Un milione e seicentomila euro. È questo il costo per realizzare una bretella di poche centinaia di metri con 2 rotatorie che, nelle intenzione dell’Amministrazione Provinciale di Teramo, dovrebbe costituire la variante di un breve tratto della strada provinciale n. 259.
Per realizzarla saranno abbattuti i cipressi ultrasecolari di un viale che accompagna il cimitero di Nereto.
Da tempo il locale comitato di cittadini ha evidenziato le incongruenze del tracciato e le forzature nel procedimento autorizzativo. Ed in tanti hanno fatto notare come si sarebbero potuto trovare alternative molto più utili ed efficaci a questa ipotesi progettuale. Del resto il progetto in questione è in realtà un ripiego predisposto solo per mancanza di fondi sufficienti a realizzare l’ipotesi originaria.
Quello che può sconcerta è che, ancora una volta, una scelta del genere sia stata compiuta senza avere la ben che minima attenzione alla storia di un territorio ed alla volontà dei cittadini che in gran numero hanno sottoscritto una petizione contro la realizzazione dell’opera.
“Sembra quasi che vi sia una tendenza a distruggere la bellezza dei nostri luoghi”, dichiara Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo. “Nel passato si progettava facendo attenzione ad inserire le opere dell’uomo nel contesto naturale: oggi, invece, si fa esattamente il contrario. Distruggiamo tutto il bello che ci è stato affidato dalla natura e da coloro che ci hanno preceduto. Si è sbagliato nel non voler ascoltare le tante voci di coloro che propongono alternative. Ed oggi è altrettanto sbagliato non fermare un meccanismo perverso che porterà all’abbattimento di piante secolari senza risolvere il problema del traffico veicolare. Possibile che i nuovi Amministratori provinciali non trovino il coraggio di intervenire per adottare la scelta più giusta e ragionevole e non quella più semplicistica? Si ha l’impressione che più che cercare una soluzione ai problemi, si vogliano solo spendere i soldi e far partire dei lavori, senza preoccuparsi se poi l’intervento proposto possa raggiungere o meno i risultati che si prefigge”.
Il WWF chiede al Presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, di intervenire coinvolgendo la ditta che ha vinto l’appalto per reindirizzare l’azione amministrativa verso una soluzione migliore.