13.4.12

Orsi tra le nuvole


L’Orso bruno arriva a Teramo dalle “nuvole” dei fumetti per raccontare le avventure (e le disavventure) che lo attendono dopo il risveglio dal letargo in primavera inoltrata.
Nella sala espositiva di via Nicola Palma a Teramo dal 13 al 19 aprile il WWF organizza la mostra “Orsi tra le nuvole!” realizzata grazie al contributo di 10 fumettisti italiani: Giacomo Bevilacqua, Bruno Bozzetto, Stefano Casini, Emanuele Di Dio, Carmine Di Giandomenico, Milo Manara, Corrado Mastantuono, Paolo Moisello, Davide Toffolo e Stefano Turconi. A questi si è aggiunto Marco Preziosi, un disegnatore naturalistico che ha fatto incontrare l’Orso con uno dei personaggi a fumetti più conosciuto, Spiderman.
In ciascuna delle 10 tavole ogni artista ha fornito la propria interpretazione del più grande mammifero europeo, restituendone un’immagine suggestiva a cui si accompagna una citazione letteraria, da Dino Buzzati a Ernest Hemingway fino a Fulco Pratesi, che offre una testimonianza evocativa di quello che l’orso rappresenta per il nostro patrimonio ambientale.
Noti fumettisti, tra cui anche il teramano Carmine Di Giandomenico (che oggi lavora su testate famose come Iron Man ed i Fantastici 4 della casa editrice americana Marvel), hanno risposto con entusiasmo all’invito del WWF regalando una loro opera: un modo affascinante e colorato per ricordare come questo carismatico animale vada difeso dal sempre più incalzante pericolo d’estinzione.
La mostra, che sarà esposta dal 13 al 19 aprile nella sala espositiva di via Nicola Palma a Teramo, per poi proseguire in tappe successive in tutta Italia, è stata realizzata dal WWF anche per diffondere la conoscenza del Progetto LIFE Arctos (www.life-arctos.it), un progetto finanziato dall’Unione Europea che dal 2010 vede impegnate le Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, la Provincia di Trento, il Corpo Forestale dello Stato, l’Università di Roma La Sapienza, il Parco Adamello Brenta ed il WWF Italia che, coordinati dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, si stanno adoperando per cercare di preservare l’orso dall’estinzione.

La gallery dei disegni su http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=30673&parent=11630&content=1

SCHEDA ORSO

Nome scientifico: Ursus arctos.
Nome comune: Orso bruno europeo ed Orso bruno marsicano.
Caratteristiche fisiche: Nell’Orso bruno Europeo il mantello è di colore bruno rossastro e negli individui più giovani non è rara la presenza sul petto di un collare o una macchia chiara, a forma di “V”. Il muso è allungato. Nell’Orso bruno marsicano il mantello è di colore marrone, più chiaro sulla testa, sul collo e sul dorso. Il muso è più corto e più tozzo dell’Orso bruno europeo.
Etologia: A parte il periodo degli amori, l’Orso preferisce una vita solitaria. Il letargo invernale può durare fino a 6 mesi.
Biologia: Tra i più grandi carnivori esistenti. Ha un acuto senso dell’olfatto. Le sue dimensioni sono molto variabili.
Riproduzione: La stagione degli amori arriva a primavera inoltrata, quando gli orsi maschi, seguendo i messaggi olfattivi lasciati dalle femmine, cominciano a cercare una compagna. Dopo l’accoppiamento, però, la coppia si scioglie subito: sarà la mamma da sola ad occuparsi dei cuccioli.
I piccoli di solito sono uno o due (raramente tre) e nascono nelle tane tra gennaio e febbraio dopo 7/10 mesi di gestazione.
Alimentazione: Mangia di tutto, si ciba di germogli, erbe, frutta e radici e carne. Nella sua dieta sono compresi anche api, larve, formiche e miele. Caccia attivamente prede anche di grosse dimensioni e può nutrirsi di carcasse.

In Italia l’Orso è a rischio di estinzione.
Si calcola che siano rimasti 40-50 individui sull’Appennino e 30-40 sulle Alpi.
Tra i fattori di minaccia ci sono il bracconaggio, la frammentazione dell’habitat naturale e le occasioni di “incontro-scontro” con l’uomo.
Il WWF è da sempre impegnato per la salvaguardia delle due popolazioni di Orso bruno, quella Alpina e quella Appenninica, portando avanti azioni di conservazione diretta, gestione di aree protette, interventi puntuali e concreti per cercare di superare i motivi di conflitto tra uomo ed orso, azioni per la salvaguardia delle aree naturali che lo ospitano, finanziamento di progetti di ricerca, acquisto di radio-collari per monitorare i movimenti degli esemplari a rischio, oltre che interventi per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare conoscere il vero Orso.
In queste ultime settimane con la primavera gli orsi cominciano ad essere sempre più attivi ed è questo il momento in cui possono esserci occasioni di “incontro/scontro” tra questi animali e le attività zootecniche: per questo il WWF inizia nuovamente ad adoperarsi per fare sì che questo animale possa coesistere sempre più tranquillamente con l’uomo nei boschi appenninici e alpini.
A partire da questo mese, infatti, il WWF ricomincia ad accogliere le richieste di allevatori, apicoltori, agricoltori per la cessione a titolo gratuito di recinzioni elettrificate mobili. I dati sull’uso delle recinzioni elettrificate dimostrano che queste sono un buon strumento di prevenzione: molti dei danni possono essere evitati con queste semplici misure di prevenzione ed una più attenta e responsabile gestione dei nostri allevamenti.

Per sostenere i progetti del WWF per la conservazione dell’Orso e delle altre specie italiche vai su: www.wwf.it/adozioni