L’ex discarica di
Coste Lanciano a Roseto degli Abruzzi è diventata, nell’indifferenza generale,
una vera e propria “fabbrica di inquinamento”.
Il WWF lancia nuovamente
l'allarme: “Siamo di fronte ad un vero disastro ambientale”.
È uno scenario da film apocalittico: rifiuti
assurdamente accumulati a due passi da un fiume che ad ogni pioggia, e più che
mai dopo un evento alluvionale, vengono trascinati dalle acque nell’alveo e poi
portate dalla corrente sino al mare per accumularsi sulle spiagge abbrutendo
uno dei tratti più suggestivi della costa adriatica.
Immagini terribili che tuttavia non sono
frutto dell’immaginazione. Quel che abbiamo sommariamente descritto accade
davvero! In Abruzzo, sulla costa teramana!
I rifiuti della discarica di Coste Lanciano
nel territorio comunale di Roseto degli Abruzzi, com’era già accaduto altre
volte in passato, si stanno in questi giorni nuovamente riversando nell'alveo
del fiume Tordino per via dell’erosione dell’acqua sugli esili argini di protezione.
C’è da chiedersi come sia stato possibile a
suo tempo localizzare una discarica di rifiuti solidi urbani su una pianura
alluvionale a pochi passi da un importante corso d’acqua senza le dovute
precauzioni o comunque con precauzioni che alla prova dei fatti si stanno
rivelando inadeguate. Ma c’è anche da chiedersi perché la ex discarica non è
segnalata, né tantomeno recintata.
Ad ogni alluvione, nonostante i proclami e
nonostante vari dispendiosi ed evidentemente inutili interventi di messa in
sicurezza dell'area da parte delle amministrazioni locali, i rifiuti continuano
ad essere strappati dal fiume Tordino su un fronte esposto di circa 300 m e
scaraventati sull’alveo, e di qui sulle spiagge di Roseto e Giulianova e
purtroppo lasciati inesorabilmente sui fondali marini. Sul web si trovano senza
fatica numerosi video di denuncia, tutti inascoltati.
Dichiara il presidente del WWF Abruzzo Luciano Di
Tizio: “Quello che sta accadendo ha le dimensioni di un vero e proprio disastro
ambientale. Per rendersene conto basta una passeggiata su quella che dovrebbe
essere una delle più belle spiagge d'Abruzzo, lungo la Riserva Naturale del
Borsacchio, ridotta in questi giorni a livello di una pattumiera a cielo aperto
con rifiuti di vario genere lasciati sulla spiaggia dalle mareggiate che hanno
investito le coste teramane. La discarica di Coste Lanciano va bonificata
definitivamente e con estrema urgenza. Vanno inoltre verificate le
responsabilità e accertati i danni, anche per la salute pubblica, che i liquami
e i rifiuti fuoriusciti dal sito hanno prodotto sia sull’ecosistema fiume che
su quello marino e costiero. Chiediamo in particolare che vengano effettuate
dagli organi competenti (ASL, ARTA etc.) tutte le analisi del caso (soprattutto
Pcb e metalli pesanti) al fine di accertare eventuali forme di inquinamento e
di verificare se vi sono state o meno ripercussioni sulla salubrità dei
prodotti agricoli coltivati nella zona e dei prodotti ittici, in particolare
molluschi, raccolti lungo la costa prospicente il Tordino. La natura e la
nostra salute non possono aspettare: cittadini, agricoltori, operatori ittici e
operatori del settore turistico-ricreativo hanno bisogno di risposte concrete
ed urgenti”.
Sabato 4 gennaio tutti a Roseto degli Abruzzi per la pulizia della spiaggia.