Il tempo stringe.
Continue nuove richieste di perforazioni stanno interessando le province costiere sia in terra che in mare ed è ormai prossima la scadenza della Legge 14/2008, cosiddetta Legge “blocca Centro Oli” fissata per il 31 dicembre 2009.
EmergenzaAmbienteAbruzzo pensa che sia giunta l’ora di un confronto franco e democratico con il Presidente Chiodi su questo tema. Si chiede una posizione precisa non basata solo su parole, ma avvalorata da atti istituzionali.
L’attivismo dei cittadini, le professionalità dei singoli, le competenze e l’esperienza delle associazioni storiche che si occupano di ambiente hanno portato alla stesura di numerosi documenti di contrarietà al proposto progetto di perforazione del pozzo Elsa2, nelle acque antistanti Ortona, tutte regolarmente inviate al ministero dell'Ambiente. Ben quattordici osservazioni sono state redatte, fra cui quelle della Provincia di Chieti, della Confcommercio, di Assoturismo, del WWF, dei Comuni di Miglianico e Francavilla, della Federazione Autonoma Balneare, della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola Impresa, e dalla diocesi di Lanciano/Ortona. Un’azione corale coordinata dalla scienziata Maria Rita D’Orsogna che con grande determinazione continua a lottare per difendere il territorio abruzzese dalla deriva petrolifera.
Di fronte a tutto questo il silenzio del nostro Governatore e dell’Assessore all’ambiente Stati non è più giustificabile.
La rete EmergenzaAmbienteAbruzzo chiede espressamente loro se intendono farsi interpreti della volontà popolare presso le istituzioni centrali o se invece vogliano restare meri spettatori.