26.4.08

Agricoltura sostenibile e natura

Oggi, durante una conferenza stampa svoltasi a Pescara per illustrare i risultati finali di un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea, il WWF ha presentato il documentario naturalistico “La Politica Agricola Comunitaria nelle Aree naturali protette”, girato dal giovane documentarista Alessandro Di Federico. Trenta minuti di straordinarie immagini di animali, piante ed attività agricole raccontano la ricchissima biodiversità che vive nelle oasi del WWF anche grazie ad un’agricoltura di qualità a basso impatto ambientale.
“Con le bellissime immagini ed gli emozionanti suoni della Natura delle Oasi del WWF siamo sicuri di colpire l’immaginario dei cittadini su un tema strategico per una gestione sostenibile del territorio", ha dichiarato Maria Serena Manco, una delle coordinatrici del progetto. "Abbiamo condotto una vera e propria campagna d’informazione sulla politica agricola comunitaria e sul ruolo che può avere il mondo rurale per la salvaguardia della biodiversità attraverso un uso corretto dei fondi europei in arrivo per il periodo 2007-2013. Grazie alle due attività previste dal progetto, il documentario e la Carovana della Biodiversità, evento che la scorsa estate ha toccato le cinque aree protette aderenti al progetto, abbiamo incoraggiato gli agricoltori ed i tecnici del settore agro-forestale ad applicare pratiche agricole sostenibili sensibilizzato l’opinione pubblica sui numerosi vantaggi legati all’applicazione del nuovo modello agricolo europeo in termini di qualità delle produzioni alimentari, di rispetto ambientale e sviluppo economico. Le prime proiezioni del documentario nelle scuole e durante alcuni eventi hanno suscitato un forte interesse”.
Per il WWF ora si tratta di applicare concretamente questi principi attraverso il corretto uso delle risorse previste dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo. Centinaia di milioni di Euro disponibili fino al 2013 dovranno essere usati per sostenere l’agricoltura della Regione e la tutela della Biodiversità.
Secondo l’Associazione le Oasi hanno già sperimentato ed applicato concretamente gli interventi richiesti dall’Unione Europea. Le Oasi del WWF stanno recuperando antiche razze animali, come la gallina nera atriana, una particolarissima razza descritta per la prima volta da Plinio e ora riscoperta e tutelata dall’Oasi dei Calanchi di Atri. Nel giardino botanico dell’Oasi delle Gole del Sagittario sono ospitate centinaia di specie alcune delle quali progenitrici delle piante utilizzate in agricoltura. Con un progetto innovativo si stanno producendo piante spontanee appenniniche che possono essere usate per florovivaismo. L’Oasi WWF del Lago di Penne è probabilmente l’esempio più riuscito nel coniugare agricoltura e difesa della Natura, con un’azienda agricola biologica che produce, trasforma e vende tanti prodotti alle migliaia di turisti che visitano l’Oasi.
Per il WWF questi sono esempi concreti e di successo che dovrebbero essere replicati su porzioni del territorio più vaste ed in particolare nei Siti di Interesse Comunitario e nelle Zone di protezione Speciale della rete Natura 2000, per i quali è urgente redigere i relativi Piani di Gestione.
Il progetto ha visto come capofila il Comune di Atri con la Riserva regionale – Oasi WWF dei Calanchi di Atri e partner il Comune di Anversa degli Abruzzi (AQ) con la Riserva regionale Gole del Sagittario, il Comune di Borrello (CH) con la Riserva regionale Cascate del Verde, il Comune di Penne (PE) con la Riserva Regionale del Lago di Penne, ed il Comune di Jesi (AN) con la Riserva regionale Ripa Bianca.
Hanno concesso il patrocinio all’iniziativa la Regione Abruzzo, la Regione Marche e la Provincia di Ancona.