1.10.19

Verso la bocciatura dell’ampliamento della discarica Santa Lucia di Atri. Soddisfazione del WWF Teramo

Massimo Fraticelli durante la manifestazione contro l'ampliamento della discarica di Atri
Il WWF Teramo esprime soddisfazione per la decisione del Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo che nella riunione di ieri, lunedì 30 settembre, ha espresso il proprio parere negativo con preavviso di rigetto sull’ennesimo ampliamento della discarica Santa Lucia di Atri proposto dal Consorzio per lo smaltimento dei rifiuti urbani Piomba-Fino.
Il WWF Teramo aveva presentato le proprie osservazioni in merito alla proposta di ampliamento evidenziando come il territorio interessato sia stato da anni destinato dall’Amministrazione comunale, dalla Regione, dal Ministero dell’Ambiente e dall’Unione Europea alla tutela ambientale con la creazione di una riserva naturale regionale, l’Oasi WWF dei Calanchi di Atri, e di un sito di interesse comunitario ricompreso nella Rete Natura 2000 attraverso la quale la Commissione Europea tutela la biodiversità europea. Ciò ha portato ad una crescita di attività turistiche sostenibili e di agricoltura di qualità. Il WWF aveva anche segnalato come la localizzazione di questo ampliamento contrastava con moltissimi criteri localizzativi indicati dal Piano regionale dei rifiuti: l’area, infatti, è sottoposta a vincolo idrogelogico, è individuata come zona di pregio agricolo, è posta nelle vicinanze di case e corsi d’acqua.
“Siamo soddisfatti della decisione del Comitato che segue un parere estremamente negativo espresso dai competenti Uffici regionali e che ha accolto gran parte delle nostre osservazioni”, dichiara Massimo Fraticelli del WWF Teramo e responsabile del settore rifiuti del WWF Abruzzo. “È una vittoria di tutto il territorio, raggiunta grazie ad un lavoro di squadra portato avanti dal comitato cittadino, dall’amministrazione comunale e dal WWF. La creazione di un terzo invaso destinato ad accogliere altri 300.000 metri cubi di rifiuti era una proposta inaccettabile per una comunità e un sito che hanno già pagato un prezzo altissimo in termini ambientali e sanitari. Ora speriamo che il Consorzio voglia definitivamente accantonare questo progetto e dedicarsi alla messa in sicurezza delle due discariche già esistenti”.
Il WWF richiama come sempre l’attenzione di tutti sulla necessità di garantire un corretto ciclo di gestione dei rifiuti.
“Ovviamente”, conclude Fraticelli, “non si può fare finta che il problema dello smaltimento dei rifiuti non esista. Tutti devono lavorare in primo luogo per ridurre la produzione dei rifiuti in origine, assicurare alti livelli di raccolta differenziata e riciclo e infine assicurare uno smaltimento in impianti ben tenuti e correttamente localizzati”.