30.6.08

Acqua del Gran Sasso

In merito alle notizie riportate dalla stampa locale circa una segnalazione da parte della Prefettura di Teramo a quella di L’Aquila nella quale si sarebbe fatto riferimento a problemi nella fornitura di acqua dal Gran Sasso, il WWF ha richiesto un incontro al Presidente della Ruzzo Reti SpA, Giacomo Di Pietro.
La nota della Prefettura di Teramo, secondo gli organi di stampa, segnalava che questi problemi sarebbe stati evidenziati in una lettera della ASL di Teramo del 30 maggio scorso.
Viste le dichiarazioni rassicuranti dei giorni successivi proprio del Presidente Di Pietro, il WWF ha richiesto un incontro al fine di capire cosa effettivamente è successo. Al tempo stesso l’Associazione ha provveduto a richiedere alla ASL la nota nella quale evidenziava le problematiche che avrebbero dato origine alla segnalazioni tra le due prefetture.
Al di là di questo episodio, il WWF torna a chiedere un’opera di informazione puntuale su quanto è stato fatto fino ad oggi per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso, tenuto conto che sono ormai trascorsi 5 anni dall’assegnazione all’Ing. Balducci di pieni poteri.
Come spesso accade, dopo il gran clamore suscitato dalle inchieste della magistratura seguite allo sversamento di trimetilbenzene dell’agosto del 2002 (inchieste concluse con il patteggiamento da parte degli imputati), le vicende del Gran Sasso sono state trascurate. Eppure c’è un commissario straordinario che sta lavorando da 5 anni in deroga a moltissime leggi, mentre la norma per la realizzazione del terzo traforo non è mai stata abrogata. E da quest’ultimo punto di vista non è stato molto rassicurante che, quando lo scorso febbraio il Consiglio di Stato ha esaminato il ricorso contro la bocciatura del terzo traforo pronunciata dal TAR Abruzzo, l’Avvocatura di Stato che difendeva i ricorrenti, tra cui Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed ANAS, abbia continuato ad insistere per cambiare la decisione del TAR Abruzzo, chiedendo di fatto di procedere alla realizzazione dell’opera. La sentenza del Consiglio di Stato ha messo la parola fine a quel progetto, ma purtroppo ancora oggi c’è una legge dello Stato italiano che continua a prevedere la realizzazione di una nuova galleria e di due nuovi laboratori sotterranei: per il WWF sarebbe ora che, una volta per tutte, questa legge fosse cancellata.