25.3.16

Non solo di cioccolato... le uova in natura!


Uova di cioccolato, dipinte, nei dolci tradizionali: alla vigilia della Pasqua arriveranno sulle nostre tavole, simbolo "per eccellenza" della fertilità. Un simbolo che, ricorda il WWF, è stato in realtà “inventato” da rettili e uccelli (e qualche mammifero, come l’ornitorinco e l’echidna australiani).
Nel processo evolutivo l’uovo è stato “creato” con un guscio esterno protettivo per assicurare un mezzo acquoso adeguato a consentire lo sviluppo dell’embrione alle specie animali che hanno lasciato l’ambiente acquatico, colonizzando le terre emerse. Pesci e anfibi invece, hanno continuato a deporre uova senza guscio in un mezzo liquido. Vediamo curiosità e qualche record.
L’uovo più grande. L’uovo più grande mai deposto da un uccello sembra essere stato quello di una specie di Moa (Dinornis robustus), un grande uccello simile allo struzzo vissuto in Nuova Zelanda, alto più di due metri e pesante circa 250 kg. Il suo uovo misurava 17,8 x 24 cm. 
A dispetto delle loro imponenti dimensioni, invece, i dinosauri non deponevano uova molto grandi. Le più grandi mai rivenute sono quelle di un dinosauro vissuto nel Cretacico 75 milioni di anni fa – il Gigantoraptor erlianensis – che misuravano ben 60 cm. L’uovo più grande deposto da un uccello vivente è stato deposto da uno struzzo in un allevamento in Svezia nel 2008: pesava circa 2,5 kg.
L’uovo più piccolo. L’uccello che depone l’uovo più piccolo è un colibrì della Giamaica (Mellisuga minima), lungo appena 10 mm e del peso di soli 0,365 g.
La forma dell’uovo. Le uova degli uccelli non hanno tutti la stessa forma. Esistono uova ellittiche, ovali, ovali appuntite e piriformi. Gli uccelli marini come le Urie, le Gazze marine e i Gabbiani tridattili che nidificano sulle falesie rocciose, depongono le uova a forma di pera allungata per non rischiare che cadano rotolando giù. Le uova delle specie che nidificano in cavità o in buche hanno forma più rotonde. La forma, oltre che per un adattamento al tipo di nido e all’ambiente in cui la specie si riproduce, è determinata dalla forma del bacino della femmina.
Il colore dell’uovo. Ci sono bianche, marroni, azzurre e rosse. Il colore, infatti, costituisce un adattamento utile alla sopravvivenza dell’uccello. Svolge una funzione mimetica con l’ambiente. Il colore è dato da sostanze deposte in parte sullo strato esterno del guscio. Le melanine sono responsabili delle colorazioni nere, scure e brune, i carotenoidi producono le colorazioni gialle, rosse, arancio, marrone e violetto, le cianine contribuiscono alla formazione dei toni blu e verdi. Il Codirosso algerino (Phoenicurus moussieri) depone nella stessa covata uova sia bianche sia azzurre. L’Uccello sarto (Orthotomus sutorius) depone nella stessa covata, normalmente composta da quattro uova, uova bianche, verdi, rosa macchiettate di rosso chiaro, violetto e nero e uova blu-verdastro. Alcune specie come il Fratino (Charadrius alexandrinus), al centro proprio in questo periodo delle azioni WWF per difendere le spiagge naturali dove nidifica, soprattutto in Toscana e Abruzzo, depongono uova che si confondono benissimo con l’ambiente sabbioso in cui si riproduce. Altre specie come la Pavoncella (Vanellus vanellus), il Chiurlo (Numenius arquata) depongono uova ombreggiate di marrone e verde oliva macchiettate di rossiccio difficilmente distinguibili dall’irregolare substrato su cui giacciono: si chiamano colorazioni disruptive. Il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) che nidifica nelle cavità scavate nei tronchi, depone uova bianche e lucide per facilitare la localizzazione da parte sui genitori nell’oscurità.
Strategie di riproduzione. I Cuculi hanno una strategia di riproduzione molto particolare: depongono le uova nei nidi di altre specie di uccelli e la femmina del Cuculo è specializzata nel “copiare” il colore dell’uovo della specie prescelta per ospitare inconsapevolmente il suo. Il piccolo Cuculo butta fuori dal nido le altre uova o, nel caso, anche i pulcini dei suoi genitori adottivi per garantirsi tutte le attenzioni e il cibo.