In vista dell’approvazione del nuovo Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci (PAN Pesticidi), in attuazione della Direttiva europea sui pesticidi 2009/128/CE, questa mattina anche a Teramo, come in altre 30 città italiane, il WWF ha organizzato il flash mob fotografico #stopesticidi per chiedere a Governo e Regioni un PAN Pesticidi che tuteli la salute di consumatori e agricoltori, salvaguardi la biodiversità nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette e promuova l’agricoltura biologica.
L’evento, in collaborazione con Federbio e la Coalizione #StopGlifosato, ha visto gruppi di volontari WWF e cittadini interessati ritrovarsi nelle piazze italiane per comporre la frase “Stop Pesticidi”. Al flash mob sta seguendo per tutta la giornata un’azione coordinata sui social network (Twitter, Facebook e Istagram) rivolta ai tre Ministri competenti per l’approvazione del nuovo PAN Pesticidi (Gian Marco Centinaio Ministro dell’Agricoltura, Sergio Costa Ministro dell’Ambiente e Giulia Grillo Ministro della Salute) e alle Regioni che hanno il compito dell’attuazione del PAN Pesticidi nei territori, nella persona del Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
Il WWF Italia, insieme alle Associazioni che aderiscono alla Campagna “Cambia la Terra” promossa da Federbio, chiede alcune modifiche sostanziali al vecchio PAN Pesticidi, scaduto lo scorso 12 febbraio, e in corso di aggiornamento da parte dei tre Ministeri competenti. Entro il mese di aprile la nuova versione del Piano dovrebbe essere sottoposta a consultazione pubblica e le Regioni, le Associazioni, i comitati, gli ordini professioni, le Associazioni di categoria, ma anche singoli cittadini, potranno presentare le loro osservazioni e proposte di emendamenti al Piano che dovrà poi essere approvato dalla Conferenza Stato-Regioni.
Attraverso la Campagna “Cambia la Terra” le Associazioni aderenti hanno definito le proposte di regole obbligatorie e vincolanti che il nuovo PAN Pesticidi deve prevedere a tutela della salute dei cittadini, della biodiversità e delle produzioni con metodi biologici:
- 40% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) nazionale deve essere utilizzata con il metodo biologico entro il 2030;
- distanze minime di sicurezza dalle abitazione, dalle aree pubbliche e dalle coltivazioni biologiche per i trattamenti fitosanitari;
- misure regolamentari (obblighi e divieti) per l’utilizzo di principi attivi, di cui è stata accertata la pericolosità per habitat e specie selvatiche, nei siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette;
- adozione di tecniche biologiche per la manutenzione nelle aree non agricole (rete ferroviaria e viaria);
- divieto di usare del glifosato in Italia entro il 2022;
- definizione di criteri più rigorosi per la concessione delle deroghe per l’utilizzo di principi attivi vietati a causa della loro pericolosità per la salute umana e per gli ecosistemi;
- aumento dei sistemi di monitoraggio e controllo sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, nel suolo e nel cibo;
- maggiore formazione dei tecnici e degli agricoltori per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, con l’obbligo di fornire sempre informazioni anche sulle tecniche e pratiche agroecologiche alternative all’utilizzo della chimica di sintesi.