27.4.12

Riserva del Borsacchio: interviene il difensore civico

Il Difensore Civico della Regione Abruzzo, Avv. Nicola Sisti, in merito alla Riserva Naturale Regionale del Borsacchio, ha scritto una lettera al Comune di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova e, per conoscenza all’On. Pio Rapagnà, con la quale, in relazione alla lettera inviata l’11 aprile scorso al suo Ufficio contenente anche l’espressa richiesta di intervento della Difesa Civica, chiede alle due Amministrazioni Comunali di voler fornire, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, ogni notizia utile al riguardo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 16 della Legge n. 127/97.
Il Difensore Civico Regionale è intervenuto a seguito di una nota mail dell’ex-Parlamentare rosetano con la quale si lamenta, sostanzialmente, che i due Comuni non avrebbero ancora dato attuazione alle disposizioni di cui all’art. 69 della Legge Regionale n. 6 dell’8 febbraio 2005, relativamente – tra l’altro – alla costituzione dell’Organo di Gestione della Riserva Naturale del Borsacchio ed alla sistemazione dei cartelli segnaletici perimetrali e di quelli lungo la strada di accesso alla medesima.
L’intervento del Difensore Civico Regionale, nel contesto dello sciopero della fame ancora in atto da parte di Pio Rapagnà per chiedere la salvezza e l’attuazione della Riserva, è una di quelle “belle notizie” che riscaldano il cuore e ravvivano la speranza di coloro che da tantissimi anni si impegnano con amore e disinteresse per proteggere un “angolo di paradiso naturalistico” che non trova uguali in tutta la costa adriatica in quanto fino ad ora “salvata” dagli attacchi sconsiderati di speculatori, imprenditori senza scrupoli e faccendieri politici di tutti i colori.
Siamo interessati a leggere le risposte dei due attuali Sindaci Enio Pavone e Francesco Mastromauro, naturalmente anche a nome e per conto dei loro rispettivi predecessori con i quali negli anni trascorsi hanno condiviso, nel bene e nel male, tutte le scelte fatte in merito alla Riserva Naturale del Borsacchio.
In particolare il Comune di Roseto degli Abruzzi, in quanto capofila, doveva provvedere a quanto stabilito dalla legge e cioè alla sistemazione dei cartelli segnaletici perimetrali e di quelli lungo le strade di accesso alla Riserva; alla elaborazione di un progetto pilota di gestione finalizzato all’occupazione di disoccupati ed inoccupati; alla istituzione dell’Organo di gestione; all’adozione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva entro un anno dalla data dell’affidamento dell’incarico: per tutto ciò la Regione ha concesso al Comune di Roseto e quello di Giulianova i previsti finanziamenti pari a 250.000 euro, sull’uso dei quali, adesso, gli Amministratori ed i Funzionari inadempienti, saranno chiamati a rispondere presso la sezione abruzzese della Corte dei Conti.
Conseguenzialmente, ancora più grave e compromessa è la posizione attuale della Provincia di Teramo alla quale la Giunta Regionale, con Delibera n. 1153 del 27 novembre 2008, in conformità al principio di leale collaborazione reiteratamente predicato dalla Corte Costituzionale all’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalle leggi regionali, ha affidato la gestione della Riserva Naturale Guidata “Borsacchio”.