento di crescita attraverso lo scambio di esperienze tra organismi dello stesso Paese.
Come Tavolo Abruzzese sono state individuati questi campi di azione:
a) ecoturismo ed educazione ambientale;
b) gestione della biodiversità e delle aree protette;
c) gestione dei problemi di riqualificazione urbana, anche a scala di singolo quartiere per il corretto utilizzo delle risorse (energia, acqua);
d) miglioramento ed efficientazione della qualità degli edifici e delle aree pubbliche (piazze, percorsi ecc.);
e) piani urbanistici.
Ulteriori settori per ipotesi di collaborazione sono stati individuati nella gestione sostenibile dei rifiuti e nella risoluzione di problematiche sociali legate all’infanzia ed alla adolescenza.
Varie le forme di cooperazione possibili, dallo scambio di esperienze professionali alla realizzazione di interventi materiali ed immateriali, alla formazione, ecc..
Su queste ipotesi di lavoro sono stati avviati i contatti con le realtà dello Stato del Parà che hanno trovato un primo momento di confronto con la partecipazione di un delegato del Tavolo Abruzzese al Primo incontro sulla Cooperazione Italia – Stato del Parà, svoltosi il 25 e 26 gennaio 2007 a Belèm, nel corso del quale, alla presenza del Governatore dello Stato, Ana Julia Carepa, sono state presentate tutte le iniziative di cooperazione attualmente in atto nello Stato del Parà da parte di Enti, Organizzazioni Non Governative o altre realtà italiane.
Durante l’incontro è stata illustrata la proposta di lavoro elaborato dal Tavolo abruzzese che ha suscitato un grande interesse.
Dai contatti avuti con i competenti uffici locali che si occupano di cooperazione, è stato anche possibile individuare come area di interesse dove sviluppare le iniziative il comprensorio del Carajás. Si tratta di un territorio che interessa 9 municipi (Água Azul do Norte, Canaã dos Carajás, Curionópolis, Eldorado dos Carajás, Ourilândia do Norte, Parauapebas, Sapucaia, Tucumã, Xinguara), per un totale di oltre 350.000 abitanti: l’area, da un lato, presenta straordinarie valenze naturalistiche racchiuse in un complesso sistema di aree naturali protette, dall’altro, ospita una miniera a cielo aperto di enormi dimensioni (la seconda al mondo) che rende problematica la pianificazione di interventi di conservazione e di sviluppo di attività ecoturistiche.
Si è anche svolta una riunione con una serie di realtà locali (municipi, ONG, associazioni, ecc.) interessate a cooperare con l’Abruzzo.
Nel corso della missione si sono gettate le basi per la stipula del Protocollo di Intesa tra lo Stato del Parà e la Regione Abruzzo, individuato come “contenitore” nel quale sviluppare le attività di cooperazione.
Occasione per la firma del Protocollo è stata la visita ufficiale compiuta da una delegazione di sindaci ed assessori di alcuni comuni dello Stato del Parà con a capo il Dirigente nazionale della Cooperazione Internazionale dello Stato, Nazaré Imbiriba, che nei primi giorni di marzo 2008 ha effettuato una visita in Abruzzo.
Tra i luoghi visitati anche l’Oasi WWF del Lago di Penne dove la delegazione ha avuto modo di conoscere la realtà delle aree protette italiane, ed abruzzesi in particolare, attraverso una serie di incontri con rappresentanti delle Istituzioni locali, del WWF, delle riserve naturali regionali e di Federparchi.
Nel corso della vista è stato possibile precisare ulteriormente i rispettivi interessi delle due parti così da consentire al Tavolo regionale di presentare un primo progetto al bando per il finanziamento dei progetti di cooperazione per il 2008 predisposto dalla Regione Abruzzo.
Il progetto, che prevede interventi sulla sostenibilità ambientale nell’edilizia privata, è stato parzialmente finanziato dalla Regione Abruzzo e diventerà a breve operativo, dando così l’avvio concreto alla cooperazione tra l’Abruzzo e uno degli Stati brasiliani che ospitano il polmone verde del mondo.
Nelle foto, immagini dall'alto delle attività minerarie nell'area amazzonica del Carajas.