Un Orso marsicano è stato rinvenuto morto in località Lecce dei Marsi, nella fascia di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Se dovesse trattarsi di una nuova uccisione, per il WWF si tratterebbe di un episodio inaccettabile, un ennesimo duro colpo alla popolazione di questo animale. La notizia è ancora più grave perché si tratta di una femmina adulta.
L’Orso marsicano, di cui non restano che 40-45 individui in tutto l’Appennino, è una delle specie più preziose della nostra fauna. Il WWF ricorda che negli ultimi due anni sono stati già uccisi 6 esemplari in alcune aree critiche della stessa regione.
Al di là delle verifiche su questo ultimo caso, il WWF chiede a cosa abbiano portato le indagini sulle precedenti uccisioni.
Al di là delle verifiche su questo ultimo caso, il WWF chiede a cosa abbiano portato le indagini sulle precedenti uccisioni.
Questa pessima notizia spinge a richiedere con forza ancora una volta un presidio serrato e soprattutto coordinato delle forze di polizia investite di questo compito. Solo così sarà possibile concentrare gli sforzi di tutela in quell’area che ormai sappiamo essere particolarmente delicata per l’Orso marsicano e per molte altre specie protette come lupi, aquile, grifoni, spesso vittime di bocconi avvelenati.
Il Governo e le Istituzioni che hanno la responsabilità della gestione del territorio prendano scelte anche impopolari per permettere di lasciare uno spazio vitale a queste specie e fare in mode che l’Orso marsicano continui a vivere nelle nostre montagne appenniniche.
Oggi la sfida per salvare dall’estinzione l’Orso bruno marsicano deve partire da un progetto comune ed una strategia condivisa dalle amministrazioni nazionali e locali come dalle comunità locali e dall’intera società civile. La promozione e la ratifica del PATOM, il protocollo d'intesa per la redazione del piano d'azione interregionale sull'orso marsicano, ha contribuito a promuovere questo coordinamento, ma si deve in tempi veloci passare dalle parole ai fatti e promuovere, in maniera coordinata tutte quelle azioni locali e necessarie per tutelare l'Orso.
Oggi la sfida per salvare dall’estinzione l’Orso bruno marsicano deve partire da un progetto comune ed una strategia condivisa dalle amministrazioni nazionali e locali come dalle comunità locali e dall’intera società civile. La promozione e la ratifica del PATOM, il protocollo d'intesa per la redazione del piano d'azione interregionale sull'orso marsicano, ha contribuito a promuovere questo coordinamento, ma si deve in tempi veloci passare dalle parole ai fatti e promuovere, in maniera coordinata tutte quelle azioni locali e necessarie per tutelare l'Orso.
L'obiettivo principale deve essere la promozione di una strategia comune che veda coinvolti persone e strumenti per il contrasto del bracconaggio e contrasti quelle modifiche ambientali che stanno riducendo l’habitat dell’Orso.
Ogni sforzo deve essere compiuto per fermare l’uso di bocconi avvelenati, la caccia illegale, la distruzione di boschi e foreste, il consumo e l’occupazione del territorio necessario a questo mammifero, mitigare i conflitti con le attività umane quali zootecnia e agricoltura, favorire la ricerca ed il monitoraggio degli esemplari per garantire loro risorse e ambienti adatti alla sopravvivenza, garantendo lo stop a tutte quelle attività eventualmente svolte nelle aree di presenza dell'Orso incompatibili con la sopravvivenza di questo magnifico animale a rischio.