Tra la sabbia spunta il Fratino.
Questo fine settimana torna il censimento di una delle specie simbolo del litorale.
Si rinnova l'appello del WWF: non rompete... le uova al Fratino.
Volontari e ricercatori percorreranno centinaia di chilometri di costa per monitorare il Fratino, un piccolo uccello migratore che nidifica nei tratti meno danneggiati del litorale della Regione.
Un fine-settimana dedicato al simbolo naturalistico delle spiagge, il Fratino. Il piccolo uccello sarà oggetto del consueto censimento organizzato come ogni anno dal WWF Abruzzo e dai ricercatori della Stazione Ornitologica Abruzzese.
Questa importante iniziativa, che coniuga ricerca e conservazione, è diventato un appuntamento fisso per gli ornitologi e dall’anno scorso si è allargata ad altre zone d’Italia grazie alla partecipazione di molti altre gruppi di ornitologi.
Questo fine settimana torna il censimento di una delle specie simbolo del litorale.
Si rinnova l'appello del WWF: non rompete... le uova al Fratino.
Volontari e ricercatori percorreranno centinaia di chilometri di costa per monitorare il Fratino, un piccolo uccello migratore che nidifica nei tratti meno danneggiati del litorale della Regione.
Un fine-settimana dedicato al simbolo naturalistico delle spiagge, il Fratino. Il piccolo uccello sarà oggetto del consueto censimento organizzato come ogni anno dal WWF Abruzzo e dai ricercatori della Stazione Ornitologica Abruzzese.
Questa importante iniziativa, che coniuga ricerca e conservazione, è diventato un appuntamento fisso per gli ornitologi e dall’anno scorso si è allargata ad altre zone d’Italia grazie alla partecipazione di molti altre gruppi di ornitologi.
Quest’anno si conta di superare i 500 chilometri di costa monitorati, viste le adesioni nelle Marche, nel Lazio, nel Molise e in parte di Puglia, Toscana e Veneto: sono state avviate collaborazioni con LIPU Venezia, Gruppo Ornitologico Maremmano - COT Provincia di Grosseto, GAROL, Studio Diatomea, WWF Marche, WWF Lazio, WWF Molise, Oasi WWF Padule di Bolgheri, Centro Studi Naturalistici di Foggia.
Il Fratino è una specie migratrice tutelata a livello internazionale. Negli anni scorsi si è registrata la presenza della specie in alcuni dei tratti di litorale meglio conservati. La maggiore densità (coppie per km lineare di spiaggia) è stata riscontrata in due siti, la Torre di Cerrano in provincia di Teramo ed il tratto di spiaggia davanti alla stazione di Tollo in provincia di Chieti. Altre zone importanti sono la costa di Vasto e quella di Martinsicuro. La specie manca del tutto in Provincia di Pescara, sebbene vi siano ampi tratti di spiaggia, a testimonianza dell’insostenibilità completa del modello di sfruttamento della spiaggia in questo tratto di costa. Purtroppo anche quest’anno, nonostante la Regione Abruzzo abbia finalmente incluso la tutela della specie nell’ordinanza balneare 2008, si è già verificata la distruzione di nidi e uova a causa delle attività di alterazione dell’arenile connesse ai lavori di pulizia e livellamento delle spiagge. Il Fratino è, al pari di tutte le altre presenti negli arenili e nelle dune, estremamente vulnerabile e risente molto del disturbo antropico.
WWF e Stazione Ornitologica Abruzzese lanciano un appello per la tutela di questa e di tutte le specie animali e vegetali della spiaggia. Grazie alle segnalazioni del Fratino Day dello scorso anno, la Regione Abruzzo ha dato un primo segnale per la tutela di questa specie. Ora comuni e balneatori devono trasformare queste indicazioni in azioni reali di tutela.
Il Fratino è una specie migratrice tutelata a livello internazionale. Negli anni scorsi si è registrata la presenza della specie in alcuni dei tratti di litorale meglio conservati. La maggiore densità (coppie per km lineare di spiaggia) è stata riscontrata in due siti, la Torre di Cerrano in provincia di Teramo ed il tratto di spiaggia davanti alla stazione di Tollo in provincia di Chieti. Altre zone importanti sono la costa di Vasto e quella di Martinsicuro. La specie manca del tutto in Provincia di Pescara, sebbene vi siano ampi tratti di spiaggia, a testimonianza dell’insostenibilità completa del modello di sfruttamento della spiaggia in questo tratto di costa. Purtroppo anche quest’anno, nonostante la Regione Abruzzo abbia finalmente incluso la tutela della specie nell’ordinanza balneare 2008, si è già verificata la distruzione di nidi e uova a causa delle attività di alterazione dell’arenile connesse ai lavori di pulizia e livellamento delle spiagge. Il Fratino è, al pari di tutte le altre presenti negli arenili e nelle dune, estremamente vulnerabile e risente molto del disturbo antropico.
WWF e Stazione Ornitologica Abruzzese lanciano un appello per la tutela di questa e di tutte le specie animali e vegetali della spiaggia. Grazie alle segnalazioni del Fratino Day dello scorso anno, la Regione Abruzzo ha dato un primo segnale per la tutela di questa specie. Ora comuni e balneatori devono trasformare queste indicazioni in azioni reali di tutela.
Il litorale abruzzese è uno dei più cementificati d’Italia, con circa l’89% della sua lunghezza complessiva urbanizzato. Serve una vera e propria rivoluzione nella gestione della costa perché si possa realmente un riequilibrio del territorio a favore della natura.