Ieri, domenica 18 febbraio, nonostante la pioggia circa 150 persone hanno partecipato al sit-in lanciato dal WWF contro lo sversamento di sedimenti derivanti dai lavori di dragaggio del porto di Ortona nel tratto di mare vicino al Sito di Interesse Comunitario “Torre del Cerrano”.
Oltre ai rappresentanti locali, regionali e nazionali del WWF, al sit-in hanno preso parte il Presidente dell’Area Marina Protetta, Leone Cantarini, il Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, il Vicesindaco di Città Sant’Angelo, Alice Fabbiani, rappresentanti di Legambiente, ProNatura, Lega Navale, Silvi in Comune, Cittadinanzattiva, Comitato di quartiere Silvi Nord, delle Associazioni di categoria Alberghiamo, NAPA e Federalberghi, nonché di partiti e movimenti politici come 5 Stelle e Liberi e Uguali, oltre ad una rappresentanza di richiedenti asilo ospitati a Roseto degli Abruzzi.
Tutti hanno concordato sulla necessità di impedire alla Regione Abruzzo di sversare 342.694 mc di materiale proveniente dal dragaggio del porto di Ortona nel sito denominato ABR01D, a 6 km dal confine dell’Area Marina Protetta “Torre di Cerrano” e ad appena 2,5 km dalla zona contigua di protezione esterna.
Le aperture degli ultimi giorni da parte della Regione sono sicuramente un importante passo avanti, frutto della mobilitazione partita fin dalla fase delle osservazioni. È importante però che queste aperture si tramutino in atti concreti e quindi nel ritiro delle autorizzazioni concesse.
La volontà comune emersa nel corso degli interventi è quella di continuare a seguire la vicenda sino alla sua positiva conclusione.
Per il WWF è importante che la Regione Abruzzo si apra all’ascolto e al confronto sulle questioni ambientali. Questo dello sversamento è solo uno dei tantissimi interventi dannosi per l’ambiente che la Regione ha adottato e che si sarebbe potuto evitare se ci fosse stata una reale fase di partecipazione con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse generali e non solo di quelli di parte.