23.1.16

Sabato 30 gennaio si presenta il nuovo PAN dell'Oasi dei calanchi di Atri


“La scommessa del nuovo Piano risiede nella capacità di concepire uno strumento che assieme alla necessaria e irrinunciabile tutela di uno dei territori a maggiore valenza naturalistica e paesaggistica della regione, riesca a ristabilire un nuovo patto di comune interesse tra la comunità locale, i portatori di interesse e le ragioni della riserva stessa”.
Sabato 30 gennaio, a partire dalle ore 9.30, presso l’Auditorium S. Agostino di Atri, il Comune di Atri, lo IAAP e la Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi, presentano a cittadini, tecnici e portatori d’interesse, il convegno dal titolo “Il Nuovo Piano d’Assetto della Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri”.
Ciascuna Riserva Naturale Regionale deve dotarsi di un Piano d’Assetto Naturalistico (PAN) (L.R. n.38/1996): un documento utile a tutelare l’area protetta e a identificare e pianificare le attività che si possono e che non si possono svolgere al suo interno.
Allo scadere del precedente Piano, nel 2009, il Comune di Atri ha istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare, coordinato dal prof. Piero Rovigatti, composto da esperti e funzionari del Comune di Atri – Area III Servizi alla città, al territorio e alle Imprese, da ricercatori e operatori del WWF Abruzzo, dello IAAP e da ricercatori ed esperti dell’Università di Camerino (MC) e dell’Università degli Studi G. D’Annunzio (PE) - Facoltà di Architettura – DART, al fine di elaborare un nuovo strumento. 
“Un lavoro complesso che presentiamo pubblicamente, con grande orgoglio, certi di avere dotato il nostro territorio di un prezioso strumento di gestione - dichiara il Sindaco Gabriele Astolfi- Rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti coloro che vi hanno lavorato con scrupolo, attenzione e professionalità”.
“Nel 2011 abbiamo avviato come amministrazione la Multilevel Governance (MLG) - precisa l’Assessore all’Urbanistica Domenico Felicione - uno strumento che costituisce un modello di amministrazione del territorio di matrice europea. In quest’ottica di pari passo abbiamo portato avanti, con un gruppo di professionisti, il nuovo piano di assetto della Riserva Naturale Regionale Calanchi di Atri. Credo che sia questa la novità vera del progetto Piano di Assetto e MLG ossia non guardare ad oggi ma avere lo sguardo rivolto al futuro con i piedi ben saldi nel presente e le radici che affondano nel passato”.
Il programma della giornata si presenta denso e ricco di interventi ad opera di nomi illustri.
Dopo il saluto delle autorità locali e regionali, il WWF Italia porterà un importante contributo attraverso la voce della sua Presidente, Donatella Bianchi, giornalista e conduttrice di Linea Blu – Vivere Mare, trasmissione storica di RAI1.
A seguire, il coordinatore del Piano, Prof. Rovigatti, i tecnici, i professionisti e referenti delle associazioni ambientaliste che hanno partecipato alla redazione del nuovo strumento, illustreranno il nuovo Piano d’Assetto, la sua visione e le sue caratteristiche salienti.
"E’ una missione che il Piano assume - spiega il Prof. Piero Rovigatti - in base a un corredo di analisi e di indagini plurisettoriali, una visione di base, la Riserva abitata, costruita attraverso un percorso partecipativo, un rigoroso impianto strutturale e normativo di tutela e di gestione. Cui corrisponde un articolato programma di progetti strategici (progetti di opere, gestione, formazione), indirizzato alle nuove occasioni finanziarie offerte dalla rinnovata Politica Agraria Comunitaria (PAC 2014-2020) e dal neonato PSR 14-2020, tesi - conclude - a coniugare sostegno alle attività agricole e potenziamento degli assetti ecologici".
Nel pomeriggio il tavolo di discussione ripartirà dalle ore 15.30 con i contributi di professionisti autorevoli quali Enzo Valbonesi (Responsabile Servizio Parchi e risorse forestali della Regione Emilia Romagna), Dante Caserta, vicepresidente WWF Italia, Igino Chiuchiarelli (Ufficio Parchi Regione Abruzzo), Ottavia Aristone (Dipartimento di Architettura dell’Università D’Annunzio Chieti-Pescara), Raffaella Radoccia (Istituto Nazionale di Urbanistica) e Piero Marrese – sindaco di Montalbano Jonico, comune lucano che ha seguito il modello atriano per avviare la gestione del suo ambiente calanchivo.
“Il ruolo di un’area protetta in un contesto territoriale così complesso come quello della Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri, non è solo quello di gestire amministrativamente una porzione di territorio. Una vera conservazione in tali ambienti - spiega Adriano De Ascentiis, Direttore della Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri - non può prescindere dalla condivisione dei processi di gestione con i residenti per evidenziare e riproporre le ricadute positive che scaturiscono da processi partecipati e condivisi di conservazione, nell’ottica di innescare un progresso ecologico diffuso”.