Sono quasi 300 gli appuntamenti organizzati in questo finesettimana in tutta Italia per “Biodiversamente: il Festival dell’Ecoscienza”, la non-stop di iniziative tra scienza e natura ideata dal WWF e dall’Associazione Nazionale Musei Scientifici: musei scientifici, orti botanici, acquari, parchi naturali e Oasi del WWF saranno aperte gratuitamente con moltissime iniziative.
L’evento vuole promuovere il valore della biodiversità e sostenere la ricerca scientifica made in Italy, ormai “a rischio estinzione” per la cronica mancanza di finanziamenti.
Per questo il WWF ha lanciato un bando per due borse di studio sulla biodiversità italiana, e una grande raccolta fondi a cui tutti possono contribuire, fino al 10 novembre, diventando simbolicamente “Ricercatori per un giorno” su http://www.wwf.it/. Mentre alle istituzioni ha lanciato un appello affinché il sostegno alla ricerca scientifica sulla biodiversità diventi una priorità concreta ed un’opportunità per il futuro del nostro Paese.
Il programma nazionale è ricchissimo e si può trovare sul sito http://www.wwf.it/, con schede dettagliate di storie, curiosità e collezioni delle principali realtà coinvolte, divise per regione.
Anche il WWF Teramo ha aderito all’iniziativa “Biodiversamente” e, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato visite guidate negli angoli naturali della città:
- la mattina di sabato 22 ottobre è dedicata alle scuole con visite alla Villa Comunale;
- il pomeriggio di sabato 22 ottobre dalle ore 15 è prevista l’iniziativa “Sentire la biodiversità”: esperienza sensoriale con i 4 elementi naturali - aria, fuoco, acqua e terra - lungo il Torrente Vezzola a Teramo;
- domenica 23 ottobre dalle ore 10 ci sarà una visita naturalistica guidata aperta a tutti della Villa Comunale e del Parco fluviale del Vezzola “Alla scoperta della biodiversità della Città di Teramo”.
“Per il secondo anno consecutivo”, dichiara Pino Furia, Presidente del WWF Teramo, “abbiamo organizzato Biodiversamente nella Villa Comunale di Teramo, l’antico Orto botanico della Città realizzato tra il 1869 e il 1875 grazie all’ideazione ed al lavoro del botanico Ignazio Rozzi. Proprio per questa sua origine, all’interno si trovano specie di piante provenienti dai luoghi più lontani: al fianco dei più comuni pini, olmi, cipressi, tigli e querce è possibile trovare esemplari di magnolie, sequoie e cedri. Con oltre 50 specie di piante presenti, la Villa Comunale di Teramo meriterebbe una particolare attenzione ed una attenta valorizzazione. Purtroppo gli interminabili lavori dell’Ipogeo ed il proliferare di piante rinselvatichite come la robinia e l’ailanto che, insieme all’edera, stanno “soffocando” le altre piante presenti, hanno peggiorato molto l’aspetto della nostra Villa. Come abbiamo chiesto più volte, sarebbe necessaria una particolare cura per la gestione del verde pubblico. Stesso discorso vale per il Parco fluviale del Vezzola che in alcuni tratti sembra proprio in abbandono e che viene puntualmente privato della vegetazione spondale e rettificato senza alcun criterio, per non parlare della recente asfaltatura di un tratto della pista ciclopedonale che costeggia il torrente Vezzola. A tali interventi, si aggiunge poi la scarsa presenza di acqua dovuta alle pesanti captazioni a monte: veramente un triste destino per l’unico parco fluviale della città (quello del Tordino è reso poco fruibile da anni a causa del cantiere del Lotto Zero)”.
Il WWF auspica che l’Amministrazione Comunale voglia puntare sulla valorizzazione di questi angoli di biodiversità presenti in città. L’annunciata prossima chiusura del cantiere dell’Ipogeo potrebbe essere l’occasione per far tornare la Villa ai suoi antichi splendori, mentre sul parco del Vezzola sarà necessario che l’annunciato piano di affidamento ai privati non si trasformi in una occupazione di spazi pubblici a vantaggio di pochi.
L’evento vuole promuovere il valore della biodiversità e sostenere la ricerca scientifica made in Italy, ormai “a rischio estinzione” per la cronica mancanza di finanziamenti.
Per questo il WWF ha lanciato un bando per due borse di studio sulla biodiversità italiana, e una grande raccolta fondi a cui tutti possono contribuire, fino al 10 novembre, diventando simbolicamente “Ricercatori per un giorno” su http://www.wwf.it/. Mentre alle istituzioni ha lanciato un appello affinché il sostegno alla ricerca scientifica sulla biodiversità diventi una priorità concreta ed un’opportunità per il futuro del nostro Paese.
Il programma nazionale è ricchissimo e si può trovare sul sito http://www.wwf.it/, con schede dettagliate di storie, curiosità e collezioni delle principali realtà coinvolte, divise per regione.
Anche il WWF Teramo ha aderito all’iniziativa “Biodiversamente” e, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato visite guidate negli angoli naturali della città:
- la mattina di sabato 22 ottobre è dedicata alle scuole con visite alla Villa Comunale;
- il pomeriggio di sabato 22 ottobre dalle ore 15 è prevista l’iniziativa “Sentire la biodiversità”: esperienza sensoriale con i 4 elementi naturali - aria, fuoco, acqua e terra - lungo il Torrente Vezzola a Teramo;
- domenica 23 ottobre dalle ore 10 ci sarà una visita naturalistica guidata aperta a tutti della Villa Comunale e del Parco fluviale del Vezzola “Alla scoperta della biodiversità della Città di Teramo”.
“Per il secondo anno consecutivo”, dichiara Pino Furia, Presidente del WWF Teramo, “abbiamo organizzato Biodiversamente nella Villa Comunale di Teramo, l’antico Orto botanico della Città realizzato tra il 1869 e il 1875 grazie all’ideazione ed al lavoro del botanico Ignazio Rozzi. Proprio per questa sua origine, all’interno si trovano specie di piante provenienti dai luoghi più lontani: al fianco dei più comuni pini, olmi, cipressi, tigli e querce è possibile trovare esemplari di magnolie, sequoie e cedri. Con oltre 50 specie di piante presenti, la Villa Comunale di Teramo meriterebbe una particolare attenzione ed una attenta valorizzazione. Purtroppo gli interminabili lavori dell’Ipogeo ed il proliferare di piante rinselvatichite come la robinia e l’ailanto che, insieme all’edera, stanno “soffocando” le altre piante presenti, hanno peggiorato molto l’aspetto della nostra Villa. Come abbiamo chiesto più volte, sarebbe necessaria una particolare cura per la gestione del verde pubblico. Stesso discorso vale per il Parco fluviale del Vezzola che in alcuni tratti sembra proprio in abbandono e che viene puntualmente privato della vegetazione spondale e rettificato senza alcun criterio, per non parlare della recente asfaltatura di un tratto della pista ciclopedonale che costeggia il torrente Vezzola. A tali interventi, si aggiunge poi la scarsa presenza di acqua dovuta alle pesanti captazioni a monte: veramente un triste destino per l’unico parco fluviale della città (quello del Tordino è reso poco fruibile da anni a causa del cantiere del Lotto Zero)”.
Il WWF auspica che l’Amministrazione Comunale voglia puntare sulla valorizzazione di questi angoli di biodiversità presenti in città. L’annunciata prossima chiusura del cantiere dell’Ipogeo potrebbe essere l’occasione per far tornare la Villa ai suoi antichi splendori, mentre sul parco del Vezzola sarà necessario che l’annunciato piano di affidamento ai privati non si trasformi in una occupazione di spazi pubblici a vantaggio di pochi.