2.4.15

No alla cancellazione del Corpo Forestale dello Stato

Momento della manifestazione a Roma del 31 marzo contro la cancellazione del Corpo Forestale dello Stato
Il Corpo Forestale dello Stato non è solo un corpo di polizia di repressione dei reati ambientali, perché opera nei campi della gestione delle aree naturali protette, della prevenzione anti incendio, dell’educazione ambientale e della ricerca scientifica. 
L’ipotesi di accorpamento alla Polizia di Stato tramite legge delega non considera che molte di queste funzioni sono poi strettamente legati ai parchi nazionali che godono dei servizi del Corpo Forestale anche in relazione all’utilizzo dei beni demaniali che vengono gestiti dai parchi per conto del Ministero delle politiche agricole e forestali.
Il rischio che si corre è che serviranno altre disposizioni normative per regolamentare queste ulteriori funzioni e che quindi, nella migliore delle ipotesi, questi servizi rimarranno quantomeno sospesi se non abbandonati.
Il provvedimento voluto dal Governo ha due obiettivi dichiarati: tagliare i costi ed aumentare l’efficienza. 
I costi non verranno però ridotti, ma rischiano anzi di aumentare: il WWF ha più volte ricordato che il CFS rappresenta il 3% di tutte le forze di polizia ed il 90% del suo costo è per il personale. Il trasferimento dei servizi oggi della Forestale ad altra amministrazione aumenterà i costi poiché si perderà l’economia di scala oggi garantita.
Riguardo l’efficienza, il primo obiettivo da porsi è quello di avere un vero e proprio corpo di Polizia ambientale unendo e coordinando le molte attività che vari enti fanno in questo settore. 
Oggi il primo obiettivo sarebbe quello di non disperdere le polizie provinciali ed unirle in una strategia nazionale. Secondo il WWF questa potrebbe coincidere con una riforma innovativa del CFS e con un suo rafforzamento, senza aumentarne i costi perché le polizie provinciali trasferite alle Regioni sarebbero sempre sul bilancio della Pubblica Amministrazione.
Nella campagna STOP AI CRIMINI DI NATURA, lanciata lo scorso ottobre, il WWF aveva già sollevato il problema mettendo un esplicito richiamo nella petizione online già sottoscritta da più di 55.000 persone per "precise garanzie per il mantenimento ed il rafforzamento del Corpo Forestale dello Stato": per firmare la petizione http://criminidinatura.wwf.it/cosa-facciamo/petizione.php.