3.5.08

Discarica La Torre: chiesti i rinvii a giudizio

Dopo oltre due anni di indagini sul crollo della discarica “La Torre”, la Procura di Teramo chiede il rinvio a giudizio di 14, tra amministratori e tecnici.
Il sostituto procuratore Valentina D’Agostino ha mandato davanti al Giudice per le udienze preliminare: Marcello Catalogna, tecnico incaricato dal Comune, Gianni Chiodi sindaco di Teramo, Ernino D’Agostino, presidente della Provincia, Nicola D’Antonio, tecnico del Comune di Teramo, Massimo Di Giacinto, ex dirigente regionale del settore rifiuti, Roberto Di Giovanni, tecnico incaricato dal Comune, Ferdinando Di Sanza, dirigente provinciale del settore ambiente, Franco Gerardini, dirigente regionale del settore rifiuti, Maria Pia Gramenzi, dirigente dell’Arta, Maria Daniela Marcozzi Rozzi, dirigente dell’Arta, Berardo Rabbuffo, vice sindaco di Teramo, Claudio Ruffini, ex presidente della Provincia, Angelo Sperandio, ex sindaco di Teramo, Carlo Taraschi, tecnico incaricato dal Comune.
Molto gravi le ipotesi di reato contestate: attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, inquinamento dell’aria, crollo colposo, falso materiale, deturpazione di bellezze naturali, omessa denuncia di reato.
L’accusa sostiene che il sito de "La Torre" non era idoneo per una discarica a causa della sua instabilità e che le proroghe concesse erano illegittime, avendo la stessa esaurito la sua capienza e dovendo comunque essere chiusa nel 2004. L’accusa del magistrato ha ritenuto, inoltre, che si sarebbe continuato a depositare pattume ben oltre i limiti.
Come sempre il WWF attende che la magistratura faccia il suo dovere ed accerti le responsabilità in quello che è stato un vero e proprio disastro ambientale, ampiamente preannunciato. La nostra Associazione segue da sempre il procedimento e sosterrà le ragioni della tutela dell’ambiente.