Riflessioni e testimonianze importanti quelle emerse nelle tre “Serate per l’ambiente” organizzate dal WWF Teramo, con la collaborazione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.
Denominatore comune è stata l’attenzione per la nostra “casa comune”, riprendendo la definizione data da Papa Francesco nella sua ultima lettera enciclica: “Laudato si’, mi’ Signore, cantava San Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”.
Alberto, Francesco e Mario, ideatori delle serate, hanno voluto sensibilizzare i partecipanti alle varie serate sul fatto che mai più la parola ambiente deve essere presa come parola vuota.
La prima delle serate ha visto la presenza importante di Roberto Isotti e Micòl Ricci di Homo Ambiens che ci hanno mostrato i loro lavori fotografici nell’ambito della tutela e conservazione della natura, facendoci capire come sia importante comunicare la biodiversità e i pericoli che la minacciano. Interessante la qualità delle immagini e la tecnica avanzata nell’uso della “fototrappola”. Nel contesto del Lido Corallo a Silvi abbiamo anche trasmesso i video documentari sull’area marina protetta (“Cerrano: la natura si svela” e “Vite parallele”, regia di Francesco Verrocchio, sceneggiatura di Mario Cipollone, collaborazione di Alberto Miccadei). Si è ribadito come sia importante proteggere gli habitat dunali e le specie a rischio di estinzione come il fratino, non solo come rispetto della natura stessa, ma anche come rispetto verso noi stessi: il vero progresso è capire che la nostra sopravvivenza è legata strettamente al mondo vegetale e animale che ci circonda.
La seconda serata, a Torre Cerrano, ha visto una presenza di spettatori oltre le aspettative: la visita alla torre serale e i diversi ospiti invitati, insieme alla curiosità creata attorno alla figura di “MAT”, la figura dell’uomo col cappello, hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento. Il mattatore della serata è stato lo scrittore Tino Ferretti che, attraverso le sue parole piene di forza e significato, ha accompagnato gli spettatori più attenti lungo un originale viaggio che, dall’esempio di Luigi Corrado Filiani, ecologo ante litteram, fondatore della città di Pineto, ha rivelato la forza e il valore insiti nella storia del nostro Abruzzo e nella ricchezza della natura, della risorsa “acqua”, che non possiamo assolutamente perdere nel nome di un falso progresso e di fronte alle minacce incombenti dell’attualità. L’esordio ha visto anche una estemporanea interpretazione de “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, mentre la pièce teatrale sull’ipotetico dialogo tra la statua del guerriero di Capestrano e il visitatore, interpretata da Paolo Setta e Stefania Liberati, ha concluso l’intervento, lasciando veramente un’impronta di alto valore culturale alla serata. I più pazienti e curiosi hanno potuto seguire la visita guidata notturna al Giardino Mediterraneo di Torre Cerrano: anch’esso uno scrigno che può raccontare la natura ma anche la nostra storia. A breve sarà disponibile un audiovisivo della serata, utile per chi non ha potuto cogliere bene tutti i passaggi e anche per chi non ha potuto partecipare.
La terza serata ha avuto come protagonista Piero Mescalchin, subacqueo e documentarista eccezionale del mondo sommerso. Piero ha accolto con entusiasmo e viva curiosità l’invito a venire a Pineto, fatto da Alberto, Francesco e Mario, non solo per far vedere i suoi video, ma anche per potersi immergere nelle acque della nostra area marina protetta e provare a portare alla luce le bellezze e le ricchezze che essa nasconde. Il suo operare, ricco di passione, è sempre volto a far sì che si conosca il mondo del mare, affinché si possa essere sempre più consapevoli della necessità della tutela e della conservazione di certi luoghi. Il suo è un grande esempio per noi giovani e per chi vuole combattere l’indifferenza e l’ignoranza ancora troppo presenti su questi temi. Il suo contributo per la tutela e la valorizzazione delle Tegnue di Chioggia è stato fondamentale.
Ringraziamo di cuore quindi tutti i partecipanti, gli intervenuti e tutti coloro che hanno apprezzato lo sforzo organizzativo che, a costo zero o, meglio, di buona volontà, in breve tempo, ha permesso di avere tre serate ricche di contenuti. Non è mai facile provare a organizzare eventi in cui prevalgano i contenuti dell’arricchimento umano e culturale e la divulgazione dei valori della cittadinanza e del rispetto dell’ambiente, in un contesto generale in cui si foraggiano eventi fini a loro stessi e poco costruttivi.